STORIE/HOFMANNSTHAL la prima rappresentazione di Boa/ (Berlino, 1926) diretta da Brecht con Oskar Homolka (Baal) e Gerda Muller. HoM0LKAIl poeta per cui noi ci impegnamo non parla. THIMIGAh sì! HoM0LKAIl nuovo poeta di un'epoca caotica è un veggente. FRIEDELL (versandosi un bicchierino di liquore) Il problema è quello di conferire solidità allo spirito ineffabile del tempo (Svuota il suo bicchierino) W ANlEKLei potrebbe dire altrimenti anche: conferire scioltezza. Ma date pure le vostre formulazioni e lasciatemi intanto iniziare a lavorare. (Alzandosi) C'è un nuovo senso dell'anima! HoMOLKALo percepiamo. WANIEKCi sfiora. HoMOLKAVuol divenire forma attraverso i nostri corpi. THIMIGEccezionale! Non potrei augurarmi di meglio. Ma questo può avvenire solo tramite la lingua. (Colpendosi il petto) Ha bisogno del nostro corpo. Del nostro urlo. Del nostro essere muti. THIMIGMa soprattutto ha bisogno di questa. (Indica lapropria bocca) Senza lingua nessun contenuto. Senza spirito niente mondo. HoMOLKANon dobbiamo tirar fuori lo spirito, ma dissolvere il tutto nell'anima. L'anima nel tutto. WANIEKDobbiamo creare lo spazio magico in cui svaniscono le limitazioni materiali e sociali e l'uomo diviene simbolo di se stesso. HoMOLKAL'uomo odierno odia la parola. Odia le acrobazie dello spiritq. Vuole cose, sangue, carattere. · FRIEDELLEcco, sentite! THIMIGSì, sì, sì, sì. Conosco questo testo. Conosco anche la 76 musica. Ma perché noi c1 nteniamo in dovere di prendere a prestito le ricette da coloro che credono di essere dei giganti perché non riescono mai a essere padroni della vita, questo proprio non lo so. Noi sappiamo esserne padroni. Per noi la forma non è uno spettro spaventoso. Noi ci muoviamo entro le forme senza smarrire in esse il segreto dell'esistenza. Noi ci serviamo, perdonatemi, di una lingua articolata sia quando recitiamo Shakespeare sia quando recitiamo Nestroy! La lingua che riceviamo in eredità è infatti il ponte, dove noi, stando in piedi, sopravviviamo all'avvicendarsi precipitoso delle generazioni. Sebbene ormai obsoleta in superficie è comunque per noi ragione di orgoglio il fatto di potervi penetrare e rendere sensibile la vita che per l'eternità le è stata affidata, ed è nostra ricompensa il fatto di venir compresi da quelli che ci siedono dinnanzi, siano essi vecchi che giungono dallo ieti, oppure ragazzi che procedano verso il domani. HoMOLKA (alzandosi inpiedi) Signor Thimig, fin tanto che lei pensa in modo così verticale, non potremo intenderci. THIMIG (un po' spaventato) Io penso verticale? FR1EDELL (calmo) Si, anch'io ho avuto quest'impressione. Questa è una infezione che aleggia nell'aria di Vienna. HoM0LKALei pensa al susseguirsi di generazioni considerandosi il punto finale di quella catena. L'uomo nuovo pensa orizzontalmente. In uno spaccato d~lla contemporaneità. Noi non discendiamo. THIMIGNe è sicuro? H0M0LKALa lingua in quanto veicolo di ciò che lei chiama spirito h-afatto sinora bancarotta. THIMIGNon lo so. · H0M0LKASi è nauseata di vivere.
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