Linea d'ombra - anno X - n. 70 - aprile 1992

INCONTRI/PENNAC capitolo in capitolo. Solamente in seguito si potrà porre qualche domanda sul senso e sul significato della storia. Una volta lei ha detto che la lettura è sempre un atto sovversivo e di rivolta... Sì. Di solito, diciamo che si legge sempre con una qualche finalità: ciò è probabilmente vero da un punto di vista culturale, ma completamente falso da un punto di vista comportamentale, dato che noi non leggiamo "per", ma leggiamo "contro". Contro tutto ciò che ci dà fastidio, contro le contingenze familiari, sociali, patologiche, professionali: io leggo contro la mia influenia, contro il capo ufficio, contro la metropolitàna, contro la pioggia ecc. La lettura è dunque un atto sovversivo, e al contempo una tregua nella incessante lotta degli uomini. Quando leggiamo, mandiamo al diavolo tu,tti. La lettura è un rifugio, ma un rifugio paradossale perché ci fa nascere al mondo: nel momento in cui mi astraggo dalla realtà, contemporaneamente affondo ancora di più le mie radici in essa. A volte sembrerebbe che in molta della letteratura francese contemporanea manchi proprio questa nozione di piacere della lettura ... Certo, ed è causa del primato del senso. I francesi sono malati della-loro intelligenza, sono ossessionati dalla loro reputazione di persone furbe e astute. Quando un giovane scrittore prende in mano la penna, la sua prima preoccupazione non è di scrivere una storia, ma di non passare per uno stupido. Con queste premesse il romanzo è già morto. Raccontare una storia è un atto di umiltà. Se mi preoccupo dell'intelligenza di quello che sto scrivendo e della ricchezza concettuale delle mit parole, significa che sto camuffando un saggio sotto le spoglie di un romanzo. Non a caso, il romanzo francese è spesso un saggio travestito, quando addirittura non è un saggio tout court, caratterizzato da una perpetua analisi egocentrica di stati d'~nimo. Eppure la letteratura francese non è sempre stata così, m passato ha avuto una grande tradizione narrativa ... Sì, ma la letteratura è passata sotto il controllo degli universitari prigionieri dello strutturalismo. Essi hanno regnato per vent'anni sul romanzo: il nouveau roman era un'emanazione dell'università francese. Quando ero all'università, alla fine degli anni Sessanta, bisognava nascondersi per leggere un romanzo, era quasi un delitto rivendicare il piacere della lettura. Ciò che contava era solo la semiologia del romanzo e l'analisi strutturale. Io, già all'epoca, cercavo di scegliere delle esercitazioni divt,rtenti come l'ironia in Proust, l'ironia in Flaubert. Se avessi potuto trovare dell'ironia in Zola, credo che ne avrei fatto un soggetto per le mie esercitazioni. Ci sono degli autori contemporanei francesi che legge con piacer~? Un autore che mi piace è Jean-Marie Laclavetine, che ha da poco pubblicato un romanzo intitolato En douceur. In realtà però non leggo molto gli scrittori contèmporanei francesi. Ogni tanto leggo gli altri scrittori di gialli, ad esempio Tonino Benacquista, autore l'anno scorso di un romanzo intitolato Commedia des ra- • MARIETTI Fulvio Tomizza Destino di frontiera Dalla lontana esperienza istriana allo sfacelo della Jugoslavia odierna, la testimonianza umana e letteraria di Tomizza nel dialogo con il giovane scrittore Riccardo Ferrante. Ettore Masina Inverno al Sud Cile, Vietnarp, Sudafrica, Palestina: un réportage dai paesi dove la speranza è solo una parola, dove un 'umanità oppressa dall'ingiustizia e dalla miseria continua a lottare per un futuro migliore. Girolamo Mangano Polonia chiama Europa Incontri con gli uomini della Polonia post-comunista: da Walesa a Jaruzelski, da Urbana Zanussi, una conversazione sulle prospettive future di un paese che ha saputo porsi all'avanguardia del movimento di liberazione dell'Est europeo. Italo Mancini Scritti cristiani Il nuovo intervento, al confine tra filosofia e teologia, di una delle voci più acute della cultura contemporanea. Per aggiornare ed approfondire il confronto tra ricerca teologica e filosofia.- Giacoma Limentani Dentro la D Un romanzo in cui si fondono ricordi d'infanzia e giovinezza dell'autrice e richiami alla cultura sapienziale rabbinica. Un giuoco sottile e seducente che si sviluppa e prende forma attorno a una lettera D. Pier Franco Beatrice L'eredità delle origini Una raccolta di saggi per comprendere lo spirito del cristianesimo primitivo attraverso i riti, le istituzioni, le idee, il dibattito teologico. Un quadro esauriente della fede e della società durante i primi secoli della nostra era. Vincenzo Vitiello Topologia del moderno Il concetto di "moderno"-la cui essenza sta nella ricerca costante della propria identità - indagato non in quanto età, ma come uno strato della storia che si estende sull'intera superficie di essa. Ernst Bloch Geographica Un aspetto insolito nell'opera del filosofo tedesco: le impressioni di viaggio diventano occasione per riflessioni e spunto per divagazioni. Da Berlino a Venezia, dalla Scozia al Reno, un itinerario nei luoghi e nelle idee di un protagonista del pensiero contemporaneo. • 69

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