1 4 VISTA DALLA LUNA <I'. g§ ~ :5 Fiore Marchesano (anni 35, autista mezzi pubblici, Vico Equense, NA). Io non mi sono mai preoccupato di niente, se ero preoccupato non entravo nei sindacati e per di più a Napoli, a Castellammare, che sai benissimo come stanno ... come siamo combinati in questo momento critico ... Camorra e via di seguito, dovrei avere ancora più paura, e il che vuol di' che se avevo paura non stavo qui e certamente non venivo a parlare con te... Simona Borghi ( anni 31, intervistata ad Ariccia, Roma). Sento un bisogno di dolcezza, però vivo una certa difficoltà a fare una richiesta esplicita di dolcezza perché mi sembra come una forma di debolezza. Anche se poi devi magari avere tutta una parte, così, di aggressività. Devi tenere il gioco per dare questa impressione di essere una persona dura, determinata e grintosa. Però mi met-te in difficoltà a rendere esplicito che ... ci sono dei momenti insomma che ... mi piacciono anche rapporti con le persone, delicati, dolci. Anche perché nei momenti poi che ... che riesco ad instaurare con le persone un rapporto di dolcezza riesco anche a dire quello che penso in maniera molto più tranquilla. Pina Rotili (anni 32, impiegata comunale, intervistata ad Ariccia, Roma). Lavorare nella CGIL è bello ... certo che è bello, se no non ci starei. È una cosa gratis, nessuno ci paga, nessuno ci dà le medaglie. Mi piace lavorare nella CGIL, molto di meno mi piace il lavoro che faccio nella vita. Lavorare nella CGIL è una scelta di vita e... o lo fai convinto con le motivazioni oppure ... oppure lasci perdere, non lo fai, c'è tanto di bello nel mondo che chiudersi sempre, magari, il pomeriggio, magari, dentro una stanza piena di fumo ... c'è anche altro. Quindi il fatto che stai nella CGIL è perché hai delle motivazioni, per me possono essere l'idea di cambiare, l'idea di migliorare ... non io, migliorare l'organizzazione, migliorare le condizioni dei lavoratori che poi è una conseguenza del miglioramento dell'organizzazione, una tutela più efficace dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, va', è tanto di moda usare dei lavoratori e delle lavoratrici, mettiamocelo. Gaetano Castagnino (anni 28, impiegato USSLL, intervistata ad Ariccia, Roma). Io nella famiglia della CGIL sono entrato da poco, quindi ... l'ho più vista dall'esterno in modo generale cioè, sentendo le lamentele della gente: - il sindacato non funziona - i partiti non funzionano, - e allora diciamo che ho un'immaginazione ... ho un'immagine abbastanza visiva, corrente nella mente. Immagino la CGIL come una segreteria telefonica: - Pronto, è la segreteria telefonica della CGIL, siamo momentaneamente assenti dalle istanze della gente, dai disoccupati, dagli emarginati, dai lavoratori, dopo il segnale acustico lasciare il messaggio, e molte volte' sto messaggio viene lasciato cadere nel vuoto ... Bachisio Carta (anni 38, operaio chimico, Cagliari). La classe operaia ... esiste al 30%, la vecchia classe operaia, quella nuova non è più classe operaia, perché ... l'operaio non ... il nuovo ... il nuovo operaio non crede più nel sindacato, non crede più a questo. Crede nello stipendio che prende e come va, va. Finito, non gliene frega più niente. Tanto le SINDACALISTI DI BASE lotte le hanno fatte i padri per portare miglioramenti, quindi loro quando vengono a lavorare, adesso, trovano già la pappa pronta. E non cercano di migliorare le cose per dare un domani a quelli che verranno dopo di loro, no! Io li vedo arrivare alla loro fabbrica, quando prendono due stipendi, due salari, si arriva subito che si comprano la macchina grossa e poi chi si è visto si è visto. Se gli chiedi di fare la tessera sindacale non ne parlano. Se gli chiedi di ... di entrare a far parte del sindacato è assurdo ... è una cosa assurda. Loro non hanno tempo da perdere su queste cose qua. Non hanno una preparazione politica, no ... niente, non sanno niente, entrano solo per la moneta, basta. Santo Stillitano (anni 30, operaio metalmeccanico, Como). I metalmeccanici esistono ancora, esistono ancora però è cambiata appunto la mentalità del metalmeccanico. Ormai il metalmecc ... non bisogna più pensare al metalmeccanico, il classico operaio con la chiave inglese in mano. Il metalmeccanico è cambiato nel senso che sono cambiate le tecnologie. I metalmeccanici nelle fabbriche ci sono ancora, altro che se ci sono. Però ... appunto, siccome è cambiata la società è cambiata anche la mentalità del metalmeccanico. Oggi la mentalità del metalmeccanico secondo me è perdente, nel senso che il metalmeccanico non è più capace di arrabbiarsi e quindi ... ha perso. Carlo Buccino, anni 25, metalmeccanico, Torino). L'operaio appunto pensa ... voleva di più, cioè l'operaio non si accontenta mai vuole sempre di più, ma fa bene, per carità, fa bene. Però deve anche capire che in una situazione in cui siamo oggi, con la grande sconfitta degli anni Ottanta, con i problemi che ha all'interno del sindacato, cioè i problemi che ci sono ali' interno del sindacato, non si può pretendere più di quello che è stato fatto, anzi, va già bene così. Perché, tanto, se chiedavamo come qualcuno mi ... ho sentito dire: - ma, potevate chiedere 500mila lire, 600mila lire, un milione, come han chiesto altre categorie- io ho spiegato: - prima di tutto non abbiamo la forza contrattuale, in che senso, non abbiamo la gente dietro. Avremmo perso comunque quella battaglia lì, cioè del portare a casa mezzo milione al mese in più, l'avremmo persa comunque, perché la FIATcominciava a dirti: guarda adesso andiamo in un periodo di crisi ... non possiamo darti questi soldi, a quest'ora, cioè, Febbraio '91, Dicembre '91, Dicembre '92, eravamo ancora a fare la lotta contrattuale, cioè non saremmo mai riusciti a portare ... a portare a casa quei soldi. Secondo me allora è stato giusto così, cioè fare una richiesta adeguata e cercare di portare a casa il più possibile, senza esagerare nella richiesta. Perché ... se esageri nella richiesta non ti verrà mai data da una grande potenza come la FIAT e come altre industrie. Anna Cacace (armi 37, operaia Vico Equense, NA). Ma... io penso che prima si facevano più lotte, mo' stanno finendo, forse perché pure noi lavoratori stiamo a una buona busta paga e fare le cose che si facevano prima era più bello ... le lotte, gli scioperi, scendere tutti in massa in piazza. Mo' non si fanno più, sta tramontando un poco ... speriamo che con il passare del tempo riusciamo a fare di nuovo le
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