Linea d'ombra - anno X - n. 67 - gennaio 1992

SCIENZA/MARAN d'oro") non solo di strumenti scientifici. Per dare risonanza all'annuncio delle sue scoperte vi collocò infatti una stamperia. Altri antichi astronomi (come Regiomontano e Pietro Appiano) fecero lo stesso. Molto tempo prima che qualcuno sognasse il ciclostile o il fax, gli astronomi erano abili passaparola. Ogni regola ha le sue eccezioni, e l'astronomia non fa eccezione. Alcuni astronomi dovettero imparare come fare l'annuncio di una scoperta. William Herschel- piacevole rarità tra i grandi scienziati - era una persona modesta. Quando scoprì il pianeta Urano, nel 1781, con un telescopio costruito artigianalmente nella sua casa di Bath, non fece altro che dirlo a un amico.L'amico scrisse alla Royal Society di Londra, importante associazi<;me scientifica allora come oggi. La Royal Society conosceva l'importanza di avere un buon PR, anche se la parola non era ancora stata inventata. Herschel faceva a quel tempo il musicista ed era solo un astronomo dilettante, uno che aveva il pallino di costruire telescopi. I membri della Royal Society capirono che Herschel avrebbe potuto sviluppare l'arte del telescopio se solo avesse potuto dedicarvisi a tempo pieno. Gli organizzarono un incontro con il re Giorgio III, il quale poco tempo dopo fornì a Herschel uno stipendio e lo nominò astronomo reale. Herschel continuò a costruire i più grandi telescopi della sua epoca e a fare importanti scoperte, tra cui quella che la Via Lattea ha la forma di un disco o di una lente e che noi ci troviamo all'interno di essa. Herschel dovette essere aiutato ad auto-promuoversi, e noi ammiriamo la sua modestia. Eppure un'eccessiva modestia può ostacolare il progresso delle ricerche. Un buon esempio è la scoperta di Nettuno. La sua esistenza era stata dedotta dai movimenti di Urano, che sembravano influenzati dalla forza gravitazionale di un pianeta ancora più lontano. Questa conclusione fu raggiunta e annunciata indipendentemente da due giovani e geniali matematici, John Couch Adams in Inghiiterra e Urbain Jean Joseph Le Verrier in Francia. Ma essi non avevano la stamperia personale di Brahe, né l'abilità promozionale di Galileo, né l'aiuto dell 'establishment scientifico di cui godette Herschel. A Adams e Le Verrier fu concessa poca attenzione da parte degli scienziati più importanti dei rispettivi paesi. Una volta che Adams era andato a mostrare al Britain's Astronomer Royal i suoi calcoli più recenti sull'esistenza di Nettuno,. venne allontanato dal portiere. Trattato poco meglio dagli astronomi più importanti di Francia, Le Verrier fu infine costretto all'ignominia (per un francese) di chiedere aiuto in Germania. Anche in questo caso le sue teorie sarebbero state ignorate all'Osservatorio di Berlino, se la lettera non fosse arrivata il giorno del compleanno del direttore. Mentre il direttore andava a casa per festeggiare con la famiglia, due giovani astronomi alle prime armi colsero l'occasione per utilizzare il riflettore da -9 pollici dell'osservatorio per cercare il supposto pianeta. In meno di un'ora essi individuarono il disco blu di Nettuno. Gli establishment scientifici inglesee francese, che avevano ignorato le prove dell'esistenza di Nettuno, incominciarono una guerra verbale attraverso la Manica per stabilire se spettasse alla Francia o all'Inghilterra il merito di ciò che i tedeschi avevano finalmente trovato. · La sottile linea su cui si muovono gli scienziati .odierni, tra l'auto-incensamento e una timidezza che rischia di ritardare il progresso coinvolge ben altro che le regole dell'etichetta. Provocano dure critiche gli annunci affrettati, ma anche i ritardi. Nella ricerca sull' Aids, per esempio, alcuni attivisti chiedono che i nuovi farmaci siano messi a disposizione dei pazienti prima che le prove della loro 38 efficacia siano state pubblicate sulle riviste specializzate. Anche in un campo come l'astronomia, in cui proQabilmente nessuna scoperta aiuterebbe o danneggerebbe la salute pubblica, coloro che meditano troppo a lungo sulle scoperte sono oggetto di critiche. Quando per esempio l'Osservatorio Lowell, nel 1930, annunciò la scoperta del pianeta Plutone, alcuni astronomi si adirarono quando seppero che essa era stata tenuta segreta per almeno tre settimane. Chiaramente questo era stato fatto affinché la lieta novella potesse coincidere con il 75° compleanno di Percival Lowell (e con il 149° anniversario della scoperta di Nettuno da parte di Herschel). Era stato Lowell, dopo tutto, a fondare l'osservatorio, a predire l'esistenza di un pianeta oltre Nettuno e a lanciare la ricerca. I critici sospettavano che vi fosse una sèconda ragione: tenendo segreta la scoperta, gli astronomi del Lowell poterono seguire Plutone e calcolarne per primi l'orbita. Se la scoperta fosse stata immediatamente divulgata, istituti con telescopi migliori avrebbero potuto mettere in luce i limiti dell'Osservatorio. ·Sembra che non si sia pensato di chiamare il nuovo pianeta col nome di uri re o di un presidente, anche se pare che la vedova di Lowell avesse lanciato l'idea di chiamarlo Constance, come lei. Gli astronomi citano spesso i pulsar come esempio di scoperta mantenuta segreta troppo a lungo. I p·ulsar sono stelle collassate, del diametro di poche miglia soltanto, che ruotano rapidamente su se stesse eda cui riceviamo impulsi radio a intervalli regolari. Ali' inizio gli astronomi di Cambridge che li scoprirono sospettarono che gli impulsi radio potessero essere segnali provenienti da una civiltà aliena. Benché fossero stati scoperti dalla·studentessa Jocelyn Beli nell'estate del 1967 e la loro esistenza fosse stata confermata nell'autunno dello stesso anno, il primo di essi venne annunciato solo alla fine di febbraio del l 968. Il radio-telescopio usato dalla Beli e da Anthony Hewish, il professore che seguì il suo lavoro e in seguito ottenne il premio Nobel, éra ideale per individuare i pulsar, ma altri telescopi, in altre località, erano molto più adatti per studiarli in dettaglio. Quando perciò si seppe che tra la scoperta .e la divulgazione erano passati sei mesi, gli altri ricercatori sospettarono çhe il ritardo avesse avuto lo scopo di permettere agli astronomi di Cambridge di trarre il massimo profitto dalla loro scoperta senza timore di concorrenti. "Spietata soppressione di una scoperta" Thomas Gold, il cosmologo di Cornell che a quel tempo era direttore dell'Osservatorio Arecibo, sede del più grande radioricevitore del mondo, l'anno scorso mi ha detto: "Pare che abbiano soprasseduto [sulla scoperta dei pulsar] per evitare di spaventare il mondo [con la possibilità] che ci fossero degli alieni". Frank Drake, un noto radio-astronomo dell'università di Santa Cruz, California, aggiunge che il segreto sui pulsar fu "un esempio di spietata soppressione di una scoperta, una cosa fatta per assicurarsi 'credito' a tutte lettere". Poi vi sono le scoperte che non sono tenute segrete abbastanza a lungo da essere verificate e che spesso vengono subito smentite. Io assaporai brevemente la gloria verso 1<1, metà del 1968, quando con alcuni colleghi dell'Osservatorio Nazionale Kitt Peak, in Arizona, pensammo di aver individuato della luce proveniente da un pulsar. Poco dopo aver scoperto queste debolissime emissioni con un telescopio da 50 pollici, la luna divenne piena, rendendo il cielo notturno troppo luminoso per continuare le osservazioni. Il primo congresso sui pulsar negli Usa si sarebbe tenuto di lì a poco a New York e il mio.ann1.mcio in quella sede fece una certa impressione, e

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