Linea d'ombra - anno X - n. 71 - maggio 1992

IL CONTESTO collasso della fede. La visione marxista del mondo era molto coerente. Nonostante io commenti dal!' esterno, in quanto non mi sono mai riconosciuto nella fede marxista, ne ho ammirato la coerenza, il senso che conferiva alla vita e la sua appropriatezza - specialmente nel periodo tra le due guerre- per le notevoli esperienze vissute dalle società europee. Le teorie marxiste facevano decisamente presa sulla popolazione ed è interessante notare come questa loro forza non fu incrinata dal bagno di sangue, dall'enorme, casuale, incredibilmente brutaledecimazione delle popolazioni durante il periodo di Stalin. Il terrore non diminuì la fede, bensì la rafforzò. Il regime del terrore non rendeva semplicemente pericoloso o addirittura impossibile esprimere i propri dubbi, ma in qualche modo confermava la fede. Ho letto con grande cura lememorie di Andrej Sacharov, un uomo molto intelligente, profondamente liberale, che considerava con grande perplessità molte delle asserzioni del marxismo, il suo stile, lo scarso livello della "matematica" di Karl Marx, lo scolasticismo e nonostante questo, ne accettava la visione globale. Credo che l'atteggiamento di Sacharov fosse condiviso anche da una grossa fetta dell' intellighenzija sovietica che sapeva che se da una parte la fede non era minata dal terrore, dall'altra essa evaporava silenziosamente durante la stagnazione. Quando la nomenklatura sovietica smise di sparare e incominciò a lasciarsi corrompere, la fede svanì. All'inizio, naturalmente, ognuno era solo nella perdita della sua fede, ma quando Gorbaciov fece come il bambino che non osa dire che l'imperatore è nudo, ma permette ad altri di dirlo, tutti si resero improvvisamente conto che nessuno ci credeva più. Questo è un fatto curioso, perché il marxismo è stato spesso definito come una religione secolare e infatti lo è. Si sarebbe, quindi, potuto supporre che in quanto religione, non secolare, bensì religione nel suo significato letterale, avrebbe avuto una certa tenacia, che non sarebbe sparito da un giorno all'altro. Invece, è successo proprio così e non è ancora molto chiaro perché si sia verificato questo collasso quasi globale. Cercherò di offrire qui qualche spiegazione. Foto di Vincenzo Cottinelli. 12 Per contro, la lotta e l'aspirazione per una società civile sono estremamente forti. Naturalmente, nessuno sa che cosa succederà in Russia, e questa è la domanda più inquietante del nostro tempo. Questo paese potrebbe prendere qualsiasi direzione e dal momento che tutti gli esperti hanno sbagliato in passato, non c'è motivo di riporre in loro alcuna fiducia ora. È una situazione unica nel suo genere, nuova e molto complicata. Tutto quello che si può dire è che il dogmatismo, ivi compreso il pessimismo dogmatico, è ingiustificato. Per lo meno ci sia concesso di sperare senza entrare in contrasto con qualsiasi verità evidente. Ma se io fossi chiamato a citare il fattore più importante che permette di essere ottimisti e giustifica la speranza, parlerei dell'intenso desiderio per una società civile, pluralistica, liberale, priva di dogmatismi sostenuti ufficialmente che pervade capillarmente la società. Questo desiderio è molto forte, anche se non sono in grado di quantificarlo. Tuttavia, ritengo che quando avranno luogo elezioni genuine con partiti cristallizzati nelle repubbliche russe e nelle altre repubbliche, in generale la vittoria andrà al centro. Sebbene gli estremisti esistano e facciano un gran rumore, essi non hanno l'appoggio delle masse. Questo è dunque il quadro dei nostri due vicini di casa: da una parte una società totalmente privata dalla sua fede, ma con un forte desiderio per una società civile; dall'altra, una società con una fede indubbiamente potente, che le imprime una certa direzione, ma con un desiderio solo debole per una società civile. A questo punto, urge una spiegazione e, benché io naturalmente, come tutti, non conosca con certezza la verità rispetto a questi due fenomeni, ho le mie teorie. Perché il marxismo ha subito un collasso così sorprendente? Perché non ha emulato la tenacia delle religioni, intese in senso letterale? Spesso si dice che la religione è una necessità o della società o dell'animo umano. Io aggiungerei che c'è bisogno anche del profano. La società non ha bisogno solo della sfera religiosa, ma anche di quella profana e questo è stato il fattore principale che ha ucciso il marxismo in quanto soluzione praticabile per l'organizzazione della società. Esso noncontemplava una sfera profana. È l'elemento panteistico, il lignaggio panteistico del pensiero marxista, che le nega l'attri-

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