Linea d'ombra - anno X - n. 68 - febbraio 1992

• MARIETTI Italo Mancini Scritti cristiani Il nuovo intervento, al confine tra filosofia e teologia, di una delle voci più acute della cultura contemporanea. Per aggiornare ed approfondire il confronto tra ricerca teologica e filosofia. Mario Ruggenini I fenomeni e le parole Otto saggi che affrontano l'esperienza ermeneutica della finitezza, la rivelazione enigmatica delle cose attraverso le · parole, il rapporto ineludibile con l'alterità. Giacoma Limentani Dentro la D Un romanzo in cui si fondono ricordi d'infanzia e giovinezza dell'autrice e richiami alla cultura sapienziale rabbinica. Un giuoco sottile e seducente che si sviluppa e prende forma attorno a una lettera D. Vangelis Georgoudis Pandora - L'ultima traversata Il cielo e il mare delle isole di Grecia come sfondo per un affascinante romanzo lirico, nel quale trovano spazio i temi del viaggio, dell'amore, della solitudine: un libro di paesaggi e d'idee. Max Kommerell Il poeta e l'indicibile Un documento raro e prezioso sull'arte dello scrivere, un saggio di interpretazione poetica da parte di una delle figure più significative della cultura europea tra le due guerre, che si propone anche e soprattutto come lezione di stile. Samuel H. Monk Il Sublime Le teorie estetiche nell'Inghilterra del Settecento: un ampio saggio sul concetto di Sublime in epoca preromantica indagato come elemento fondamentale nell'evoluzione del gusto fino ai giorni nostri. Ernst Bloch Geographica Un aspetto insolito nell'opera del filosofo tedesco: le impressioni di viaggio diventano occasione per riflessioni e spunto per divagazioni. Da Berlino a Venezia, dalla Scozia al Reno, un itinerario nei luoghi e nelle idee di un protagonista del pensiero contemporaneo. Hermann Cohen L'idea drammatica in Mozart Un'interpretazione filosofica dell'opera del più grande genio musicale di tutti i tempi: "l'illuminazione dell'amore attraverso l'idea drammatica è il mistero dell'opera di Mozart". 60 • INCONTRI/DARI E ricordare i bambini malati di Aids in Romania. Non avrei certamente potuto avere i costumi che lasciano intravedere le forme dei corpi, per non parlare dello scenario rosso e dei quattro uomini della Securitate. Credo che lo spettacolo sarebbe stato severamente censurato, forse addirittura bandito. Qual è ilfuturo del teatro in Romania? Penso che le messe in scena in Romania assomiglieranno sempre più a quelle europee e americane, ma non credo che si perderà l'aspetto visuale, caratteristico del teatro.rumeno, che si· basa molto su concetti chiari e soluzioni visuali stupefacenti. Non bisogna dimenticare che ci sono grandi nomi che hanno lavorato e tuttora lavorano sia in Romania, sia all'estero, come Andrei Serban, o Lucian Pintilie, che adesso sta girando un nuovo film in Romania e che al momento sembra più interessato a girare film che a occuparsi di teatro perché ha in mano molte sceneggiature che prima erano state censurate. O come Liviu Ciulei che ha appena messo in· scena due spettacoli in Romania, o il nostro direttore artistico, Lucian Giurchescu, che era in esilio in Danimarca e che ora lavora nuovamente al Teatrul de Comedie. Cosa mi puoi dire di te stesso, per esempio, da quanto tempo lavori nel teatro? In un certo senso da sempre, dato che entrambi i miei genitori erano attori. Di fatto ho però iniziato a lavorare in teatro nel 1983, dopo aver terminato la Accademia Teatrale di Bucarest. Sono stato quattro anni in provincia e da qualche anno lavoro per il Teatrul de Comedie. Naturalmente ho anche lavorato con altre compagnie sia in Romania, sia, dopo la cosiddetta rivoluzione del 1989, all'estero. Dove? L'anno scorso ho lavorato a Londra, al Royal Court, dove ho messo in scena Il Serpente, del rumeno Horia Garbea.Si tratta di un pezzo molto interessante che racconta della situazione politica rumena. Ha due personaggi e si svolge in tre fasi: prima, durante e dopo la rivoluzione. I due protagonisti sono un torturatore e una vittima e, naturalmente, i loro ruoli si confondono, fino a ribaltarsi del tutto dopo la rivoluzione. Ho anche lavorato con il Performing Arts Centre di New York.e la State University di New York, dove ho messo in scena Molière, di Michail Bulgakov. Si tratta di un pezzo molto politicizzato che analizza il rapporto fra arte e potere, tramite le figure di Molière e Luigi XIV. Metaforicamente, lo si può interpretare come un'analisi del rapporto fra Stalin e Bul-. gakov, o qualsiasi altro artista dell'Unione Sovietica durante il periodo comunista-stalinista. Dopo il Sogno di una notte di mezza estate lavorerò nuovamente a New York dove metterò in scena il Misantropo di Molière per il Performing Arts Centre e la State University. L'anno prossimo sarò invece alla Oxford Stage Company dove farò uno Shakespeare con attori inglesi. Cosa mi puoi dire del Teatrul de Comedie? . La compagnia è stata fondata nel 1961 ed era la migliore compagnia teatrale rumena negli anni Sessanta. Credo che assieme al Teatro Nazionale si~ la compagnia teatrale più importante di Bucarest. È la mighore ensamble, la migliore compagnia teatrale che conosco.

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