CONFRONTI vicende, si è andata forgiando un'unità generazionale intorno alla ricerca e all'appetito di contemporaneità e di modernità stimolati e complicati anche dai processi politici interni ed esterni: il processo di rettificazione che in qualche modo ha significato la perdita dell'innocenza dei primi cinque anni del decennio, la provocazione della perestrojka, che ha generato confusione e sconcerto, e poi il crollo del campo socialista che ha stimolato desideri di cambiamento che rendono legittima l'affermazione di forge de la Fuente: "L'attualità concettuale e pratica acquisita dall'idea del pluralismo nei modelli di socia~ismo ha portato in primo piano il carattere sperimentale con il quale deve venir oggi affrontata la tattica e la strategia di pgni paese, tenendo conto delle specificità nazionali e culturali ... Forse è paradossale, ma è certo che l'incursione sistematica, radicale e a volte spigliata della giovane generazione di intellettuali. sul terreno dell'ideologia implica una grande valorizzazione della sua responsabilità di fronte alla società e alla cultura"22 • A formare il panorama della narrativa degli anni Ottanta partecipano contemporaneamente, come è ovvio, autori consacratj già negli anni Sessanta come Cintio Vitier, Lisandro Otero, Miguel Barnet, Pablo Armando Fernandez, Ant6n Arrufat, José Soler Puig o Jesus Diaz, o resi noti negli anni Settanta, come Manuel Cossfo, Noel Navarro, Antonio Benftez Rojo, Manuel Cofiiio, Enrique Cirules, Luis Rogelio Nogueras e tutti gli altri scrittori di romanzi polizieschi come Armando Crist6bal Pérez, Ignacio Cardenas Acuiia, Daniel Chavarrfa, Justo Vasco, Raul Rodrfguez Rivero, ecc ... Ma un 25% delle opere pubblicate nel decennio appartiene ad autori nati fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, e cioè esponenti dell'ultima generazione la cui genesi e problematica abbiamo cercato di descrivere, per spiegare come fra questi giovani autori sia possibile operare una divisione in due promozioni: la prima si muove sul cammino indicato da Solere da Pereira. Ad essa appartengono Sene! Paz, Abilio Estévez, MiguelMejides, Leonardo Padura, L6pez Sacha, Alfredo Antonio Fernan'dez, Luis Manuel Garcfa, Reynaldo Montero, Mirta _Yaiiez,forge Luis Viera, Alejandro Querejeta e, sia pure con caratteristiche differenti, forge Luis Hernandez, autore di Un tema para el griego ( 1987), generalmente indicato come il migliore fra gli scrittori esordienti e che si avvicina forse pi'ùallo stile del Jesus Dfaz de Las inicjales de la Tierra, anch'esso del 1987, nel drammatico contrasto fra individuo e società e nel linguaggio efficace e realista, che al Sene! Paz di Un rey en eljardin (parlo della seconda e definitiva stesura del 1989), ma va tenuto presente che, per quanto esordiente, Hernandez scrive il suo primo romanzo in età già matura. In questi narratori è comunque evidente un uso, per così dire, timido dei conflitti visti dalla quotidianità più anonima, sen?,a nessun tipo di esemplarità o di giudizio e una particolare attenzione alla struttura del romanzo e all'uso del linguaggio che viene arricchito da un gradevole senso del!' humor e dal!' assimilazione "colta" della freschezza ed efficacia dell'espressione popolare. Appare ancora molto evidente l'uso della storia del passato per rafforzare la necessità ineluttabile del cambiamento prodotto dalla rivoluzione. Pur distanziandosi dall'eccesso di ideologismo degli anni Settanta, questi narratori non rifiutano gli elementi autoctoni e si sentono ancora legati all'esigenza di dar -vita a una letteratura palesemente nazionale e cubana. La segue11tepromozione pare invece orientata da un appetito di contemporaneità che induce a canc_ellarele connotazioni nazionali e i conflitti locali per spostare l'attenzione su problemi umani e individuali con le inevitabili implicazioni etiche, psicologiche e filosofiche. Si avverte un progressivo interesse per la marginalità dalla quale essi stessi scrivono, severi verso una società che si è' dimostrata severa nei loro riguardi. Amir Valle, Sergio Cevedo, Rolando Sanchez Mejfas, Carlos Calcines, Roberto Urfas, Zoe Valdés, Chely Lima, Raul Aguiar, Ricardo Arrieta, Osvaldo Sanchez, spesso pubblicati solo in antologie e riviste, si annunciano già come una' generazione ribelle ai cliché del conformismo letterario. Molti fra questi autori, nella maggioranza giovanissimi, hanno già consegnato agli editori i loro manoscritti o stanno ultimando il lor.,oromanzo; in molti casi sono narratori e poeti o drammaturghi o saggisti allo stesso tempo, e anche se alcuni di essi sono pressocché inediti, attraverso le attività dei "talleres literarios", delle case della cultura e dei numerosi premi indetti dalle istituzioni, essi sono già noti e le loro linee di tendenza, individuate. Un critico attento ed aggiornato come Salvador Redonet, che fa il suo lavoro sul campo, si mostra estremamente positivo rispetto alle potenzialità del coacervo dei giovani narratori: "È sufficiente ·andar per paesi e province o semplicemente discutere - costume umano non sempre praticato - con coloro che hai attorno: ampiamente e diffusamente vanno cercando (scrivono) di prendere il racconto di petto. E, dico io, fanno bene."23 Note I) Carlos Varela è uno tra i più giovani esponenti del movimento della "Nueva Trova", autore di canzoni che.alludono con accenti satirici alla realtà soprattutto giovanile del paese. 2) Reynaldo Gonzales in una intervista apparsa in "Revolucfon y Cultura", n. 2, 1991 dal titolo Critica literaria cubana: repaso y polémica, nota: "Ci siamo abituati a un paternalismo da parte dello Stato che se pure crea spazi, tuttavia li condiziona ... Però non tutto deve farlo lo Stato. Le condizioni le si strappa, come i diritti." 3) Osvaldo Sanchez, Herencia, miseria y profecfa de la mds joven poesia cubana, "Revista Iberoamericana", n. 152-153, julio/diciembre 1990, pp. 1129-1142: "Si tratta della prima generazione letteraria per la quale la Rivoluzione non si presentò come una avventura o come una minaccia, come un'utopia o come un re6.us.La Rivoluzione era lì, ed era la sua realtà possibile." · 4) Basilia Papastamatfu, Exploraciones Tématica y ética de la mds joven poesia cubana, in "Granma Semanal", 6.12.1981. 5) forge de La Fuente, Notas sobre la intelectualidad artistica, texto mimeografiado, 25.6.88. 6) in Basilia Papastamatfu, op.cit. 7) Osvaldo Sanchez, op.cit. 8) Basilia Papastamatfu, op.cit. 9) Osvaldo Sanchez, op. cit. . 10) Ivi. 11) A proposito del gruppo di intervento artistico nella città. Arte Calle, Ivan de la Nuéz fa notare: "Quando il gruppo Arte Calle inonda di graffiti la città ... non indirizza il messaggio alla soddisfazione di chi lo percepisce ma proprio alla sua insaziabilità. Non a un progetto, ma a una carenza. E non alla non-conformj(à ma alla dissoluzione", in Mas aca del bien y del mal, "Plural", n. 238, luglio 1991, pp. 21-23. 12)Questo documentario sulla vita dei "frikis", gruppi di emarginati · che vivono in precarie condizioni dormendo sulle panchine dei' Parque Centrai, è valso al regista forge Luis Sanchez, uno dèi massìmi dirigenti del!' Associazione Hermanos Safnz, un premio nel Festival del Nuevo Cine Latinoamericano del!' Avana nel 1989. 13) Ivan de la Nuéz, op.cit. 14)forge Luis Sanchez, relazione presentata nel!' ambito del Festival Caracol 1989 su "Creazione e mass-media", 16-22 ottobre 1989, testo dattiloscritto. · 15) Abel Prieto, El debate cultura/ en la Cuba de hoy, "Cultura Cubana '90", n. O, La Habana, 1991. 16) Gerardo Mosquera, op.cit. 17) Graziella Pogolotti, El teatro cubano en visperas de una nueva década, "Revolucfon y Cultura", n. 2, 199 I. 18) forge de la Fuente, op.cit. 19)Graziella Pogolotti, Intercambiarcriterios para crecer juntos, in· "Ambito''°, supplemento de "Ahora", Holgufn, n. 7, noviembre de 1989: "Mentre ci incontriamo da un lato con una intellighenzia formata in ambito accademico, questa stessa intellighenzia deve far appello per certe cose a una formazione in qualche modo autodidatta. Ci incontriamo cioè con il paradosso di una cultura che sta cercando di pensare se stessa ma che non dispone di tutti gli utensili necessari a poterlo fare." 20) Osvaldo Sanchez, op.cit.: "Nessun'altra generazione come quella degli anni Cinquanta era così adeguata per varietà di criteri, avidità di informazioni, fine intendimento, per lasciare i~ eredità le sue decantate predilezioni letterarie alla poesia più giovane. E sorprendente osservare come le influenze della letteratura universale siano per i poeti degli anni Ottanta le stesse che per i suoi predecessori."· 21) Ivan de la Nuéz, op.cit. 22) forge de la Fuente, op.cit. 23) Dennis Matos Leyva. Tornar el cuento por asalto. Entrevista a Salvador Redonet, in "Letras Cubanas", Julio/Septiembre 1988.
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