Linea d'ombra - anno X - n. 67 - gennaio 1992

20 VISTA DALLA LUNA meravigliosa! Da piccolo desideravo imparare a sciare e, anche se non nel modo che avevo tanto sognato, vi riuscii in una gita di due giorni. Questa nuova esperienza fu per me molto gratificante e da quel giorno mi sono sempre impegnato ad imparare cose nuove e diverse, non perché qualcuno mi costringeva a farlo, ma per rendermi sempre più indipendente e per riuscire a controbattere quando qualcuno mi vuole imporre idee che a me non sembrano giuste; e, soprattutto, per di verti mento. Nunzio A mio padre piaceva molto studiare, poter imparare, ma non ha potuto esaudire questo suo desiderio di continuare la scuola perché aveva molti problemi di famiglia e non se lo poteva permettere. Alessia La maggior parte della gente, ma soprattutto i giovani, pensano che l'unico posto dove si impara è la scuola, ma secondo me ci sono cose che non puoi vedere nelle aule, e la vita non è solo sapere storia, geografia, inglese ... Un giorno ai giardini pubblici vidi due ragazzi picchiarsi; la scena non mi colpì molto, perché capita tutti i giorni. Maad un certo punto arrivò la madre di uno dei due ragazzi e si mise a parlare con loro della violenza che non risolve niente. Solo quando tornai a casa mi resi conto che avevo preso parte ad una lezione sulla non violenza, che per me era stata molto naturale da ascoltare e da capire. Riguardo allo studio vero e proprio della scuola molti ragazzi lo considerano un obbligo e si obbligano da soli. Ma io so che non è un metodo giusto. SCUOLA E ADOLESCENZA Romolo Imparare è un fatto di volontà: un ragazzo deve impegnarsi, ma nello stesso tempo deve divertirsi. Bisogna provare un certo piacere nel farlo, bisogna essere interessati a sapere qualcosa di nuovo. Imparare a camminare (e altre cose primarie) è invece naturale. Una cosa che credo di avere imparato bene è quella di distinguere i I bene dal male. Veramente non so spiegare se è un apprendimento naturale oppure qualcos'altro: da una parte penso che sia un fatto naturale, però non lo so i I perché. Non sono sicuro della naturalità di questo fatto, perché se fosse così, non ci sarebbe violenza nel mondo, non ci sarebbe gente che ammazza senza pietà. Un altro apprendimento naturale è quello di riconoscere la gente, i ragazzi come me. Ho conosciuto ragazzi che venivano a casa mia solo per convenienza, per giocare al computer; ma quando lo mettevo nell'armadio dicevano che si sarebbero annoiati e non si preoccupavano più di ·me che cercavo solo amicizia e allegria; ma ora riconosco quelli che, come me, non cercano solo qualcuno che possiede qualcosa di bello. Ho anche imparato ad uscire da solo, senza preoccuparmi di quello che succede intorno a me; questo è un apprendimento naturale, ma quello che mi colpisce è il pensare che tre anni fa non scendevo neanche in cortile, perché avevo paura di tutti e dalla finestra vedevo facce che non mi piacevano. È incredibile pensare che gli anni ti cambiano la vita. Fabio Secondo me imparare è una cosa naturale: un giorno su una barca al largo mio

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