IL CONTESTO Cristo,· chiesa, preti Incontro con Eugen Drewermann a cura di WernerHarenberg e Manfred Muller Eugen Drewermann, nato nel l 940, prete e psicoterapeuta, è il più noto e discusso teologo cattolico di lingua tedesca. Vive a Paderborn (senza tel!!fono, senza auto, senza frigorifero) ma passa alcuni mesi dell'anno a tenere conferenze, prediche e corsi in giro per il mondo. Ha studiato filosofia a Munster, teologia a Paderborn e psicanalisi a Tiefenbrunn (Gottinga). Ha tradotto e commentato il Vangelo di San Marco e pubblicato più di trenta libri, tra i quali saggi su La psicanalisi e la teologiamorale, su Psicologiadelprofondoedesegesi, e commenti a fiabe e testi letterari.È molto letto anche dai non-credenti. Il vescovo di Paderborn Degenhardt, con il quale è in corrispondenza da cinque anni, gli ha interdetto poche settimane fa l'insegnamento della religione in un istituto superiore privato. I problemi di Drewermann con_le autorità erano cominciati otto anni fa, a eausa delle sue èritiche alla politica .internazionale della chiesa, cui eia conseguito l'allontamento dall'insegnamento in seminario. La sua opera è nota in Italia attraverso poche pubblicazioni: la raccoltà di conversazioni e interviste Parolache salva, parola che guarisce (Queriniana 1990), la raccolta di saggi sul suo pensiero curata da Peter Eicher, Lacontroversiasui chierici (Queriniana 1991) e il libro di Cesare Marcheselli-Casale Il caso Drewermann (Piemme 1991). L'intervista che pubblichiamo, opera di due redattori dello "Spiegel", è apparsa sul settimanale tedesco nel n.52 del 23 dicembre scorso. (Copyright "Der Spiegel"). Signor Drewermann, dov'è nato Gesù: a Betlemme o a Nazareth? La vigilia di Natale in tutte le chiese si parla di Betlemme, molti teologi pensano invece che sia nato a Nazareth. Quasi certamente Gesù non è nato a Betlemme. Nazareth sarebbe diveiftata la sua patria, ma che vi sia anche nato è tutto da dimostrare. Io penso che Gesù non sia nato né in un posto né nell'altro. Perché non a Betlemme? Questo luogo è citato solo in due passi del Nuovo Testamento. Gli evangelisti Luca e Matteo hanno spostato la nascita a Betlemme per riferire a Gesù un annuncio dato dal profeta Michea nell'antico Testamento: "Bètlemme-Efrata, tu sei una delle più piccole città della regione di Giuda. Ma da te uscirà colui che deve guidare il mio popolo Israele". E perché secondo. lei Gesù non sarebbe nato nemmeno a Nazareth? Anche per Nazareth come luogo di origine esistono motivazioni di natura teologica, non credibili né documentabili storicamente. Gesù fu veramente generato da una Vergine? Il vescovo di Paderborn, Degenhardt, le rimprovera di rispondere 'negativamente a questa domanda. Ed è uno dei motivi per il quale le ha interdetto l'insegnamento, minacciandola di sospensione dall 'ufficio sacerdotale. Per la chiesa e la teologia cattolica questo fatto costituirebbe uno scandalo enorme: lei sarebbe il primo teologo cattolico della Repubblica federale tedesca revocato per "eresia" non solo dalla cattedra, ma anche dal pulpito e dall'altare. L'immacolata concezione non va considerata sulla base degli scritti del Nuovo Testamento come un fatto storico, non deve essere interpretata come un fenomeno biologico. Gesù ha quindi avuto un padre terreno? Sì. Gesù è stato generato e messo al mondo come tutti gli altri 6 esseri umani. Straordinaria non è stata la sua nascita, ma la sua vita. E per illustrarla, i primi cristiani hanno usato le immagini dell'immacolata concezione, risalenti ad antiche raffigurazioni dei re dell'antico oriente. I racconti della nascita di Gesù scritti da Matteo e Luca sono più delle leggende vicine al mito che delle esposizioni storiche. Lei è l'unico tra i teologi cattolici a credere che l'Immacolata Concezione non sia un fatto storico, ginecologico? Tutt'altro. Sono il vescovo di Paderborn e le persone che. da Roma lo sostengono contro di me a essere quasi soli a pensarla fn quel modo. Quello che io dico e scrivo, lo dice e lo scrive la maggior parte dei teologi che si occupano di questo problema. Solo che non _lo fanno davanti a un pubblico così vasto, e hanno sempre cura di aggiungere dei corollari restrittivi, per proteggersi dalla condanna dei loro superiori. I vescovi di oggi, riguardo a questo argomento, sono rimasti indietro rispetto alla teologia come i vescovi ali' epoca di Galileo rispetto alla scienza? Senza Elubbio,e il discorso non vale solo per questo argomento. Essi vogliono imporre ai cristiani cattolici una fede superata da almeno centocinquanta anni. Si comportano come se in questi anni non ci fosse stato alcun progresso nell'approccio storico-critico ai testi biblici. Ci permetta di analizzare quanto sono storici oppure -astorici gli altri racconti biblici su Gesù. Gli evangelisti, che non conobbero Gesù e scrissero i propri libri tra i quaranta e i sessant'anni dopo la sua morte, narrano di molti miracoli: ha scacciato i demoni, guarito i lebbrosi, i ciechi e gli storpi, ha moltiplicato due volte i pani, laprima volta sfamando cinquemila persone con cinque pani e due pesci, ha trasformato l'acqua in vino, ha camminato sull 'acqua e riportato in vita i morti. Quanto di tutto questo è successo realmente? Molti racconti di miracoli del Nuovo Testamento ci fanno già dubitare in partenza della loro storica autenticità. I dubbi nascono dal fatto che i racconti per lo più usano uno schema codificato e comune anche ad altre religioni che drammatizza la vulnerabilità degli uomini, per poi far apparire ancora più grandiosi i prodigi. Miracoli del genere di quelli compiuti da Gesù sono attribuiti anche alle principali figure di altre religioni. Molto tempo prima di Gesù, Dioniso - il dio greco del vino e dell'estasi - ha trasformato l'acqua in vino; molto prima di Gesù Buddha ha camminato sulle acque. Molto prima di Gesù, Esculapio - il dio greco della medicina - ha guarito malattie di ogni genere. E inoltre ci sono i parallelismi ebraici. La duplice moltiplicazione dei pani di Gesù nel Nuovo Testamento la troviamo solo perché nell'Antico Testamento una cosa del genere la si narra di Mosé. I vescovi cattolici, però, risolvono facilmente il problema: dicono che i racconti dei,miracoli nelle.altre religioni sono leggende, mentre quelli di Gesù sono fatti storici. Così facendo, essi non solo ignorano i risultati della ricerca storico-critica, ma quel che è peggio impediscono un corretto . approccio alla comprensione dei testi. Si tratta di immagini che
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