1 8 VISTA DALLA LUNA -o:: ~ ~ UJ E- --0:: ...J deva all'uomo di rinunciare alla religione cristiana stessa. Una delle situazioni più difficili da affrontare, quando sei in un paese del Terzo Mondo, è che la gente ti chiede sempre cosa succede in Europa: e lo chiede con gli occhi che brillano, perché è il posto favoloso, il sogno di ogni ragazzo, riuscire afare il grande salto. Anche se poi spesso sono molto banali: se è vero che le discoteche hanno quattro pedane, o cose del genere. Tu che cosa rispondi a questi ragazzi? Siccome sono molto convinto che l'occidente significhi la rovina per molti di loro, cerco soprattutto di smontare queste illusioni. Ma più cerchi di farlo più hai la sensazione di non riuscire a convincerli. Anche perché è inutile, se uno è lì sa che è alla ricerca di uno sbocco alla sua miseria. Riuscire a dirgli, guarda, non andarci perché è peggio lì che qua, è abbastanza difficile. Io di sicuro non credo che la soluzione possa essere quella di venire in occidente. E in generale sul ruolo dell'occidente nel 'ordine mondiale, tu espliciti la tua posizione anche conflittuale verso l'occidente? Cioè: che valori trasmetti in questo senso? Tu trasmetti la coscienza di uno sfruttamento del Nord sui paesi del Sud del mondo? Mi sono spesso trovato a parlare di questi argomenti. In Etiopia sono parecchi i giovani che hanno la possibilità di andare a studiare in DDR, e quell'anno di borsa di studio gli permette di avere un'idea dell'occidente, anche solo dai paesi dell'est. Così tornavano a casa raccontando cose incredibili, e davvero anche banali come dici tu: che nelle case ci sono quelli che la puliscono a pagamento, che si arriva a una ricchezza per cui si può comprare qualsiasi cosa, si mjtizza la ricchezza. Ma il bello è che al ritorno, la domanda che fanno loro dopo un po', quando vedono che tu non sei lì solo per qualche mese e vedono che ci muori tutti i giorni, che impari la lingua, eccetera, è riferita a te: quel mondo là lo hanno visto, e chiedono a te cosa è che ti spinge a restare qui a tribolare. Questo fanno fatica a capirlo. Per il resto, è molto difficile trasmettere i meccanismi che conservano questa situazione di sfruttamento. Io l'ho trovato difficilissimo. Io ho provato con gruppi interi di giovani, catechisti anche, a parlare in generale delle tentazioni che vengono di accumulare denaro, e quindi del bisogno di dominare l'altro, anche fra stato e stato, e questo riescono a capirlo, perché è un'esperienza che hanno davanti anche nella loro realtà. Però fargli fare quel passaggio è difficile: a livello anche scolastico non hanno quel!' approfondimento, e quindi è abbastanza difficile. Comunque ho sempre tentato di fargli capire come ci sia una connessione anche a livello internazionale con certe situazioni. C'è il rischio di essere fraintesi. Penso che si rischia di essere superficiali, si riduce tutto alla sensazione di un mondo che sfrutta mentre tutto un altro è sfruttato, e non si va al di là. È invece più necessario un discorso autocritico: cosa possiamo fare noi qua. Un'idea del progresso Piero Gheddo a cura di Andrea Berrini Le posizioni di padre Gheddo, sonofra le più tradizionali nel mondo missionario, e vengono oggifortemente avversate dalle aree alle quali su questa rivista abbiamo dato più spazio ... Il quesito è: da dove viene il progresso, la spinta verso avanti delle scienze, delle tecniche, se non dal senso cristiano di dominare il mondo, diciamo il senso biblico? Di dominare il mondo e di domjnare le situazioni, di cambiare la natura. Si interrogano anche gli studiosi giapponesi o indiani: perché il progresso moderno è nato in occidente? Questo è un dato di fatto: qualcuno subito mi dice invece che questo sarebbe un concetto razzista. Ma è un dato di fatto: perché a partire dal Sette-Ottocento è cominciata a maturare nel- !' occidente l'idea dei diritti della persona umana, dei diritti dell'uomo, dell'uguaglianza. Allora mi dicevano: già, ma la schiavitù? D'accordo, dico io, ma l'idea c'era e poi si è affermata. Perché la democrazia è nata nel- !' Inghilterra del 1616? Perché è nato il marxismo in occidente? È concepibile il marxismo in ambiente buddista? No. Lei parla di valori come la democrazia, valori di cui ricerca l'origine. La democrazia è un valore derivato dal concetto della persona umana. Come la Bibbia presenta l'uomo: e lo presenta come una creazione di Dio. Come presenta la natura: la presenta come una creazione di Dio al servizio dell'uomo. La natura deve servire l'uomo. Il rapporto tra l'uomo e la natura è determinato dal rapporto tra l'uomo e Dio. Sono questi i valori di fondo che ci danno la storia del cristianesimo e la Bibbia, che hanno determinato il meccanismo per cui l'uomo si è messo alla ricerca. Ecco, adesso forse sto dicendo delle frasi un po' generiche, ma bisogna studiare i testi per esempio dell'induismo, e del buddismo. Che danno tutto un altro concetto dell'uomo. Che non è una creazione di Dio, ma un elemento della natura in tutto e per tutto uguale alla natura. Nella pittura cinese si seguono questi principi: l'uomo come elemento della natura. Perché in occidente andiamo al realismo, alla scoperta del corpo umano? Nella pittura cinese assolutamente no. Non c'è. Ci sono misure di relazione fra l'uomo e la natura: l'altezza, le dimensioni. Ma l'uomo non è spinto a dominare la natura. Ecco perché il buddismo oggi ha tanto successo tra gli ecologisti e sui giovani che fuggono Padre Piero Gheddo è nato nel 1929. Missionario del PIME, dal 1959 è direttore di "Le missioni Cattoliche"; oggi "Mondo e Missione", e di altre riviste. In questa veste ha visitato molte missioni nel sud del mondo. È autore di numerose pubblicazioni sull'argomento. un po' dalla realtà in cui vivono. Certo, il progresso porta poi· delle storture, controindicazioni, tipo l'esagerazione del1' inquinamento. Però nella sostanza questa scoperta della natura e poi il dominio ... E perché non l'islam, allora? L'islam ha fatto molto: è una religione del Libro. L'islam è una delle tre religioni del Libro: ebraismo, cristianesimo, islam. L'Islam ha dato molto all'occidente. Perché dal 1500 si è fermato non lo so capire. Ma evidentemente ha dato molto al progresso moderno. Pensiamo solo- ai primi secoli del secondo millennio. L'islam è molto legato alla cultura occidentale. E poi l'islam si è bloccato nello sviluppo. Non sono un conoscitore, non so dire perché. Forse perché ci sono altri fattori che mettono inmovimento ilprog ressa: lei diceva delle cose sul cristianesimo, ma la cultura dell'occidente precede il cristianesimo. Quando lei parla della democrazia mi viene in mente la Grecia antica. Sì, ma non avevano lo stesso concetto della persona umana. Anche il cristianesimo ne hafatte di tutti i colori contro la persona umana. Sì, ma il concetto della persona umana uguale in tutti i sensi è un concetto nuovo portato dal cristianesimo. La chiesa ha preso poi tali e quali molti elementi del diritto del1' antica Roma, ma iI concetto del valore della persona umana al di là dell'appartenenza a questa o quella categoria, questo non c'era, è vero che il cristianesimo si è incarnato innanzitutto in occidente, dove già la filosofia greca aveva preparato la strada. E questo, noi che abbiamo fede, lo vediamo come l'intervento provvidenziale di Dio. Non si è incarnato in culture come quella orientale. Parliamo di sviluppo: mi interessa la sua opinione che il rapporto tra uomo e natura dato dal cristianesimo sarebbe quello che spinge allo sviluppo, perché astrae l'uomo dalla natura, lo pone al centro del mondo e quindi valorizza il suo dominio sulla natura. Però si potrebbe dire che se c'è stato lo sviluppo in duemila anni di cristianesimo ci sono stati anche secoli bui, periodi di grande stagnazione. Momenti in cui la Chiesa è stata su versanti opposti allo sviluppo.
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