Linea d'ombra - anno X - n. 68 - febbraio 1992

INCONTRI/WYAff, FR~TH Stai in pratica dicendo che oggi è più difficile scrivere testi? Qualche volta lo dico, dipende dal giorno in cui me lo chiedi,. · da quante sigarette ho fumato ... Posso avere una marea di parole nella testa, ma il problema è che non necessariamente diventano "arte". Dico "arte" non nel senso di qualcosa di pretenzioso, ma di una cosa che può andare "oltre il momento". E trovare le parole per fare questo per me è molto difficile. Mi sembra che sempre di più la questione dei rapporti fra Nord e Sud del mondo sia al centro delle tue canwni politiche. Sì, è così: è la preoccupazione principale di tutta la mia vita: anche il modo in cui concepisco la parola "politica" si è radicato nella constatazione che a un certo punto ho cominciato a fare, che gran parte dell'arte che mi piaceva era prodotta da persone che avevano un aspetto diverso dal mio, che venivano da parti diverse del mondo (la musica dei ne~i americani, quella messicana ...). Così mi sono interessato sempre di più ai paesi da cui venivano, alle società in cui questi fenomeni si sviluppavano. Questo è diventato un interesse politico via via che scoprivo le .dimensioni dello squilibrio fra Nord e Sud e la relazione fra culture potenti e ricche, i grandi eserciti, e il resto del mondo ... Questa fra Nord e Sud del mondo mi sembra la barriera principale a un mondo un po' più felice. Ma la ragione principale per cui me ne occupo non è solo astratta, è soprattutto che la cultura del Sud mi piace. Forse perché anch'io come loro voglio sopravvivere ed essere felice ... C'è sempre stato un senso profondo di tristezza, di spossamento, nelle tue canzoni. Ti sembra che col tempo sia aumentato o diminuito? E per il futuro cosa prevedi? La verità è che quando lavoro nori cerco di evocare una particolare emozione, perché la musica ha la sua propria regola: non penso che necessariamente un accordo minore sia triste e uno maggiore allegro; credo che la musica funzioni in modo più complesso. Forse si può dire che sono triste nel senso che per molte delle cose che mi danno gioia, per le persone che mi piacciono, questo è un brutto momento. Non è nella mia natura essere contro il sistema, ribelle, outsider. Mi piacerebbe dimenticare i problemi e stare bene, come tutti, godere del buon mangiare, ma mi sembra così pazzesco il modo in cui è organizzato il mondo!. .. con un solo "grande fratello" a Washington che ci dice cosa possiamo o non possiamo fare, il sistema di propaganda mi sembra così più astuto di qualsiasi cosa possano fare le persone che io sostengo. I film di Stallone e Schwarzenegger sono fatti così accuratamente che io non so cosa farci ... Questo mi rende triste. Per quanto riguarda il futuro, io sono pessimista: credo che nel prossimo secolo ci troveremo qui in Europa, a Est e a Ovest, un certo numero di governi più o menò fascisti; e Africa e Sud America avranno tempi difficili, anche peggio di adesso. Ma io spero di sbagliarmi, perché anch'io vorrei essere felice. Dal tuo ultimo disco sono passati cinque anni. Nel frattempo sono successe molte cose importanti: piazza Tien am Men, la perestrojka, il crollo dei regimi comunisti. Come hai vissuto questi avvenimenti, come ti hanno cambiato? · I cambiamenti in realtà non sono stati così grandi, e per quanto 74 mi riguarda nemmeno. Continuiamo a essere pieni di massmedia, giornali, film, che ci dicono che l'America e l'Inghilterra sono bellissime, tutto il resto è spazzatura, etc .... Loro continuano a dire le stesse cose. Il problema è recuperare il senso della storia: La cosa triste è che molti di quelli che noi oggi consideriamo eroi morali, come Havel o Eltsin, mi sembra che in qualche modo stiano aiutando i peggiori elementi dell'Ovest, che sono già potenti, a diventare più potenti. Perché non c'è nessuna opposizione ora, qui, c'è soltanto un grande potentato e tutti devono sottomettersi. E anche persone di grandi qualità morali, che hanno pensato molto, còme Havel, possono diventare una sorta di "prostitute morali". Un regime crollato, per ora non si sta andando verso la libertà ma fra le braccia di un potere più grande. Ma non trovi che ci sia qualcosa di assolutamente salutare nel crollo delle ideologie? Lo spero. Certo, non mi interessa conservare un'ideologia di per se stessa: l'ideologia non ha in sé un significato di vita, non ha sentimento, quindi non mi interessa. Mi interessa però, per esempio, che l'enorrpe divario fra paesi ricchi e paesi poveri si riduca; e non sono convinto che quello che è successo negli ultimi tre anni possa contribuire a questo. È chiaro, non ho nessun diritto di dire agli altri popoli quale governo debbano avere; ci sono già Inghilterra e America che lo fanno. Quindi dice solo: buona fortuna a tutti, in tutti i paesi. C'è una strana convergenza fra te, l'ultimo Chet Baker e i lavori recentidiTerryRiley, nel modo di usare la voce. Non trovi? Purtroppo non conosco l'ultimo periodo di Chet Baker. E Terry lo conoscevo molti anni fa; non sapevo si fosse messo a cantare! Però ti posso dire che, ancora negli anni Cinquanta, Terry aveva fatto dei nastri con la voce di Chet Baker. È possibile che ci abbia influenzato, sia a me che a lui. C'è una sorta di spossatezza nel cantare, e anche qualcosa di più profondo, che accomuna il vostro lavoro negli anni Ottanta. Beh, sono molto onorato di sentirlo, perché loro sono fra i musicisti che ho più amato nella mia vita. Sono sempre più convinto che ci sono cose che non si sono fatte che sono importanti quanto quelle che si sono fatte. Quali sono le cose che, nella tua vita .e nel mondo, ti danno speranza nel futuro? L'entusiasmo con cui la gente che soffre cerca di stare bene. Prendi ad esempio i neri americani: non sono mai stati completamente accettati nel nostro paese, eppure fanno un uso così creativo di questa situazione, e producono questa musica incredibile! Sì, penso che sia questa irriducibile vitalità della gente, perfino gente che ha perso tanto, tantissimo ... Incontro con Fred Frith Tu sei noto per essere un musicista iperattivo. Lavori con molte formazioni diverse, in ambiti differenti: puoi riassumere cosa hai fatto negli ultimi anni? Ho lavorato soprattutto a musiche per film, teatro e danza e ho cominciato a scrivere composizioni da far eseguire ad altri

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