Linea d'ombra - anno IX - n. 66 - dicembre 1991

IL CON,:,ESTO Follo praghese o un comizio di Hovel i 1990; foto Sherbell/Sobo/Controsto). Cecoslovacchia: dilemmi e cadute del post-comunismo Luca Rastello Il portavoce della Commissione governativa per la purificazione compare in pubblico per dichiarare che chi è sospetto "è bene che si dimetta dagli incarichi anche se è innocente, perché se invece contesterà le accuse, solleverà dubbi sull'intera opera di epurazione". Fonti ufficiali informano, però, che per sette dollari la Commissione stessa pone in vendita certificati di "Purezza" che mettono al riparo da provvedimenti punitivi. E intanto gli archivi dell'antica polizia segreta - onnipotente, temutissima, ben· celebrata in letteratura - si aprono per scaricare raffiche di nomi sospetti, collaboratori, anche se involontari, del vecchio regime: le memorie cartacee di quella che fu l'espressione istituzionale violenta della menzogna diventano criterio della verità e le ombre lunghe del sospetto, del ricatto istituzionale ("se ti dimetti da solo taceremo sul tuo passato") o privato, tornano a scorrere nelle strade della capi tale; la delazione, la diffidenza, l'inquietudine reciproca tornano a essere la normale misura delle relazioni umane. Il passato liquidato si vendica imponendo i suoi modi alla rivoluzione vittoriosa; il presidente drammaturgo, l'ex carcerato, simbolo della moralità vincente sul meccanismo della politica, esita un po', esortato dai vecchi compagni a non ratificare una ~gge iniqua, coglie l'irònia del caso, dichiara quasi a fior di labbra: "Uno riesce a uscire indenne dal comunismo e all'improvviso si accorge con terrore di non essere ancora in salvo". E poi firma. "Non posso permettermi un gesto che potrebbe condurre al confronto e al caos"; firma, ma prende in considerazione per il futuro la possibilità di emendamento .. Senza scomodare l'ombra sesquipedale di Kafka, potrebbe essere la trama di uno di quei drammi dèll' assurdo che diedero qualche notorietà allo scrittore dissidente Vaclav Havel. È invece un frammento di cronaca recente dal travagliato paese della "rivoluzione di velluto", la Cecoslovacchia del presidente Vaclav Havel, eletto a furor di popolo in nome della sua eroica resistenza al regime totalitario abbattuto nel 1989. Si parla (il ricorso di un'espressione di recente notorietà ha qualcosa di sinistro) di "operazione chirurgica", a proposito della legge sull'epurazione (il termine lustrace è meglio tradotto con "purificazione") che prevede la destituzione da ogni incarico pubblico dei funzionari e dirigenti del partito comunista in carica fino al dicembre 1967 o dopo il primo maggio 1969: gli stessi limiti temporali indicano l'arbitrarietà, se non la matrice ideologica del provvedimento che, secondo le stime di Alexander Dubcek, colpirà quasi un milione di persone, fra cui la maggior parte dei dirigenti del "nuovo corso" sessantottesco, noti dissidenti e oppositori al regime realsocialista, addirittura fondatori di Charta '77, artefici della rivoluzione del no7

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