Linea d'ombra - anno X - n. 68 - febbraio 1992

Scolava un bicchiere dopo l'altro. Per far dispetto a~compagno e anche per via della solitudine in cui Tomas era immerso, lei gli si avvicinò e cominciò a scherzare. Puoi immaginarlo, un po' di ironia dinanzi alla scoperta di un Betriu bevitore e animale notturno, e un po' di tenerezza per lo scapolone attempato. Betriu stette al gioco benissimo, sembrava trasfigurato, civettava, stava al gioco. La ragazza mandò avanti la cosa, e poco tempo dopo entrava in casa di Tomas, con una mano di lui fra le tette. Lì l'abbandonò il coraggio o la curiosità, sicché d' improvviso quel mezzo sbronzo che cercava di continuare a fare il brillante fra le macerie della sua lucidità le fece ribrezzo e paura. Era seminuda e Betriu si tirò giù i pantaloni, rimanedo così, con il coso di fuori e senza togliersi i calzini. Te lo immagini? Lei gli disse che non aveva preso la pillola, che aveva dimenticato il diaframma. Allora lui la costrinse a leccarglielo e a mettersi carponi per potere sodomizzarla. A quel punto la ragazza era già morta di paura, lo lasciava fare, si opponeva debolmente. Ma lui, o non sapeva o non riusciva a metterglielo e la scena si prolungò così a lungo che i nervi della ragazza esplosero e cominciò a gridare. Allora Betriu la cacciò fuori casa a spintoni e le lanciò i vestiti in giardino perché si vestisse Iì. Foto di Ouim Llenos (Cover/Conlroslo) STORIE/VllQUEZ MONTALBAN - Le fece violenza? - Non tirarmi fuori eufemismi. No. Non la penetrò né la malmenò. Ebbe la classica reazione del timido sessuale che trova d'improvviso una situazione favorevole: una ragazza giovane, quasi inesperta, a sua disposizione. - Fu lei ad andare a casa sua. - Lui si servì del prestigio professorale, intellettuale, e approfittò del debole della tenerezza. La ragazza ha impiegato mesi per riprendersi e va ancora dallo psichiatra. · - Va dallo psichiatra per essere entrata o per essere uscita da casa di Betriu? - Non devi mica difendere un collega. Avrebbe dovuto rispettare il rifiutò della ragazza. A partire da quella conversazione, spiare Betriu diventò per me un'ossessione. E senza dircelo, anche Sitjar leicontrollava a distanza, quantunque Tomas continuasse a essere il medesimo professore dalla schiacciante cultura di sempre, puntuale, gentile, che esibì va un'urbanità da bravo ragazzo combinata con una timidezza congenita. Il caso della studentessa venezuelana sembrò riso!versi con l'arresto di un postino di vaglia telegrafici che frequentava assiduamente la residenza dove la ragazza viveva. Inoltre, non vedevamo l'ora che i corsi terminassero. Avevo di fronte la prospettiva di un'estate con Luisa attraverso l'Arcadia,

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