Anche la civiltà russa è di tipo europeo e cristiano, ma assai meno differenziata dell'occidente. È mancata in Russia la separazione della Chiesa e dello Stato. Già Ivan il Terribile sapeva di dovere "non soltanto tenere le redini del potere, ma anche salvare le anime". La Russia non ha avuto una filosofia Scolastica, né la Riforma, né un pensiero laico indipendente (non ha avuto un San Tommaso, un Machiavelli, un Galileo). Sono mancati in Russia i Comuni e Città libere, salvo nella limitata zona del Baltico. La Russia non ha mai avuto un parlamento eletto liberamente e un governo parlamentare (la Duma aveva solo carattere consultivo), né liberi sindacati di lavoratori, né cooperative amministrate dai propri soci. Il movimento socialista vi fu quasi sempre clandestino. Una sim.ile tradizione, senza dubbio, rende particolarmente difficile il germoglio e la fioritura di forme democratiche; ma quello che non si capisce è perché, un esponente tipico di una situazione culturale così arretrata, come lo Zdanov, fosse accettato quale guida e censore anche da scrittori e artisti occidentali. La dittatura personale di Stalin si giovò, per affermarsi e per mantenersi, di un insieme di misure coercitive che in Occidente, a partire dalla rivoluzione francese, viene chiamato «terrore». Ritenete che questo «terrore» fosse una necessità? Ritenete che esso sia cessato con le critiche al culto della personalità? Se sì, perché? Se no, perché? Non credo, malgrado tutto, al Fato, ancor meno alla fatalità del terrore. Non credo che vi siano situazioni con una sola via d'uscita. Non credo alla santità dei fatti compiuti. Se posso anche ammettere che, in date circostanze, il terrore sia indispensabile al piano politico del tiranno, escludo che esso sia necessario alle sue vittime. A che cosa attribuite il fatto che i comunisti di tutto il mondo abbiano creduto alla versione staliniana ufficiale sui processi e le cospirazioni? Il fatto che i comunisti di tutto il mondo abbiano creduto a suo tempo, alla versione staliniana sui proc,essi e le cospirazioni, allo stesso modo come oggi essi credono alla condanna ufficiale, da parte dei successori di Stalin, di quei fatti mostruosi, è una delle tante irrefutabili prove che i comunisti di tutto il mondo, nei riguardi dei dirigenti di Mosca, sono tenuti alla più cieca obbedienza. La cosiddetta "via italiana del comunismo", praticata dal PCI dopo la Liberazione, e di cui si attribuisce il merito a Palmiro Togliatti. sembra contraddire quest'asserzione così cruda, ma solo in apparenza. Basta ricordare che il destino dei singoli paesi europei dopo la Liberazione, fu sancito a Yalta e a Potsdam, negli incontri dei Quattro ·Grandi. L'Italia, assieme agli altri paesi d'Occidente, fu allora abbàndonata da Stalin all'influenza occidentale, in cambio del disinteresse di Churchill e di Roosevelt per la sorte dei paesi dell'Europa orientale. Il PCI e il PCF dovettero fare di necessità virtù; ogni velleità in senso contrario (la cosiddetta prospettiva greca) vi fu tempestivamente repressa per ordine di Mosca così come lo stesso Stalin relegò in Siberia il ribelle Markios. La "via italiana del comunismo" era dunque anch'essa una via staliniana. La critica del culto deLiapersonalità è stataformulata dal!' alto, senza previa consultazione popolare, d'autorità. Considerate ciò unaprovache lo stalinismo non èmorto, come molti affermano? Se sì, perché? Se no, perché? Che in Russia vi sia attualmente una distensione interna, IL CONTESTO molte notizie lo lasciano supporre. Ma è forse prematuro affermare che si sia aperta una fase politica nuova. Una svolta decisiva potrà aversi soltanw allorché un dissenso politico importante, sorto nel seno della direzione collegiale, verrà reso pubblicamente noto e sarà posto in discussione sulla stampa comunista, prima di essere risolto in un'assemblea del partito e dello Stato, senza che sulla minoranza incomba la minaccia dello sterrn.inio. Credete che la critica al culto della personalità porterà ad un cambiamento di rapporti tra l' VRSS e le democrazie popolari, tra il partito comunista russo e i partiti comunisti degli altri paesi, e in genere tra l'URSS e il movimento operai internazionale? Se sì, quale? Il vasto spazio che nei mappamondi, geopolitici della propaganda elettorale, per qualificarlo socialista, viene colorato di rosa, col suo miliardo e passa di abitanti, è un' imm~gin~ infantile, una tipica sopravvivenza dell'epoca staliniana. Tra i paesi europei di democrazia popolare, e tra essi e i popoli confratelli .situati più in là, verso Est, dall'Ucraina alla Corea del Nord, le differenze e le contraddizioni non sono meno profonde che tra i paesi dell'emisfero occidentale. Non è ancora possibile prevedere fino a che punto il disgelo sovietico e la distensione internazionale consentiranno ai singoli pa~si d!i due blocchi mondiali di ricuperare la propria indipendenza. Ma si può sentire il dovere di affermare che questo è molto desiderabile nel l'interesse della pace e della democrazia .. J IPERBOREA DAL NORD LA LUCE Par Lagerkvis·t l):it· ! .. ,1:t:rh·!~1 ParLagerkvist n . I MARIAMNE ILNANO pp. 96 -L. 16.000 pp.232-L. 22.000 ErodeeMariamne: Ambientatanel Riuna passioneine- nascimentiotaliano luttabilee l'intuì- una parabola sul zionedi un richia-· poteredelmalee le ·~ modi salvezzamai misteriosevie del MARIAMN ~•, raggiunta.Intanto riscattovistaattradaldesertotre sag- versolosguardorigi seguonoil cam- duttivoe deforme \' minoindicatodalla delNanodi Corte. 1Flii:ifu.o-.\ stella. 1'i7'i:ii°i?ùk-T:\ S1i1:Oa1german StigDagerman CeesNooteboom ILVIAGGIATORE ILCANTO IL pp. [44-L. 16.000 DELL'ESSERE VIAGGIATORE Larivoltadi ungio- DELL'APPARIRE vanealla"dittatura pp. 104-L. [6.000 dell'angoscia". Tre personaggidi "Esploratorde ll'in- un inquietante fernoquotidiano", triangoloamoroso sconfitto. nellaBulgariadi un secolo fa e il loro aurorenell'Olanda d'oggi:si incontra- [ji'j:'"~i\ 1~:i-;1-, noa Roma... Via Palestro, 22 - 20121 Milano - Tel. (02) 781458 21
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