Linea d'ombra - anno X - n. 70 - aprile 1992

I CONFRONTI I cercherà di tenere segreto il modo, e di questo sarà stimato e rispettato, e ne trarrà un suo esclusivo personale giovamento; diventerà più forte, e perciò sarà temuto, e chi è temuto è, ipsofacto, un candidato a sopravvivere. "Nella storia e nella vita pare talvolta di-'discernere una legge feroce, che suona «a chi ha, sarà dato; a chi non ha, a quello sarà tolto».Nel Lager, dove l'uomo è solo e la lotta per la vita si riduce al suo meccanismo primordiale, la legge iniqua è apertamente in vigore, è riconosciuta da tutti. Con gli adatti, con gli individui forti e astuti, i_capi stessi mantengono volentieri contatti, talora quasi camerateschi, perché sperano di poterne trarre forse più tardi qualche utilità. Ma ai mussulmani, agli uomini in dissolvimento, non vale la pena di rivolgere la parola, poiché già si sa che si lamenterebbero, e racconterebbero quello che mangiavano a casa loro. Tanto meno vale la pena di farsene degli amici, perché non hanno in campo conoscenze illustri, non mangiano niente extrarazione, non lavorano in Kommandos vantaggiosi e non conoscono nessun modo segreto di organizzare. (...) "Soccombere è la cosa più semplice: basta eseguire tutti gli ordini che si ricevono, non mangiare che la razione, attenersi alla disciplina del lavoro e del campo. L'esperienza ha dimostrato che solo eccezionalmente si può in questo modo durare più di tre mesi. Tutti i mussulmani che vanno in gas hanno la stessa storia, o, per meglio dire, non hanno storia; hanno seguit_oil pendio fino al fondo, naturalmente, come i ruscelli che vanno al mare. (...) "Se i sommersi non hanno storia, e una sola e ampia è la via della perdizione, le vie della salvazione sono invece molte, aspre ed impensate. "La via maestra, come abbiamo accennato, è la Prominenz. 'Prominenten', si chiamano i funzionari del campo, a partire dal direttore-Haftling (Lageraltester) ai Kapos, ai cuochi, agli infermieri, alle guardie notturne, fino agli scopini delle baracche e agli Scheissminister e Bademeister (sovraintendenti aile latrine e alle docce). Più specialmente interessano qui i prominenti ebrei, poiché, mentre gli altri venivano investiti degli incarichi automaticamente, al loro ingresso in campo, in virtù della loro supremazia naturale, gli ebrei dovevano intrigare e lottare duramente per ottenerli. "I prominenti ebrei costituiscono un triste e notevole fenomeno umano. In loro convergono le sofferenze presenti, passate e ataviche, e la tradiziòne e l'educazione di ostilità verso lo straniero, per farne mostri di asocialità e di insensibilità. (...) "li risultato di questo spietato processo di selezione naturale si sarebbe potuto leggere nelle statistiche del movimento dei Lager. Ad Auschwitz, nell'anno 1944, dei vecchi prigionieri ebrei (degli altri non diremo qui, ché altre erano le loro condizioni), 'kleine Nummer', piccoli numeri inferiori al centocinquantamila, poche centinaia sopravvivevano; nessuno di questi era un comune Haftling, vegetante nei comuni Kommarìdos e pago della normale razione. Restavano solo i medici, i sarti, i ciabattini, i musicisti, i cuochi, i giovani attraenti omosessuali, gli amici o compaesani di qualche autorità del campo; inoltre individui particolarmente spietati, vigorosi e inumani, insediatisi (in seguito a investitura da parte del comando delle SS, che in tale scelta dimostravano di possedere una satanica conoscenza umana) nelle cariche di Kapo, di Blockaltester, o altre; e infine coloro che, pur senza rivestire particolari funzioni, per la loro astuzia ed energia fossero sempre riusciti a organizzare con successo, ottenendo così, oltre al vantaggio materiale e alla reputazione, anche indulgenza e stima da parte dei potenti del campo. Chi non sadiventare unOrganisator, Kombinator, Prominent (truce eloquenza dei termini!) finisce in breve mussulmano. Una terza via esiste nella vita, dove è anzi la norma; non esiste in campo di concentramento." 20 2) Rituale di ingresso nel campo. Il nuovo venuto (il "Zugang" che significa ingresso e che così definiva il linguaggio burocraticoamministrativo) veniva sottoposto a scherzi crudeli dalla folla degli anziani, i quali sfogavano su di lui le umiliazioni subìte e si vendicavano su quella "carne fresca" che aveva ancora "odore di casa". Non diversamente, si sa, avviene nelle caserme. Ma si può immaginare con quanta più crudeltà ad Auschwitz, dove molti non sopravvivevano a quel primo impatto. In modo più sottile, sul piano del la crudeltà psicologica e non fisica, questo avviene spesso nei luoghi di lavoro. Avveniva anche nel giornale dove iniziò a lavorare il nostro Georges Duroy. 3) Cooptazione. La prima forma di cooptazione è evidentemente quella di renderti come gli altri, dopo aver superato l'umiliazione e la crudeltà dell'ingresso. "Ma guai a te se questa tua dignità ti spinge a reagire: questa è una legge non scritta ma ferrea, il zuriickschlagen, il rispondere coi colpi ai colpi, è una trasgressione intollerabile, che può venire in mente appunto solo a un 'nuovo'. Chi la commette deve diventare un esempio: altri funzionari accorrono a difesa dell'ordine minacciato, e il colpevole viene percosso con rabbia e metodo finché è domato o morto". La ·prova estrema di cooptazione fu quella di costringere ai servizi più abietti, più abietto di tutti il governo del forno crematorio, ex nemici politici o militari e gli ebrei stessi, intruppati in "Sonderkommandos" (Reparti speciali): "Nyiszli racconta dunque di aver assistito, durante una pausa del 'lavoro', ad un incontro di calcio fra SS e SK (Sonderkommando), vale a dire fra una rappresentanza delle SS di guardia al crematorio e una rappresentanza della Squadra Speciale; all'incontro assistono altri militi delle SS e il resto della Squadra, parteggiano, scommettono, applaudono, incoraggiano i giocatori, come se, invece che davanti alle porte dell'inferno, la partita si svolgesse sul campo di un villaggio. "Niente di simile è mai avvenuto, né sarebbe stato concepibile, con altre categorie di prigionieri; ma con loro, con i 'corvi del crematorio', le SS potevano scendere in campo, alla pari o quasi. Dietro questo armistizio si legge un riso satanico; è consumato, ci siamo riusciti, non siete più l'altra razza, l'anti-razza, il-nemico primo del Reich Millenario: non siete più il popolo che rifiuta gli idoli. Vi abbiamo abbracciati, corrotti, trascinati sul fondo con noi. Siete come noi, voi orgogliosi: sporchi del vostro sangue come noi. Anche voi, come noi e come Caino, avete ucciso il fratello. Venite, possiamo giocare insieme. "Era indispensabile attingere dai paesi occupati non solo mano d'opera, ma anche forze.d'ordine, delegati ed amministratori del potere tedesco ormai impegnàto altrove fino all'esaurimento. Entro quest'area vanno catalogati, con sfumature diverse per qualità e peso, Quisling di Norvegia, il governo di Vichy in Francia, il Judenrat di Varsavia, la Repubblica di Salò, fino ai mercenari ucraini e baltici impiegati dappertutto per i compiti più sporchi (mai per il combattimento), ed ai Sonderkommandos (...) "Ma i collaboratori che provengono dal campo avversario, gli ex nemici, sono infidi per essenza: hanno tradito una volta e possono tradire ancora. Non basta relegarli in compiti marginali; il modo migliore di legarli è caricarli di colpe, insanguinarli, comprometterli quanto più possibile: così avranno contratto coi mandanti il vincolo della correità, e non P,Otrannopiù tornare indietro. Questo modo di agire è noto alle associazioni criminali di tutti i tempi e luoghi, è praticato da sempre dalla mafia, e tra l'altro è il solo che spieghi gli eccessi, altrimenti indecifrabili, del terrorismo degli anni '70". 4) Pensare soprattutto a se stessi. "Pochi superstiti si sentono colpevoli di aver deliberatamente danneggiato, derubato, percosso

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