Linea d'ombra - anno X - n. 70 - aprile 1992

di un processo metaforico. Come consumatore, ammiro evidentemente-la lingua del XVIII secolo, oltretutto è una lingua assai facile da riprodurre, ma quando scrivo cerco di non lasciarmi andare al classicismo e invece lascio libero corso alla mia esultanza linguistica, al piacere della metafora. Ma in questo ambito voi avete il c~mpione assoluto: Carlo Emilio Gadda. In Francia abbiamo avuto Queneau e Gary, nella cui scia forse mi colloco anch'io. Va poi ricordato che il lavoro sulla lingua permette di veicolare messaggi importanti, ma senza filosofare e pontificare: il mio scopo è che alla fine del romanzo, il lettore abbia pensato malgrado se stesso, quasi senza accorgersene. Ciò è possibile proprio grazie al lavoro sulla lingua. Nei suoi romanzi ci sono molte situazioni comiche, il dramma si trasforma in farsa, gli equivoci abbondano... - È la vita che è fatta così. Per esempio, recentemente ho lavon\to sul tema delle vacanze e mi sono reso conto che tutte le narrazioni cominciano sempre con una catastrofe o una disavventura: "l'arino in cui Alice s'è rotta il braccio ...", "l'estate in cui la nonna è morta ..." ecc. D'altra parte, questi avvenimenti, che in passato hanno prodotto angosce terribili, con il passare del tempo ........................................... · . N o V I T À INCONTRI/PENNAC sono diventati argomenti divertenti sui cui si scherza volentieri. Insomma, noi umani abbiamo una tendenza naturale a lottare contro l'assurdità del nostro destino per mezzo di µna derisione che però è fatta anche di tenerezza. Siamo nella merda, lo sappiamo, è un dato di fatto che ci accomuna tutti, è inutile rincarare la dose. Il comico dunque fa parte di una volontà di non drammatizzare una realtà che è già assai drammatica per conto proprio. La coscienza delle disgrazie del mondo, delle guerre, degli assassini e degli scandali mi consente di relativizzare la mia condizione, tanto da permettermi una relativa serenità, tonalità sentimentale che poi è presente nei miei libri. Di fronte alla cattiveria e al grottesco della realtà, il comico è un modo di - reagire, "di farsi ,del bene. L'ironia infatti è sempre intimamente legata a una tenerezza disincantata, la quale nasce da precisi valori affettivi e produce il senso di solidarietà con gli altri esseri umani: io infatti mi vivo come un mammifero solidale. Cosa significa per lei scrivere? Quando si scrive si devono affrontare delle difficoltà tecniche di tipo artigianale, a proposito della lingua, dell'aggettivazione, delle sonorità, dei caratteri di un personaggio, ecc. Risolvendo Saggi blu. GeorgeSteiner VEREPRESENZE 232pagine3,2.000lire ' Cont~o la cultura del commento una difesa del significato dell' e della creazione poet,ic MicheT) o ILVENTOPA 224pagine3,2.<X» Dal ricordo all'attivi uno scrittore si in 71

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