POESIA/HUMMER, KOTRAVAS enorme, improvviso, incanto. Qualcosa mai visto prima è accaduto a sinistra della cornice, e ogni cosa già conosciuta è più opaca per causa sua. Al di là della cornice è il perché l'ortensia di mezza estate non andrà più in là, sebbene continui, il perché questo secolo, tardo e alla svolta, se ne vada; al di là è dove la storia continua dopo che tutti i nodi sono legati, e dove gli insetti si incontrano per diventare quella grandiosa macchina di cui sono una perfetta parte: al di là è contro cosa il vento si appoggia, facile come può essere, le pecore che abbiamo già contato, il mondo troppo grande da adattare. All'interno, sarebbe stato un semplice avvenimento, non distruttivo com'è adesso, distruttivo come il resto del passato diventa conoscendo di più di quello che conosciamo. T. R. Hummer Il pestaggio Tutti sapevano che Clifton Cockerell era mezzo scemo, ma nessuno conosceva la sua passione finché non lo trovarono sul campo da gioco della scuola che incideva nomi su un albero. Il suo misero segreto da allora non lo fu più da quando lo conoscemmo. Allora sì, che Clifton volle sapere perché eravamo interessati, ma non potevamo lasciarlo_stare finché tutti lo sentirono, specialmente la ragazza, che era carina e pensava che lui fosse un qualche pezzo d'animale. Avremmo cantato i loro nomi insieme ogni volta che ne avessimo avuta l'opportunità, stupiti dal cambiare di colore della ragazza, come una qualche lucertola esotica che cerchi di scomparire e ci dimenticammo di Clifton quasi del tutto, noi, 64 finché non venne verso di all'improvviso, un pomeriggio, pieno di rabbia e muto facendo oscillare un pezzo di cavo. Non fu la paura che ci sconfisse. Fu piuttosto la sorpresa che ebbe importanza in ciò che avevamo fatto-. Come potevamo sapere? Era stato uno dj noi tutta la nostra vita, così vicino che era difficile vedere come ci avrebbe picchiati questa volta: era già uomo abbastanza per pensare di amare una donna. Così ci venne addosso, improvviso, noi, solo dei ragazzi, e ci diede un assaggio del dolore che avremmo conosciuto in un altro modo; come l'amore può essere sbagliato e comunque essere l'unica gioia che sia reale - come, quando ci arriviamo ce ne stiamo stupiti ma prendiamo il colpo, trasfigurati, ebeti. Richard Katrovas Un ragazzo e un cane Joe Brickhouse vide il suo cane venir colpito da un camion dell'immondizia in Elizabeth City, North Carolina. Aveva dodici anni e fumava Luckies e aveva un_occhio di vetro . .Non vi parlerò dei giochi con le palline di vetro o di come si scopava sua sorella, né discuterò in modo astratto il suo radicato disprezzo per l'autorità o perché mi diede calci in culo solo perché ero il suo amico e mi voleva bene. Perché qui si narra di un cane e di un ragazzo e ha virtualmente niente a che vedere con Mark Twain e il resto della letteratura americana. Ma si narra di un camion dell'immondizia che fece retromarcia su un bel labrador e si narra di un ragazzino bianco che avvolse le braccia attorno all'animale morto e boccheggiò e il suo viso diventò rosso e poi bluastro, e le sue lacrime scorsero sul pelo lordato di sangue del cane, e ululò e urlò così forte alle cinque del mattino grigio, illuminato solo dalie luci sulle verande e le finestre su tutta Merrimac si aprirono. E magliette, cassetti, vestiti sporchi apparvero alle verande per ammirare meravigliati un essere umano che aveva imparato così giovane in che modo parlare ai morti.
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