SAGGI/MANEA E che nessuno straniero scopra i segreti del nostro circo paradisiaco: quindi, divieto di ogni contatto con stranieri per quelli che. vogliono sopravvivere. Tutto ruota attorno a Lui - la sua parola preferita è Tutto. Noi faremo tutto. Tutto, Tutto. Così abbaia,. roco, monotono. Crescita costante del ruolo dirigente ...incessante crescita del ruolo dirigente ...Ordine...ordine e disciplina ...disciplina sempre maggiore ... e Ìninterrotta crescita costante del ruolo dirigente del conducator ... Anni fa una mia amica voleva trasferirsi dalla periferia in centro, e aveva trovato un piccolo appartamento in Calea Victoriei, era in vendita. Quando lei ·volle comunque compiere le formalità, fu necessaria una speciale autorizzazione. Perché le finestre ·davano sulla strada, e la Calea Victoriei era una delle vie maestre che il clown nazionale sceglieva per farsi condurre la mattina al proprio ufficio al Comitato centrale, dove dalle otto in punto del mattino alle otto in punto della sera governava strenuamente per poi dirigersi nuovamente per un'altra via maestra alla propria abitazione presidenziale. Strade consacrate dalle sfere del cervello. Ordine, il maggior ordine possibile, e vigilanza, vigilanza ininterrotta, così che niente lo faccia arrabbiare, così che nessuna malattia lo colpisca, così che il fatale incidente risolutore da tutti già da lungo tempo atteso non avvenga. Il capitale più prezioso, L'uomo, cioè Lui. Un esemplare come Lui - gli astrologi presidenziali l'hanno calcolato - può capitare solo una volta ogni mezzo millennio. Il laboratorio per la sua nutrizione, il laboratorio per le sue escrezioni, il laboratorio delle armi, i trecentosessantacinque pigiama e berretti da notte, le trecentosessanta paia di calzoni e mutande, calze, di scarpe e pantofole. E il fotografo, il barbiere, il massaggiatore, l'estetista. E le guardie del corpo. E le -~ontrofigure. E gli interpreti per le trecentosessantaquattro lingue della terra che lui non conosce. E il, servizio informazioni. E il servizio controinformazioni, le radiazioni e le antiradiazioni. Il wc mobile. La doccia che scompare. La pistola silenziosa. Tutto al servizio dell'unica istituziorie produttiva del paese: il culto del clowrt. E, va d.asé, anche il piccolo passerotto. "L'unico grande clown femmina che si ricordi è Miss Lulu. Gelsomina e Cabiria, nei miei film sono degli augusti. Non sono femmine, sono asessuati" dice Fellini. Un augusto asessuato è anche Charlot, "un gatto felice, che dà una scrollata di spalle e se n_eva". Stanlio e Ollio, "d9rmono insieme. Essi sono due augusti pieni di innocenza, con una assoluta mancanza di caratteri sessuali. Facevano ridere per questo. " 50 Una versione femminile del clown bianco? Il piccolo passerotto? L'amante con i denti cariati, l'analfabeta istruita, la commissaria in gonnella, la strega, l'isterica, la pomozia? La compagna del clown bianco: un clown bianco anche lei? La gente ride - e non solo. di nascosto _:_ della coppia suprema che presenta sempre lo stesso numero: La coppia suprema. Dei parvenus in gran gala, in una estasi imperiale che solo al circo si vede. Lui con sciarpa e scettro. Lei con la toga da zarina, pienamente consapevole della propria fama in canipo scientifico e fiduciosa del proprio certificato di vaccinazione. Lui siede a consiglio: una volta con Kojak, l'altra con Abdullah Jasser, con Santiago Carlos o con il coreano YiMiCi o con Benito Mafioso, per discutere i prossimi provvedimenti per liquidare gli oppositori e costringere i sopravvissuti a una esistenza catacombale. Timido e schifiltoso, dà sfogo alle sue ossessioni con infinite tirate ingiuriose balbettanti sempre uguali - sia nei suoi appartamenti che in Cancelleria. La sua piccola Lulù invece divora ogni sera, al posto dei sonniferi, numerose riviste pomo, dopo di che si addormenta pomo anche lei, con la bocca e la vestaglia aperte. Miss Lulù, la piccola Lulù, Lena, Lenina - un clown bianco severo, che domina il suo partner e terrorizza il suo seguito. Imbarazzo? Insicurezza? Frustrazione? Tutto insieme. Con fedeltà reciproca. Vicino a Lui Hitler era un orfano. Lo chiamano "l'ermafrodito". Si resta ermafroditi anche se si viene usati dalla consorte per avere dei figli. Lui è difficile immaginarselo in quella situazione, come è invece facile immaginare lei! Disinibita, sghignazzante, tormentarlo, eccitarlo. La coppia suprema: l'ermafrodita e la rancida, la matrona! Miss Lulena. Dall'andatura barcollante. Con le gengive scoperte sui piccoli denti gialli, con i fili di bava. E l'ermafrodita furioso, balbettante, con il pigiama rosso, galloni e onorificenze si dirige verso di lei, verso Miss Honoris Causa, la lubrica: vegliarda. Il comandante supremo che non ha mai sentito l'odore della polvere, e la capo corifea che non ha un titolo di studio. Sulla pomposa scrivania di lei, in una cornice d'oro, c'è la foto di Lui, ritoccata dai migliori esperti della Interpol. Sulla scrivania di Lui, in una cornice di platino, il sorriso osceno della bruttezza di Lei, circondata di fiorellini e stelline. Miss Lulena, ricoperta di gioielli emedaglie e falsi attestati che non possono mascherare l'impostura né il passerotto. A gambe divaricate perfino nelle foto presidenziali. E la borsetta sempre davanti al "suo piccolo passerotto", così come per scherzo il popolo chiama quell'impudico luogo primordiale. Il testo di Fellini mi ha procurato una infantile soddjsfazione, mi ha vendicato. Io l'ho letto solo in questa ottica. Letto e riletto più volte. Allora e laggiù, e sempre con questo significato di fondo. Fellini ha visto in Hitler e anche in Freud dei clowns bianchi. E in Picasso, Antcmioni e Mussolini gli augusti. Mentre non nomina mai Stalin (e io mi chiedo questo tiranno posseduto da una spietata sete di sangue, che tuttavia si divertiva a far allestire ai suoi più stretti collaboratori, per esempio Krusciov, dei veri e propri numeri da circo, come andrebbe classificato nella tipologia felliniana; certo non tra i clowns biançhi).
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