Linea d'ombra - anno X - n. 69 - marzo 1992

STORIE/MOSCATO Rasoi "La fogna-è il vizio che la città ha nel sangue. L'istinto popolare non si è mai sbagliato. Si potrebbe dire che, da dieci secoli, la cloaca è la malattia di Parigi. E Jean Valjean Sl _TROVA V. A nella fogna di Parigi. · Altra sorniglianza di Parigi con il mare: così nell'oceano come a Parigi, chi vi si tuffa può scomparire ..." II "Meglio per voi sarebbe non essere mai nati: nella contea di N. l'inorganico avviluppo, senza lingue della Vita, nella Vita, ormai fluisce come fango. O tutto schiuma, tutto schiuma. Da bere. Come birra-sorella. E la vostra galleria di Foto, .portrait of The Black Lady, è davvero una Splendida Vergogna: tra sete e rasi; nastri, rare stoffe di Madera, Ella vi offre, inebrianti come vino, Buchi nella Pelle, Squarci Purulenti, una Lebbra avvelenata come Acqua di Colonia. Quando abbassi gli occhi dal crepuscolo, non riconosci più questi Canili e Porcili e Bestiari, · con il doppio ossìmoro in croce sugli Ingressi: Tacito Tumulto; Viva Morte, Assordante Sonorissimo Silenzio ..." III "Per rincuorarci, esplodono i dipinti, i 'trompe-l'oeil', gli inganni di stucco sul soffittò: tracce antiche, rossi pompeiani: · matrone bellissime con i seni denudati ... ma l'Uomo alla Macchina; il Corpo nello Specchio; la marxiana Sintassi capovolta degli Oggetti, insàturi fermentano in Ampolle, come chirnici, mortiferi ossidrìli. Prodigioso boato senza forma, (quasi) un deliquio e un discorso con se stessi. Ma sì, ma sì, anche le calosce! Come ad un Cannibale! Far simili baratti è una Vergogna, pure nel Delirio!" 70 .. IV "Cosa poi rimane dei rosari ... e dei 'Garçìa' (oh, voglio la sua testa!) ... e delle màmmole o delle Medee -,- Giuditte insanguinate ai Tribunali o sugli spalti di via Portamedina ... cosa poi rimane, In End of Moon, del cuore giacobino trafitto dalle lame del Mercato, lazzarone... · questo è solo cera rossa, lacca, sigillo, un fumo, fumetto, fumino, dalla trama trasparentè, sfilacciata." V "La fogna è il vizio che la città ha ·nel sangue. Discendere nella fogna . è come entrare nella tomba, ed ogni specie di orride leggende coprono di orrore il gigantesco immondezzaio . Formidabile sentina che porta le tracce delle Rivoluzioni del Globo così come delle Rivoluzioni degli Uomini, e dove si trovano le vestigia di tutti i cataclismi: dalla conchiglia del Diluvio Universale, al brandello del lenzuolo funebre di Marat..." VI "Nella contea di N. albeggia, ora, Autunno, grigiori, nebbia - torbidi esotisrni. Vasci e rasoi, vasci e rasoi. Pettini e spazzole, pettini e spazzole ... Quasi una fiera del Lindore. Ma le Madri sono tutte calve o sporche alla finestra. Oh, alla malora, alla malora! lo, per me, arriverò, arriverò nel fondo anche senza Eroi! Pur senza i Maestri, · senza i Maghi della Merda! Cieche guide al Sottosuolo!" Litoranea "Angiospèrmia, angiosperrnìa, è coniazione singolare, bizzarra. Vien su dalla fusione di una stirpe · regale, forestiera, coll'indigena, lazzarona semenza di questa gente che abita cortili e antichi anfratti lavici. È qui che la Botanic·a s'incontra con la Musica,

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