LA VITA PRIVATA DEL DOffOR BETRIU Manuel Vdzquez Montalbdn traduzione di Vittoria Martinetto Manuel Vazquez Montalban (Barcellona 1939), poeta, narratore e saggista, collaboratore di "El Pafs", ha inventato il personaggio di Pepe Carvalho, uno scettico poliziotto alle prese con i problemi della Spagna contemporanea. Tradotti in mohi paesi, i suoi romanzi sono noti anche in Italia, dove sono stati tradotti Manifesto subnormale (Pellicano Libri 1980), UndelittoperPepeCarvalho (Editori Riuniti 1982), Assassinio al Comitato Centrale (Sellerio 1984), Quartetto (Marcos y Marcos 1990), Gli uccelli di Bangkok (Feltrinelli 1990), ll pianista (Sellerio 1991), Tatuaggio (Feltrinelli 1991), ll centravanti è stato assassinalo verso sera (Feltrinelli 1992). Sue poesie sono apparse su "Ombre rosse" già nel 1975. In breve, a partire da quel giorno, fu Foto di Giovanni Giovannetti. soltanto con uno sforzo continuo e solo sotto lo stimolo della pozione riuscii a riassumere l'aspetto di Jeckyll. R.l. Stevenson Lo strano caso del Dottor Jeckyll e del Signor Hyde Sebbene fosse di pubblico dominio che Tomas era uno specialista di Dencas e il fascismo italiano, nessuno si stupi va della sua grande duttilità nel conformarsi alle più generali come alle più particolari discipline. Era un professore di storia molto seguito del primo anno di corso della facoltà e lo stimolante mentore di un esclusivo seminario su "Ideologia e Classi Sociali" cui assistevano devoti alunni del quinto. I suoi ex compagni di studi, che ne avevano seguito la parabola sin dall'adolescenza, non si sorprendevano dinanzi a tale varietà di registri accademici. - Vive per leggere, sentenziavano. - È sempre stato così. . Miope e munito di ombrello, estate e inverno, piovesse o splendesse il sole, pieno di forfora, con otto o dodici chili di troppo concentrati specialmente sulla faccia e sul culo, sembrava forse sempre in lutto. Anche quando sorrideva svaporando garbo come fosse polline e nessuno ricordava di lui altra collera salvo quella provata quando il professor Biel Colom aveva affermato in sua presenza che per spiegare la storia di Maiorca le radici arabe erano più determinanti di quelle catalane. L' alte-_ razione del dottor Tomas Betriu era stata da lui stesso giustificata a posteriori, allegando di non aver reagito con veemenza dinanzi alla soperchieria scientifica di Colom, bensì dinanzi alla manifesta e intenzionale falsificazione dei propri punti di vista. - I commedianti mi irritano. Fu questa la prima volta in cui si ebbe notizia che a Betriu irritasse qualcosa, e sebbene qualcuno, fra noi colleghi, cercò di obiettargli che tutti quanti interpretavamo uno, due e "talvolta molti ruoli, Betriu non vùlle sentire ragioni e da allora si accalorava ogni qual volta Biel passava a una distanza poco prudente, finché tale animosità non diventò addirittura un punto di riferimento obbligatorio per l'intero collegio docenti del 32 Dipartimento, peraltro carente di entusiasmanti distrazioni. Quanto al resto, Betriu era austero durante i pasti, cerimonioso con le colleghe e con le alunne, generoso con i colleghi e ineccepibile .,, nelle camicie, qualità non indifferente in un contesto di professori zitelloni o mal maritati. Io stesso sarei stato un'immagine esemplare delle ristrettezze vitali del mondo docente, se non avessi intrattenuto in quel periodo un'intermittente relazione_con una professoressa di psichiatria che qualche volta veniva a mangiare con me allamensa della facoltà. Giocavamo alla coppia stabile e i pasti er._mosempre un anticipo colloquiale di qualche dopopranzo nell'alcova del mio appartamento del campus. Con la faccia rivolta al soffitto, seminudi nel corpo e nell'anima, parlavamo di libri, dell'impotenza o della malafede della sinistra, di brighe accademiche e di colleghi, conversazioni inevitabili nella nostra professione e maggiormente in quanto abitanti di quell'isola di scienza che distava venti chilometri da dovunque, da qualsiasi punto cardinale. Dopo la carrellata sugli ultimi libri, allestita nella nostra bacheca mentale, arrivava la dose di battute sui tradimenti della sinistra, il ripasso scettico delle alternative. - Hai letto Sacristan su "Mientras Tanto"? - Lo sto traducendo. - Traducendo? - Sacristan e tutti quelli di "Mientras Tanto" in genere bisogna tradurli prima di leggerli. Scrivono per i cinquecento filologi marxisti che ancora ci sono al mondo. - Loro potranno anche essere incorsi in un certo riduttivismo linguistico, ma voi storici siete caduti in un riduzionismo logico. Perché ridi? - Ti guardo e non so se parli con la bocca o con le tette. - Imbecille. Maschilista di merda. E dopo,· ancora l'inventario sociale del pàesaggio umano dell'Università. Biel Colom e le sue pazze avventure di storia immaginaria, i linguisti sempre con il complesso di castrazione idiomatica, sia che praticassero la catalanofilia sia la castiglianofilia, le pazzie minori ed etiliche di professori e professoresse un po' instabili ed eccessivamente scapoli e nubili o divorziati. - Soltanto Betriu è impermeabile allo scoraggiamento, e intanto assimila scienza come fosse la spugna del secolo. - Non so. Non so. Non fu il dubbio espresso da Luisa, ma il tono del dubbio, cavilloso, serio, assorto. - Che cosa intendi dire? Ti sembra un bluff? - No, no. Non mi riferisco al suo calibro professionale, che è mostruoso, ma alla sua vita privata. - Vita privata, Betriu? Racconta. Racconta. - No. È un segreto fra un'altra persona e'me.
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