24 VISTA DALLA LUNA Grazia Fresco Honegger dirige "Il Quaderno Montessori", via Dandolo 2, 21053 Castellanza (Varese}, cui ci si può abbonare versando L. 40.000 sul CCP n.157.572.14, intestato a "Il Quaderno Montessori". rapporti e di collaborazione tra ragazzi di diverse età, tra maschi e femmine, tra adulti e bambini; una rete vitale di relazioni che lasciava sempre stupefatti gli ispettori di Sua Maestà, di fronte a ragazzi così liberi eppure così competenti e abili in tante cose. Neill ha sempre parlato e scritto volentieri delleproprie esperienze. Hapubblicato una ventina di libri, tra cui alcuni per ragazzi (era unfavoloso narratore). !lsuotestopiùfamoso, Summerhill,ha avuto un'enorme diffusione. Venduto in oltre due milioni di copie negli Stati Unitinegli anni Sessanta, divenne famoso dieci anni dopo in Germania e parzialmente in Italia, epiù di recente in Giappone. Abbiamo usato il passato, ma Summerhill, malgrado la morte di Neill avvenuta nel 1973, vive ancora, soprattutto oggi che è condotta dallafiglia di lui,Zoe Readhead, che sperùnentòfin da bambina il clima maieutico della scuola. (Grazia Fresco) L'ignoranza dei genitori è il primo nemico dei bambini. In generale, se una madre è stata picchiata da piccola, picchierà il proprio figlio. Il suo atteggiamento sarà questo: "ho dovuto obbedire da piccola, anche lui deve obbedirmi". I genitori si limitano a continuare la tradizione autoritaria. Il secondo nemico è l'infelicità nel matrimonio; come porvi rimedio proprio non saprei, dato che significa innamorarsi a ventidue anni ed essere ancora innamorati a sessanta. L'amore sessuale è un fenomeno di breve durata. Sono incline a credere che quasi tutti i bambini difficili che ho conosciuto fossero il risultato di matrimoni falliti o in cui l'amore si era tramutato in odio. Strano a dirsi, il bambino che soffre di nostalgia in un posto gaio come Summerhill quasi sempre proviene da una famjglia disunita. Un bimbo mi disse: "Voglio tornare a casa per proteggere la mamma quando papà la picchla". Le cause del trattamento sbagliato di un bambino sono infinite. Un padre afflitto da complessi materni può odiare il figlio perché gli è rivale nell'affetto della moglie. La madre inacidita può odiare la figlia perché ne invidia la giovinezza e la grazia. C'è tanto odio oggi nelle famiglie. A Summerhill capita a volte di dover tenere lontani fratelli e sorelle. Questa componente di odio è meno frequente nei bambini che si autogovernano, in famiglie ove i genitori non si atteggiano ad autorità e dove ha luogo uno scambio di dare e avere in una atmosfera di affetto. Gli unici bambini ad essere un fallimento a Summerhill furono quelli non amati da piccolissimi. Questo fu anche il caso, spesso, di bambini adottati, che nel subcosciente nutrivano la sensazione - nemmeno formulata in pensiero-: "mia madre mi ha abbandonato e, anche se i miei genitori adottivi sono buoni con me, quando vedo altri bambini che ricevono le visite dei loro genitori sento di aver perduto la cosa più importante della vita". Il problema quindi si riduce essenzialmente alla domanda: come rendere la famiglia un caldo nido d'affetto? È persino troppo banale affermare che i genitori odiano i figli perché odiano se stessi. EDUCATORI E DISEDUCATORI Credo fosse Cari Jung a dire: odiamo negli altri ciò che odiamo in noi. Vorrei poter credere al corollario: amiamo negli altri ciò che amiamo in noi. Il problema è nei genitori, sempre nei genitori. I bambini sono guastati dai complessi dei genitori. Gli adulti possono leggere una ·valanga di libri sulla psicologia del bambino senza derivarne alcun beneficio a causa delle loro inibizioni. Genitori sessualmente "non a posto" tramandano ai figli complessi di colpa per tutta la vita. Quanti bambini sono puniti per essersi toccati i genitali perché la madre è incapace di raggiungere l'orgasmo? Quanti bambini soffrono un complesso di colpa perché il padre nel vicinato gode fama di raccontare barzellette oscene? Oggi io credo che l'aggressività e la rabbia di tanti bambini derivino da una pletora di repressioni, non tutte di natura sessuale (repressione di genitori che impongono l'obbedienza, il dovere, le buone maniere, il silenzio), ma credo anche che il genitore privo di una vita sessuale soddisfacente sia quello che produce il maggior danno. E poiché viviamo in una società nemica del sesso, è naturale che il sesso sia proibito ai bambini. È vero: le cose sono cambiate in superficie. Possiamo prendere il sole con pochi centimetri di stoffa addosso mentre ai miei tempi era inaudito. Possiamo pubblicare per intero parole cosiddette oscene. Le minigonne, vessillo della ragazza moderna che proclama il proprio diritto alla sessualità; le nuove leggi sull'aborto e sulla omosessualità; tutto ciò denota un progresso. Ma l'atteggiamento delle persone rimane fondamentalmente contrario al sesso. Resta la persuasione intima e inespressa che il sesso non sia una cosa normale, ma piuttosto sconveniente.C'è ancora una buona dose di vergogna appiccicata al sesso. È probabile che i figli di genitori religiosi abbiano minori possibilità di crescere sessualmente normali, ma anche persone di indifferente religiosità restano condizionate dalla riprovazione del sesso derivata dalla religione. È certo che la Chiesa Cattolica ha reso il sesso una cosa indecente. Questo atteggiamento ostile, inculcato nel bambino allo stadio pre-verbale dalla proibizione di masturbarsi e dall'ostracismo alla nudità, non sarà magari espresso a parole. Ma è nell'aria. Trapela dalla voce della madre quando tocca argomenti sul sesso o si avvicina a oggetti sessuali. Si nota nella tensione del corpo, nei tentativi di distrarre il bambino ogni volta che si tocca i genitali. Esistono ancora madri che dicono al figlio di due anni: "Tesoro, non sederti con le gambe divaricate" quando gioca sul pavimento. Nella mia famiglia i nostri genitori non accennavano maj al sesso; quando mi divertii a toccare mia sorella all'età di sette anni, ebbi un castigo così solenne che mi rese nevrotico per tutta la vita. Le parole non furono necessarie. Ricordo che quando avevo circa otto o nove anni un ragazzino mi raccontò come nascevano i bambini, io non volli credergli. Guardavo mio padre e mia madre e non potevo pensare che avessero commesso un'azione così indecente. Era tutto quindi nell'aria. Non c'era bisogno di parole; bastava questa congiura del silenzio.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==