DROGA: LA LEGGE E LA VITA in sé stesso, oltre che negli operatori con i quali resta in contatto. Una fiducia senza la quale - perlomeno senza l'intuizione della quale - è pressoché impossibile decidere di rompere con l'eroina e ripensare radicalmente e criticamente la propria vita da "tossico". In questi mesi abbiamo incontrato Giovanni tre volte la settimana, in giorni e orari stabiliti, che lui volentieri rispettava. Insieme, poi, abbiamo fatto visita a luoghi e persone. Lo abbiamo accompagnato alla ricerca di un lavoro. Ci sembrava che Giovanni prendesse gradatamente coscienza della sua vicenda, che co1ninciasse a rivisitare il passato e a valutare criticamente il presente, ancora denso di paure, scosso da tensioni spesso distruttive, anche se positivamente provocato da nuove relazioni e nuovi stimoli. Alla fine, lui stesso è giunto alla conclusione che a noi era parsa necessaria fin da subito (ma che non abbiamo voluto immediatamente prospettargli, lasciando che fosse lui a farla emergere e maturare): stare lontano dai genitori, in un luogo che gli permettesse di fare un'esperienza di LA TERRA 7 totale autonomia e che l'aiutase a maturare. La scelta della Comunità non è mai per noi lo sbocco necessario di un percorso. Sappiamo che prima o poi bisognerà tornare nel luogo di origine, che la vera prova consiste nel sentirsi in grado di reggerne i conflitti. Ma in questo caso la scelta ci è sembrata opportuna. Dalla vecchia fitta foresta Giovanni è per ora uscito verso le colline di una zona tranquilla. Continua lì il suo percorso, insieme ad altri ai quali abbiamo consegnato anche il nostro patrimonio di esperienze fatte insieme a lui. Anche i suoi genitori continuano il percorso. Partecipano a colloqui quindicinali presso il Servizio Assistenza per Tossicodipendenti e rimangono anche in contatto con noi. Dicono che quando Giovanni tornerà le cose saranno diverse da un tempo. Lui sarà una persona più sana, noi una famiglia più equilibrata, dicono. Ne abbiamo viste troppe per crederci senz' altro. Ma resistere ai fallimenti significa anche mandare avanti, insieme ai progetti, una specie di ostinata speranza. < ! iE, ► .. ; .. e: z ►
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