SAGGI/ROSSELLINI Sulsetdi India I 19571 Ho anche scoperto con un certo stupore che il pensiero hindu è assolutamente razionale. Sarebbe lungo spiegarlo con molti argomenti. Cercherò di mostrarlo attraverso un esempio che può avere l'apparenza di una battuta. Nella Trimurti Brarnha è la creazione, come Shiva e Vishnu sono la conservazione e la distruzione. Non c'è culto per Brarnha che ha compiuto il suo job nel fatto stesso di creare. Fatto incontestabile è che la meditazione e il misticismo sono prodotti dell'anima indiana. I re feudali si impinguavano di ricchezza approfittando del fatto che gli individui nella loro ricerca di perfezionamento personale fossero sempre più spinti alla rinuncia come virtù cosicché l'umiltà degenerava nel compiacimento della miseria. Era un mezzo per fare degli schiavi ed era un mezzo che speculava perfino di quanto c'era di polemico in ciò quando si opponeva una sempre maggiore rinunda ad una sempre maggiore opulenza de.gli altri. Ed è forse anche l'umiltà degli Indiani sempre pronti a provare quanto di buono possa pervenire dagli altri che ha fatto sì che un paese di così tanta antica civiltà abbia quasi inconsciamente aperto le porte ai colonizzatori inglesi. L'importante è che l'India ha vinto perché con la stessa dolcezza con la quale li aveva accettati li ha rigettati quando si è accorta che non poteva digerirli. Oggi il paese che ha raggiunto la libertà si è messo all'opera per modernizzarsi pur salvando ciò che appartiene alla sua natura, adottando la scienza ma salvando la filosofia. E se certe forze ormai abituate per lunghe consuetudini al dominio, con il loro moralismo cercano di esaltare come virtù l'umiltà indiana che era però decaduta a compiacenza di miseria, altre forze sono in movimento per farla risalire al livello di umiltà. 64 Umiltà che è tolleranza ma anche coscienza, coscienza umile e tollerante. Ed è quindi ad una maggiore gioia di vivere che debbono tendere i miei amici indiani, che hanno conservato nel mondo più che gli altri l'essenzialità di certi valori. Ed il loro dogmatismo, la loro immensa apertura morale, rappresentano la forza che fatalmente attirerà a loro un mondo che nella disperata lotta verso la libertà ha scelto erroneamente come arma il dogmatismo, certo con l'intenzione di accelerare il processo di conquista (e anche forse per opposizione al mondo non dogmatico che avevano di fronte). Ne risulta certo che loro non hanno dubbi e che noi invece ne siamo sempre tormentati. Chi ha ragione? [parole illeggibili] Tornando dunque ai problemi spiccioli, non sarà peccato se migliorando perfino la cucina si riprenderà gusto a certe cose sia pure apparentemente secondarie nella vita ma che danno la giusta e virtuosa gioia e che serviranno a ritessere un equilibrio che si era momentaneamente smarrito. L'arte che è stata espressa dalle grandi civiltà è rimasta sola ad essere maestra delle civiltà successive ed è rimasta comunque come monumento di un periodo storico. Segni di arte nuova si cominciano ad intravedere in questo paese e sQno questi i segni più confortanti. Scusi anche questa mia lunga chiacchierata ma debbo confessarle (e non lo prenda per una minaccia) che comincio a prenderci gusto. Suo Roberto Rossellini Note 1) Dove? In un giornale indiano? Non ho notizia di una lettera del genere pubblicata in altri paesi. (N.d.C.) 2) Rossellini arriva in India, a Bombay, il 9 dicembre 1956. (N.d.C.) 3) Si tratta del Museo Archeologico, lo stesso che si vede in Journey to ltaly. (N.d.C.)
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