Linea d'ombra - anno X - n. 68 - febbraio 1992

della salvezza dei sudditi, fosse riuscito a inficiare il vestito, il cibo, una sedia. Gli abiti indossati durante la giornata la sera vengono contrassegnati con dell'inchiostro rosso e verde (i colori della estrema sinistra e della estrema destra) 6 e portati all'inceneritore presidenziale che, come la Casa speciale di moda e il laboratorio speciale per la nutrizione e l'escrezione, fa parte del gigantesco apparato di sicurezza tentacolare del grande circo. "Il clown bianco" scrive Fellini "è uno schiaffeggiatore". Il nostro sadico buffone nazionale ha proibito il cibo, la luce, il riscaldamento, i viaggi e ha distrutto chiese e archivi. Padre, madre, maestro? Il clown bianco è forse una personificazione di ruoli ideali, un cavaliere dell'utopia? Un profeta inflessibile, chele paure del fugace presente non fuorviano, il cui sommo precetto è agire? Gelido, autoritario come certe suore che dirigono gli asili? Circa quindici anni fa conobbi un medico, che al tempo della illegalità del partito comunista7 aveva diviso la cella in prigione con il nostro clown. Ero curioso di sapere come questo uomo, che aveva potuto osservarlo ogni giorno a distanza ravvicinata, come minuscolo ingranaggio di un misterioso e fatale meccanismo, lo giudicasse. "Valutavo questa gente secondo un criterio semplicissimo. Ho cercato di immaginare quale compito avrei · potuto affidar loro nella mia clinica. Uno poteva essere adatto come amministratore, l'altro come autista, cassiere o guardia notturna. Alcuni forse avrebbero potuto qualificarsi come tecnici di laboratorio oppure occuparsi della manutenzione delle apparecchiature. Ma lui ...no, lui non sarebbe mai stato in grado di svolgere un'attività pratica. Non aveva mai svolto ·1avori concreti, non era padrone di nessun mestiere, non sarebbe mai stato in grado di imparare niente. Sapeva solo tenere dei discorsi. E dirigere gli altri. Non avrei neanche potuto impiegarlo come guardia notturna." È inspiegabile cÒme queste persone, che ora - come una "nuova classe" abietta - erano al potere, possano essere state in quegli anni suoi compagni; e che quello sia stato addirittura una specie di capetto. In forte contrasto con il criterio della normalità, che l'intelligente, onesto e valoroso dottore avrebbe ben dovuto prevedere. Bambini in età prescolare con l'uniforme. Con le mostrine. Il saluto del pioniere. Gli inni. Il capo, il Fiihrer ... Nei condomini famiglie stipate, sotto il controllo di un kapò incaricato dagli "Organi dell'ordine e della sorveglianza". Interi quartieri con ville meravigliose e case unifamigliari rasi al suolo, per fare spazio a casermoni tutti uguali, per un miglior controllo e vigilanza sugli abitanti. Un enorme progetto di distruzione dei villaggi allo scopo di trasformare l'economia contadina in "grande azienda agroindustriale" e "l'eliminazione delle differenze tra città e campagna". I contadini niente altro che degli schiavi stipendiati, inscatolati per famiglie in cellule abitative, uno vicino all'altro, uno sotto l'altro, uno sopra l'altro. E tutte le donne della città e delle campagne obbligate a controlli ginecologici periodici, così che nessuna donna gravida si azzardi a privare lo stato padrone di un futuro suddito. E gli anziani confinati in riserve speciali, dove devono coltivare ortaggi e pulire le stalle. Eliminati tutti i cani e i gatti, così che il riposo degli "uomini che lavorano" non venga disturbato. E in ogni cornetta del telefono una minuscola cimice, così che· lo stato possa meglio tener d'occhio e "accudire" in modo scientificole sue vittime. Ordine, più ordine possibile. E il massimo della disciplina. E il massimo della sorveglianza (un vero record mondiale: ogni quindici abitanti un poliziotto, e ogni poliziotto quindici informatori "volontari"). Così che nessun indegno della parte rimanente della popolazione riesca a sfuggire alle maglie di questa rete gigantesca, e finisca per tradire qualche segreto di stato: il nome della compagnia per cui lavora, il formato dei barattoli di cetrioli, la formula della bomba atomica, il numero dei vespasiani per quartiere, il nomignolo del presidente, il numerodei posti letto al manicomio, la piantina geografica del paese, la tecnologia per la fabbricazione dei fili per cucire. I Clowns secondo Fellini. SAGGI/MANEA 49

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