INCONTRI/MONTERROSO \ . quanto riguarda la letteratura, la relazione tra l'atteggiamento politico dello scrittore e la sua creazione letteraria non sempre appare in modo evidente. Il giudizio relativo all'opera di uno scrittore risente sempre dei pregiudizi dominanti nel suo tempo o nel suo contesto, o dell'esigenza e della fretta con cui determinate persone, bene o male intenzionate, vogliono che le cose cambino. Dostoevskij torna ad essere pubblicato nella sua patria e Kafka, da, ultimo, viene considerato un critico del capitalismo. Qualunque sia stata la loro posizione rispetto ai regimi sotto i quali toccò loro di scrivere, ciò eh.enon sembra essere stato capito è che in sostanza nessuno dei due esprimeva malcontento rispetto a un sistema politico, bensì, come tutti i buoni ·scrittori,come Cervantes o Swift, più semplicemente rispetto al genere umano. D'altronde, far coincidere vita.e pensiero è molto pericoloso. Quando ciò succede realmente si ·arriva, nel peggiore dei casi, ali' esilio, come fu per Dante; nel migliore dei casi, al carcere o alla· morte. Boezio, l'intelletto più raffinato del suo tempo, morì in prigione per una mazzata in testa; José Martf su una spiaggia di Cuba; gli amici di Le6n Bloy lo fanno morire di fame (morì effettivamente di fame). Perché continuare? Forse non dovrei essere così cupo; si trova sempre il modo di ricevere onori e proteine in. abbondanza al posto di piombo e di illudersi che la letteratura o le idee di per sé servano a qualcosa oltre che a mettere N o V I T À in pace la coscienza, divertire o far piangere un poco i borghesi e addormentare ancora di più la classe media. Si è parlato di una tendenza moralistica in alcuni dei suoi scritti. È d'accordo con questa affermazione? Si è parlato di questo? Ovviamente non sono d'accordo; se qualcuno vuole vederci una morale, pe ha il diritto e lo può fare. Correggere le cattive abitudini della gente è un compito troppo facile che bisogna lasciare alle autorità. Lo scrittore si deve occupare di ciò che è veramente arduo: il buon uso del gerundio, ·per esempio, o della preposizione a, che siamo abituati a utilizzare male. Io mi guadagno il pane correggendo questa cattìva abitudine. È mancata la satira ,:iellanostra letteratura? Penso di sì. A che cosa è dovuto? In America Latina siamo sufficientemente ingenui da credere che tutto vada bene o abbastanza scettici per credere che qualcosa abbia un rimedio. Io personalmente credo ché, a parte un po' di smog, vada tutto bene. Sì, ci sono mancati scrittori satirici; ma . quando ci sono, sono molto bravi; Carlos Monsivais è uno stra- . ordinario scrittore satirico. La scarsità non ha importanza. Fortu- ~ ffiiì . premio gnnzanecavour Il Premio Grinzane Cavour d'intesa con la Seat divisione Stet e il Ministero degli Affari Esteri organizza il convegno: · Letterature dell'Est: nuove frontiere per nuovi confini Relatori: Cingiz Ajtmatov (russo), Vasilij Bikov (russo), Arpad Goncz (ungherese), Gunter Grass (tedesco), Gustav Herling (polacco), Mickl6s Hubay (ungherese), Drago Jancar (sloveno), Ismail Kadaré (albanese), Grigorij Kanovié (lituano), Ivan Klima (cecoslovacco), Norman Manea (rumeno), Predrag Matvejevic (croato), Izrail' Metter (russo), Milorad Pavié(serbo), Ljudmila Petrusevskaia (russa), Vyacheslav Pietsukh (russo), JordanRadickov (bulgaro), Marin Sorescu (rumeno). Moderatori: Paolo Mieli, Gianni Rocca, Pietro Marchesani, Vittorio Strada Torino, 22 maggio 1992 Salone del Libro
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