Linea d'ombra - anno X - n. 71 - maggio 1992

domanda, dunque: per quanto tempo l'essere umano vorrà vivere in un mondo che sembra vuoto di pensieririguardanti il futuro, la giustizia, la libertà e l'eguaglianza? ChristaWolf.Mi si chiede dei sentimenti che si sono liberati con il crollo del muro e che oggi attraversano la Germania .. Ci sono molti forti sentimenti. C'è l'odio, c'è l'amore ma in minima misura, c'è la speranza che almeno all'inizio è stata molto grande. L'odio - in che direzione va l'odio? Brandys si chiedeva chi sono i destinatari di questi sentimenti tanto intensi? Da noi, l'odio ha, mi pare, parecchie facce. Soprattutto l'anno scorso, come di certo avrete letto, si sono avuti rigurgiti ed esplosioni di xenofobia, quasi inaspettati per noi nella Ddr, dove si era sempre sostenuto che cose del genere non potevano esistere, ma al tempo stesso si era trascurato di rendere in qualche modo possibile una normale convivenza tra tedeschi e stranieri. Proprio la mancanza di prospettive nei gruppi di giovani, soprattutto nelle periferie, nei casermoni dell'hinterland, è una delle radici di questa xenofobia. Ora, i giovani tedeschi sono umiliati, avviliti, ma c'è qualcun altro che è ancora piu debole, ancora piu esposto alle umiliazioni: e sono gli stranieri, gli immigrati. C'è poi anche l'odio tra i tedeschi, che è emerso chiaramente. Con il crescente consolidamento della situazione economica nel nostro Paese spero che quest'odio - così come quello nei confronti degli stranieri - perda il suo humus. Ma abbiamo visto che esso è presente nella mentalità dei tedeschi e può sempre venir risvegliato. Dobbiamo quindi interrogarci sui perché. lo credo che il popolo tedesco sia uno di quei popoli - non conosco molto bene gli altri, ILCONTISTO ma per il nostro posso affermarlo - che posseggono una coscienza di sé relativamente debole, e da molti decenni della propria storia cerca di compensare questa carente coscienza di sé. Certo non è l'unica spiegazione degli avvenimenti storici di questo secolo, ma a livello di psicologia di massa ci sono appunto stati dei "seduttori di popoli", tribuni e demagoghi che hanno sempre potuto rifarsi e fare affidamento proprio su questa carente coscienza di sé di determinati ceti e classi della nostra popolazione - una debole coscienza di sé che adesso ha trovato un nuovo nutrimento. È questa una delle radici di un odio che non trova altra possibilità di sfogo. Di amore ... Ne vedo pochissimo tra la gente del nostro Paese. Solidarietà? Pochissima. La solidarietà, che per esempio esisteva nella Ddr tra determinati strati della popolazione contro la pressione dall'alto, nella nuova situazione e con le nuove condizioni è scomparsa. I valori ai quali ci si rifaceva hanno "perso il loro valore". Si è innescato un massiccio processo di svalutazione di tutto ciò a cui le persone avevano in passato pensato e creduto. È stato anche detto apertamente alla gente di gettar via la propria vita. Ecco un'altro fondamento molto importante dell'odio e della rabbia. Speranza? Sì, la speranza c'è e io spero che duri ancora a lungo e che la sua base diventi sempre più solida, poiché sarà proprio la speranza che toglierà all'odio il suo humus. La speranza esiste in primo luogo come speranza di una vita migliore in senso meramente materiale: è questo, credo, l'elemento dominante nelle speranze nei nuovi l.iinder federali. Tuttavia io noto anche una crescente speranza di valori immateriali, vale a dire di rapporti umani e interpersonali di tipo nuovo, di solidarietà. Ho l'impressione che già adesso il bisogno di questa speranza stia di nuovo crescendo. La fine del marxismo nell'ex Urss e l'affermazione del sacro nell'Islam Ernest Gellner traduzione di Marina Fracchia Questo è il testo dell'intervento di Gellner al convegno Nord Sud Est Ovest organizzato da Linea d'ombra e la Provincia di Milano il 3 marzo scorso. L'argomento che tratterò riguarda i vicini di casa della civiltà atlantica, a cui apparteniamo e che si estende su entrambe le coste dell'Oceano Atlantico. A Est e a Sud, in particolare a Est e a Sud della parte orientale della nostra civiltà, abitano due vicini profondamente problematici: le società ex-marxiste dell'Europa Orientale e l'ex-Unione Sovietica e le società musulmane a sud ed est del Mediterraneo. E' interessante notare che, sotto il profilo morale, queste due società costituiscono attualmente quasi l'immagine speculare l'una dell'altra. Il mondo musulmano è caratterizzato da due importanti aspetti. In primo luogo, esso ha smentito la "tesi della secolarizzazione", ampiamente condivisa tra i sociologi. Secondo questa tesi, nelle società moderne e industriali, la religione ha perso il potere di cui godeva in passato. La "tesi della secolarizzazione" trova riscontro nella pratica in misure e forme diverse da un posto all'altro. Tuttavia, è più o meno corretta. Naturalmente, esistono varie possibilità di interpretazione della secolarizzazione. Vi è la versione intellettuale, secondo la quale la religione perde potere a causa del conflitto in cui si trova con la moderna forma di conoscenza: la scienza. Vi è poi un'interpretazione più sociologica e strutturale, che attribuisce il declino della religione alla disintegrazione dell'ordine sociale di cui la religione era espressione. Ma qualunque sia l'interpretazione, tale tesi si rivela più o meno corretta, con una sola eccezione: il mondo islamico, dove la religione ha mantenuto lo stesso potere che aveva cento anni fa e forse ne ha acquisito anche di più. Fino ad ora, non si osserva il minimo segno di declino. La religione continua a mantenere una ferma presa sulle élites, nonché sulle masse, Allo stesso tempo - e questa è la seconda importante caratteristica, che differenzia le società musulmane dall'Europa- il pluralismo, i diritti civili e in generale, il complesso di caratteristiche che vanno sotto la definizione moderna e in voga di società civile, non solo sono assenti, ma la lotta per il loro ripristino o il loro ottenimento è piuttosto debole. Non sarebbe giusto dire che tale lotta è del tutto assente, ma d'altra parte essa non è neanche molto decisa. In altre parole, la forza della fede e il cinismo politico sono le due caratteristiche che impressionano e/o sconvolgono gli osservatori del mondo musulmano. Il mondo marxista presenta la situazione esattamente opposta. In primo luogo, offre un sorprendente esempio del completo Il

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