Linea d'ombra - anno X - n. 70 - aprile 1992

MEDICI DEL LAVORO Il Bollettino Snop Giunto ormai al suo 27° numero, singolare nella forma-contenitore, dalla linea grafica aggressiva e originale, curata assiduamente da Roberto Maremmani, (operatore di prevenzione e grafico part-time), il Bollettino riproduce l'anima stessa della Società, sempre in difficile equilibrio tra produzione scientifica e strumento di dibattito culturale, di orientamento operativo, di informazione ed opinione sulle politiche sanitarie della Prevenzione. Nel corso degli anni (sette) ha subìto una evoluzione nei contenuti, dando sempre più spazio agli interventi di riflessione critica e propositiva sui temi della prevenzione dei rischi, compresi i rischi ambientali. Il Bollettino è distribuito in 5300 copie. contrasto fra operatori provenienti dalle esperienze "rivoluzionarie", operatori dell'altra barricata, mondo accademico e "delegati" di partiti politici non può essere più stridente. Gli interventi al palco si susseguono alternando linguaggi, parole d'ordine, espressioni gergali, di contesti profondamente difformi. Da quella riunione il Coordinamento esce diviso e perplesso: è possibile proseguire con il volontarismo, l'assenza di spazi definiti di dibattito, sempre alle prese con problemi di legittimazione istituzionale? A questo punto il Coordinamento rappresenta l'unico spazio di diffusione delle idee e delle informazioni tra gli addetti ai lavori e gli interessati ai problemi della prevenzione. Si propone quindi come il luogo legittimo ed istituzionale per tale funzione, sorta di corpo dello Stato una volta tanto non frutto di decisioni dall'alto, ma anche di esperienze dal basso. Il Ministero della Sanità, da sempre in mano a forze ostinatamente contrarie alla riforma, continua ad ignorare la stessa esistenza della prevenzione nei luoghi di lavoro. L'ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro), ente centrale delegato dalla legge alla elaborazione culturale e metodologica su questi temi, fallisce clamorosamente il suo compito. Le USL scelgono la via senza uscita della lottizzazione al posto della partecipazione e si dimostrano dall'inizio più interessate al versante curativo che a quello preventivo. Solo alcune regioni tentano di favorire l'organizzarsi sul proprio territorio di vere e proprie reti di servizi. La decisione sull'opportunità di creare una Società Scientifica degli Operatori viene presa l'anno dopo a Caramanico Terme, nel corso dell'annuale convegno, dedicato quell'anno al Sistema Informativo (VI Convegno CNO, Caramanico Terme, 1984, Stamperia Fracasso Popoli, 1986, Atti a cura della CNO). Nel gennaio 1985 il Coordinamento Nazionale degli Operatori cede il posto alla Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione (SNOP) che viene formalmente costituita a Bologna sulla base di "intenti programmatici" e di un "regolamento" (nei quali si parlava per la precisione di una struttura denominata CNOPAL, Coordinamento Nazionale Operatori della Prevenzione degli Ambienti di Lavoro) proposti ed approvati appunto a Caramanico Terme. Tra gli intenti programmatici alla base della costituzione della nuova Società figurano: l) Garantire una reale rappresentatività e il collegamento nazionale della Società. 2) Rispondere alle esigenze degli operatori che si trovano ad operare in situazioni arretrate. 3) Mettere a punto proposte tecnico-scientifiche definite e relativi materiali da far circolare a livello nazionale su: Organizzazione del lavoro dei servizi; Modello di base di Sistema Informativo di Servizio; Omogenizzazione dei criteri di applicazione delle norme in materia di igiene e sicurezza e di sorveglianza sanitaria; Standardizzazione della modulistica nelle attività di Vigilanza ed Ispezione. 4) Svolgere attività formativa ed informativa verso le USL e le Regioni. 5) Istituire un organo periodico di stampa. LA TERRA 6) Organizzare oltre al Convegno annuale altri convegni e seminari non soltanto su problemi di metodo, ma anche sui contenuti delle attività di prevenzione. 7) Marcare una presenza continua e qualificata sugli organi d'informazione 8) Attivare rapporti non sporadici, ma regolari e formalizzati non solo con le istituzioni e il sindacato, ma anche con le altre Società, Associazioni ed Istituti; in particolare nell'ambito dei rapporti con il Sindacato si auspica una grossa operazione di recupero culturale dei lavoratori e soprattutto dei quadri sindacali, nonché degli operatori dei servizi, per evitare il pericolo sempre più incombente di un eccesso di delega da un lato, di un eccesso di protagonismo dall'altro. 9) Infine predisporre ipotesi di proposte di legge sull'igiene e la sicurezza del lavoro e attivare rapporti con le competenti commissioni della Camera e del Senato (Atti del VI Convegno Nazionale degli Operatori, Caramanico Terme 19-20-21 Novembre 1984). Alla scelta di creare una comunità scientifica e culturale autonoma spinge anche la constatazione del sostanziale fallimento nel t'entativo,vanamente attuato, di ritagliare spazi di dibattito sui temi propri del funzionamento dei servizi all'interno della tradizionale Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale, la quale va incontro negli anni a seguire ad una crisi d'identità e ad un ineluttabile processo di frammentazione. In una inedita Rimini, un poco spettrale dato il periodo di pieno inverno, si svolge nel 1985 il primo congresso dellà SNOP (Atti a cura della SNOP, ciclostilato) e nasce contemporaneamente lo strumento di comunicazione societario, il Bollettino SNOP. Nell'editoriale di apertura della rivista il presidente protempore, Leopoldo Magelli, chiarisce senza ambiguità che si parte dalla Riforma Sanitaria per applicarla laddove nulla è avvenuto (regioni del meridione d'Italia, talune sacche del nord), e per potenziare la rete pubblica dei servizi anche nelle regioni dove pure qualcosa è stato fatto. Lo sguardo è rivolto soprattutto agli operatori dei servizi di medicina del lavoro, ma un fugace accenno viene dedicato al resto della Prevenzione, l'Igiene Pubblica, la Veterinaria, i servizi Materno-Infantili. Gli anni successivi vedono svilupparsi un'attività sempre più estesa della SNOP sui due versanti che diventeranno i cardini della sua stessa esistenza: il versante tecnico-scientifico, con l'attivazione di Gruppi di lavoro tematici a livello nazionale, che come risultato conduce alla messa a punto di strumenti metodologici aggiornati nel lavoro dei servizi (gli interventi di Comparto, Arezzo 1986; la Sorveglianza Sanitaria tra gli apprendisti e minori, Firenze 1988; le procedure autorizzati ve dei Nuovi Insediamenti Produttivi, Arezzo 1986; il Dipartimento di prevenzione, Pesaro 1987; Il Sistema Informativo Automatizzato, Genova 1988), l'analisi degli interventi di prevenzione realizzati dagli operatori in questi anni nei diversi comparti (Legno, Sesto S. Giovanni 1986; Acciaierie e Laminatoi, Brescia 1985-1987; Plastica- Milano 1987; Cuoio, .. e I

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