musicisti: ho scritto pezzi per il Rova Saxophone Quartet, un quartetto per chitarre per un gruppo di Montreal, e ne ho appena finito un altro per quartetto d' arc,hi.Un'altra composizione recente, In Memory, scritta per dodici musicisti, è stata eseguita alla Brooklyn Academy of Music di New York. Poi circa un paio d'anni fa ho formato il gruppo Keep The Dog, originariamente con l'intenzione di eseguire musiche scritte in passato che non avevo mai suonato dal vivo; obiettivo che oggi si è allargato alle cose nuove. Il gruppo sta cambiando molto in fretta. Una volta hai detto che secondo te "l'arte non è un problema di originalità, ma di liberazione". Puoi spiegarci un po' meglio? Quella frase è una parafrasi di una cosa che ha detto Henri Cartier Bresson, il grande fotografo, e cioè che l'arte non ha a che fare còn l'esprimersi ma con il liberarsi. La fotografia, diceva, in sostanza è come un urlo: è un modo di sfuggire a tipi di definizioni della realtà che noi stessi ci costruiamo. Provo molta simpatia per questo punto di vista. Trovo che nella tua musica, assieme all'ironia, si ritrova sempre un potente senso del tragico. Sei d'accordo? No, non sono molto d'accordo. Alcune cose che ho fatto sono piuttosto tristi, ma non direi tragiche. C'è una grande differenza fra tristezza e tragedia. A volte si è tristi e non si sa il perché. Normalmente in una tragedia si sa esattamente cosa sta succedendo e perché. Parlavo di tragico proprio perché mi sembrava di avvertire una disperazione lucida, cosciente ... È un po' di tempo che faccio musica "per altri": per il cinema, la danza, ecc., ed è molto importante vedere il carattere delle opere per cui scrivo. Nel senso che naturalmente quando scrivi musica che non è "solo" musica, devi tenere conto del conteriuto della performance. C'è sempre molta ironia nella mia musica, anche in quella per film: c'è una sorta di tensione fra ciò che dice la musica e ciò che dice il fiim. Negli ultimi anni hai lavorato molto conlohn Zorn, soprattutto come bassista nel suo gruppo Naked City. Come ti sei trovato? È stata un'esperienza molto salutare perché ho imparato a · suonarè il basso in modo diverso da come ero abituato. Avevo suonato il basso già molte volte, ma nori l'avevo mai suonato "jazz". In questo ero proprio incompetente, e così ho dovuto imparare. È un'esperienza attraverso la quale sto imparando molte nuove cose. Recentemente John si sta dedicando sempre di più a quella che viene chiamata "musica hard-core". L'ultimo album, Torture Garden, è composto da brani molto corti: è interessante, non solo dal punto di vista dell'energia, quanto da quello della struttura. Il modo.in cui questi pezzi soJo strutturati, il modo in cui sono organizzati all'interno di una struttura più grande, è molto interessante. Io trovo che John sia un compositore particolarmente incompreso, perché la gente parla degli aspetti più superficiali del suo lavoro: parlano del mix di diversi stili, di post-modem, di hard-core, ma non sentono la finezza dei dettagli nella squttura della sua musica, che è la cosa più interessante. INCONTRI/WYAff, FRITH La musica che fai con Zorn è molto diversa da quella chefai da solo. La sua è precisa e fredda, piena di citazioni ed esercizi di stile. La tua è scompaginata e urlante, molto più sincera ... Penso che ci sia un grosso errore.nel pensare che siccome John usa molti stili diversi non è sincero. Molti pensano che faccia delle parodie, ma John non è un parodista. È innamorato di quello che fa e suona questa musica perché la ama. In ogni caso ci sono pochi punti di contatto per comparare le nostre musiche, perché veniamo da territori culturali e linguistici molto diversi. Penso che quello che John sta facendo è di cercare una via d'uscita molto forte e realistica alla cultura da cui proviene, quella americana. E quello che io spero è di stare facendo un'operazione altrettanto forte sulla cultura da cui vengo io, quella europea. Noi due partiamo con le nostre musiche da luoghi diversi: J ohn parte dalla struttura, lavora su "blocchi stilistici", li mette insieme come in un puzzle. lo vengo invece da qualcosa di più semplice, qualcosa come una "ballata". Quello che ha caratterizzato il mio lavoro per vent'anni è, molto più di quanto si pensi, la melodia. Molta gente mi conosce per le mie performance "in solo", in cui "suono" il riso e gli spaghetti e altre strane cose: mi hanno catalogato come musicista "noi se", rumorista. Ma è un errore: in quello che ho fatto la caratteristica più importante è quella melodica. C'è molto lirismo nella mia musica. In John questo c'è molto meno. Fred Frith in uno foto di Paolo Bensì. 75
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