Linea d'ombra - anno X - n. 67 - gennaio 1992

Turner avrebbe scritto _sulsuo diario: "Paragonata allo Yucatan, la Siberia è un orfanotrofio". La penisola è un autentico banco di prova per le razze calde. Oggi giorno gli allevatori fanno incroci fra diversi tipi di Zebu dell'India e del Brasile alla ricerca di una specie in grado di resistere al clima-. Nei tempi di John K. Turner, anche gli hacendados facevano sperimenti con le razze: la elevata mortalità dei mayas li spinse ad andare a prendersi gli schiavi nel deserto yaqui e nelle foreste coreane. I bianchi che non facevano parte del fior fiore della società yucateca dovevano accontentarsi di essere considerati "decenti". Mia nonna apparteneva a una di queste famiglie che imitavano i modi dell'aristocrazia del henequén senza averne i mezzi. La differenza fra i Milàn e i Molina non risiedeva soltanto nella o del cognome, ma nel fatto che i primi possedevano una gelateria e gli altri sei milioni di ettari. In mezzo a quella calura non poteva esserci niente di più straordinario di una famiglia che trasformava le sue fatiche in gelati; tuttavia mia nonna aveva sciolto la o in qualche orzata e parlava come una hacendada. Era razzista fino al punto di prendermi in giro se davo del signore a un cameriere: "E da quando i morenos sono signori?". La gente decente era la fanteria della Casta Divina. Niente di strano che i mayas odiassero tutti i bianchi senza ecq:zione. Il grido di guerra nel massacro di Valladolid fu: "Ammazzate chi porta la camicia!" Ci sono molti modi di rovinarsi la:giornata; per il viaggiatore serve specialmente quello di pensare alla storia dei posti visitati, ai fatti di sangue e ignominia che spiegano l'esistenza di palazzi e piazze. Tirai fuori il mio quaderno per ricordare le date della lunga guerra di caste: 1847-1912. E mentre sfogliavo gli appunti la storia si materializzò accanto al mio tavolo. Un huipil7 multicolore penetrò nel mio campo visivo. Alzai lo sguardo e rimasi assorto davanti a quegli occhi placidi: la donna mi guardava come se il dare e il ricevere fossero due atti equivalenti; non fosse stato per la cavità vuota della mano, si poteva pensare che era lei a offrirmi un dono. Deposi una moneta nella mano aspra che sembrava molto più vissuta del viso delicato e fresco. Se ne andò in silenzio. A Yucatan l'elemosina è un modo insidioso di ricordare la guerra di caste: gli antenati della donna lavoravano la terra a Tekax, i miei a Teruel, ed era soltanto questo a spiegare i cento pesos appena dati. Il tavolo si era nel frattempo coperto di rossi fiori di flamboyan, l'albero si accendeva al ritmo dei pensieri. Guardai versi il Paseo Montejo. I calessi percorrevano il corso all'ombra di ramones 8 e flamboyanes. I palazzi esibivano un garbo aristocratico, uno o due sembravano abbandonati, ricoperti di piante, lilla che sottolineavano la delirante eleganza di cornice e capitelli. A 40° all'ombra le mansarde sognavano la neve. Il Paseo conserva ancora un'aria stravagante e signorile, malgrado i palazzi nobili si alternino a costruzioni a carattere cubico. Per qualche impenetrabile ragione, verso gli anni Cinquanta, i seguaci della scuola Bauhaus decisero che l'aspetto più affascinante dell'avventura umana consistevq nel fatto che poteva svolgersi tutta all'interno di una maquette. Le città di mezzo mondo si riempirono di costruzioni simili alla Libreria Cristal o l'agenzia di Mexicana de Aviaci6n del Paseo Montejo. Anche ilconsolato nordamericano presenta questa forma quadrata STORIE/VILLORO e vedendolo ci si convince che i mobili devono essere stati acquistati da Sears. L'uomo di fine secolo che dispone di sufficienti milioni per farlo, può contrastare la monotonia e costruirsi una casa che tutto sembri tranne che una casa. Chi abbia avuto la possibilità di vedere le Alhambras di Tecamachalco oppure gli Ufo con cristalli Polaroid atterrati nel Bosque de las Lomas9 non oserà certo criticare il gusto dei nuovi ricchi di Merida. Infatti, il Paseo Montejo sfocia verso nord in quartieri prosperi di grande discrezione, se paragonati ai guasti provocati dal denaro a Città del Messico. È vero che le colonne doriche non sono molto adatte per appendere amache, però il visitatore proveniente dal D.F. 10 potrà senz'altro trascurare questi particolari. Qui l'unico eccesso discutibile è l'uso dell'arte maya. Ci sono ormai alcuni esempi di stile maja-provençal: l'arco triangolare con sopra una mansarda e finestre a oblò. Invece lo stile greco-campagnolomaya lo lasciamo alla libera immaginazione del lettore. La riflessione architettonica mi ha dunque fatto allontanare dal Paseo Montejo e mi ha spinto verso quartieri che fino a quel momento non avevo ancora visitato. Da quando Joyce impose a Leopold Bloom quella massacrante giornata che neanche un maratoneta olimpionico avrebbe sopportato, la letteratura per essere moderna deve accettare il disordine temporale. Torniamo, sarà meglio, all'antiquato tempo lineare. Avevo dimenticato il giornale in albergo e andai fino al chiosco all'angolo a prenderne un altro. Chiesi il Diario de Yucatan. - Finito. Rimane soltanto Novedades. - No, grazie. E allora il giornalaio tirò fuori una copia del Diario de Yucatan che teneva nascosta sotto il mucchio di Novedades. Le 60 mila copie del Diario si esauriscono in fretta, i suoi articoli vengono discussi ossessivamente nelle chiacchiere da bar, I giornalai nascondono leultime copie per poter vendereNovedades o il Diario de Sureste. Ordinai un'altra orzata mentre scorrevo un'infinità di piccole notizie di cronaca sul Diario. Era morto Salomon Damaso Mena Abraham. Venendo in città dall'aeroporto ero rimasto sorpreso dal fatto che un supermercato si chiamasse San Francisco de Asis. - Appartiene a un turco11 - mi informò il tassista-, qui non lasciano entrare quelli di Comercial Mexicana, né Aurrera e neanche Superama. Mi sorprese quel miscuglio. Il tassista prendeva le distanze dal magnate chiamandolo "turco" (il quale a sua volta rimediava alle sue origini chiamando San Francisco de Asis il supermercato), ma si mostrava fiero del divieto imposto alle catene commerciali "messicane". I necrologi fornivano un'informazione particolareggiata dei rapporti parentali - fratello, patrigno, cugino primo - del defunto commerciante con il mondo imprenditoriale locale: La Yucateca, Katy's s.a., Novedades Tony, Manufacturas Finas RAVGO, Marmoles y Canteras de Yucatan, Bordados de Yucatan, Grupo Mejor, Casa Achach, MOSUSA, Grupo de Tecnologia Alternativa, Autotal, Banco Mexicano Somex, ecc. La potenza economica della famiglia Mena Abraham era tale 69

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