Linea d'ombra - anno X - n. 67 - gennaio 1992

LA SCIENZA È PURA MA PROMUOVERLA ·PUÒ ESSERE LUCROSO Stephen P. Maran traduzione di Alberto Cristofori Fare un'importante scoperta scientifica è solo il primo passo verso la fama e la fortuna, necessario ma non sufficiente. Quasi altrettanto importante è il come, quando e dove annunciate i risultati · conseguiti. Fatelo bene e non solo sarete a posto per tutta la vita, ma potreste anche diventare una celebrità. Sbagliate e sarete esclusi dalla complicità dei vostri colleghi e, peggio ancora, dal più ampio mondo dei lettori di quotidiani e del pubblico televisivo. La scoperta del nostro tempo (probabilmente falsa, a quanto pare) che ha avuto maggior risonanza è stato l'annuncio ali 'università dello Utah che due scienziati avevano ottenuto la fusione nucleare a freddo in una provetta sull'equivalente scientifico di un tavolo da cucina. La fusione controllata è un sacro Graal, la promessa di energia praticamente infinita, pulita ed economica. Fino allo scoppio della vicenda dell'Utah, la maggior parte degli scienziati facevano piccoli passi avanti nell'unica direzione conosciuta per ottenerla: ricreando le inimmaginabili temperature e le pressioni presenti all'interno delle stelle. La notizia che essa poteva essere ottenuta a pressione e temperatura ambiente fu una bomba'. Informare la stampa e informare il Congresso I due scienziati, Stanley Pons eMartin Fleischmann (quest'ultimo proveniente dall'università di Southampton in Inghilterra), annunciando la loro scoperta, hanno infranto le non scritte ma rispettatissime regole accademiche, e l'hanno pagato caro. Invece di aspettare che unari vista scientifica pubblicasse il resoconto dettagliato dei loro esperimenti, essi hanno convocato una conferenza stampa. Peggio ancora, con l'aiuto di alcuni lobbisti hanno chiesto al Congresso di finanziare direttamente la loro ricerca. Il lavoro è così importante, hanno detto, che essi dovevano avete immediatamente un loro istituto personale. La scienza moderna, di solito, non lavora in questo modo. Prima di essere annunciati, i risultati vengono sottoposti a verifica. Uno scritto propost9 a una rivista è sottoposto innanzitutto a molte persone che lavorano. nello stesso campo e possono giudicare i risultati di cui si parla. Solo se supera questo esame è accettato per la pubblicazione. Per ottenere denaro c'è una trafila simile. Le proposte vengono girate a persone competenti che le valutano prima che lo sponsor firmi un assegno. È possibile infrangere le regole se i risultati vengono immediatamente riconosciuti come validi. Ma c'è un'enorme differenza tra il dolce profumo del successo e l'odio che deriva da un errore ampiamente pubblicizzato. Bruce Lewenstein, storico della scienza ali' università di Cornell, mi ha detto che almeno due scienziati sono rimasti tanto irritati dall'appello al Congresso che hanno fatto sapere che avrebbero "preso a schiaffi Pons e Fleischmann". Un importante fisico dell' American Physical Society, Robert L. Park, si è rifiutato di presenziare a un pranzo durante il quale Jerry Bishop del "Wall Street Journal" ha ricevuto un premio di 3000 dollari per il suo scoop sulla fusione a freddo. Il fastidio per la pubblicità non è un fenomeno nuovo nel mondo scientifico.L'astronomo americano Harlow Shapley espresse grande disapprovazione per Robert Millikan, il fisico che nel 191 O misurò la carica dell'elettrone. In The Diary of H. L. Mencken, Shapley riporta frasi tremende suMillikan, attribuendole al premio Nobel per la chimica sir Ernest Rutherford. "Rutherford diceva che l'arraffare pubblicità è diventata una delle scienze applicate e una grande forza nella vita moderna, ed è diventato necessario stabilire un'unità di misura. Questa u~ità di misura, diceva, è il kan. Esso è però così grande che si è reso necessario fare ricorso a una frazione più maneggevole. Questa frazione è il Millikan. " In quanto scienziato io stesso, ho visto molte "scoperte" sbagliate - tra cui anche una mia - godere di grande pubblicità. In alcuni casi la reputazione sopravvive con pochi danni; in altri gli sfortunati diventano oggetto di derisione. Moito dipende dal modo in cui la scoperta è stata annunciata. Sbagliare è umano; ma lanciare il sasso ed essersi sbagliati è imperdonabile. Al bridge il giocatore che apre può non essere quello che vince la mano. Nella scienza il primo annuncio - l'apertura - stabilisce una priorità, sminuendo di conseguenza il merito di un futuro concorrente che dichiari di aver fatto la stessa scoperta. Per un giovane universitario, la priorità in un'importante scoperta può rappresentare l'alternativa tra vincere la cattedra e trovarsi sulla strada. Giovani o vecchi, una volta fatta una grande scoperta è possibile puntare sul "circuito" - parlare ai convegni che si tengono nelle località più belle, rivolgersi a studenti affascinati e a colleghi invidiosi in tutti i campus che offrono grossi onorari. Le sovvenzioni governative arrivano con maggiore facilità, il che si traduce in più denaro per l'équipe che tiene accesi i Bunsen mentre il capo è in viaggio. Forse è altrettanto significativo il fatto· che la priorità può stabilire chi godrà dei benefici finanziari di una nuova scoperta. Un mese dopo l'annuncio di Fleischmann e Pons, riferisce Bishop, 40 compagnie hanno firmato accordi con l'università dello Utah per esaminare brevetti basati sul lavoro degli scienziati. Nel mio campo, l'astronomia, è facile citare casi in cùi il modo di annunciare le scoperte e i motivi delle scoperte stesse si sottraggono a ogni protocollo scientifico moderno. Gli astronomi, mi azzarderò a rivelarlo, annunciavano le proprie scoperte in modo da procurarsi il massimo di credibilità, la priorità e perfino (ma non diciamolo troppo ad alta voce) del guadagno personale. · Quando Galileo introdusse il suo telescopio migliorato, sottolineò la possibilità di usarlo per avvistare da lontano le navi nemiche. Come risultato, ottenne la conferma del suo incarico universitario e un alto stipendio. Quando scoprì le quattro grandi lune di Giove, sperò di guadagnare anche da questo. La sua scoperta rivoluzionò l'astronomia. Fino ad allora il dogma sosteneva che tutto, nel cielo, ruotava intorno alla Terra. Ma qui c'era un caso indiscutibile di corpi celesti che ruotavano intorno a un altro corpo celeste. Sarebbe stato il modello per la sua tesi eretica secondo cui la Terra si muove intorno al Sole. Ma una delle sue preoccupazioni, nell'annunciare la scoperta, fu di guadagnarci il più possibile. Galileo soffrì essendo incerto se chiamare le lune "Stelle Cosime", dal nome del ricco e potente Cosimo de' Medici, o "Stelle Medicee", affiancando aCosimo i suoi tre altrettanto ricchi fratelli. Cosa gli avrebbe procurato più denaro? Chiese consiglio al segretario di Cosimo e alla fine optò per la seconda soluzione. Oggi esse sono note come "Lune galileiane". Anche prima del telescopio gli astronomi sapevano quanto fosse importante pubblicizzare la. propria ricerca. L'astronomo Ticho Brahe, vissuto nel XVI secolo, misurò la posizione dei pianeti con tale esattezza che Giovanni Keplero poté ricavare le leggi del movimento planetario. Brahe fornì il suo incredibile laboratorio (una volta si vantò che era costato al re di Danimarca "una tonnellata 37

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