ANTOLOGIA I nostri atteggiamenti verso il Paradiso Socialista Floyd Dell IL CONTESTO le speranze per il futuro dell'umanità nella teoria marxiana del processo dialettico della lotta di classe. Questa teoria apparteneva alla teologia domenicale del partito, cui in realtà non si credeva più di quanto la predestinazione, la redenzione, la grazia ed altri dogmi teologici cristiani fossero creduti dagli appartenenti alla chiesa. Andava bene quando un giovane prete entusiasta (come te) si alzava nel pulpito e parlava come se credesse davvero a questi argomenti di dottrina. La sua eloqllènza poteva svegliare per un momento la memoria addormentata ?i un temp~ in cui questa dottrin'a aveva significato qualcosa, quando s1era entrati nella chiesa. Dal momento che si supponeva che i socialisti credessero Pubblichiamo una lettera scritta da Floyd Dell a Max Eastman, che nel marxismo era di conforto vedere qualcuno che sembrava crederlo. negli anni Venti aveva diffuso in Occidente il "Testamento di Lenin" ed Nessuno desiderava disilluderlo, sarebbe successo abbastanza in fretta. era stato su posizioni antistalinistee rivoluzionarie fino alla guerra. Negli Visto che tu non sembri sapere queste cose mi sembra di dovertele anni Quaranta aveva poi abbracciato posizioni ultraconservatrici e dire. È possibile che il modo di pensare ebreo faccia credere più diretto il "Reader' s Digest". La lettera è stata pubblicata da Jack Diggins facilmente al processo dialettico, cioè alla parte religiosa del marxismo. in "Grand Street" a. 7, autunno 1987, n. I, pp. 202 - 204. Alla lettera, Ma non è facile per gli altri, se non nel modo in cui il millenarismo fa parte molto lunga, sono stati apportati tagli relativi soprattutto alla discussione della più generale eredità cristiana. È vero che quando la gente smeue di del manoscritto inviato da Eastman a Del!. avere fede in una immortalità celeste spesso si ritrova a credere m un FloydDell è stato una delle figure intellettuali più vivaci della prima Paradiso Terrestre. Questo può essere, e spesso è, un Paradiso Repubblimetà del novecento, anche se la sua fama è rimasta circoscritta agli Stati cano, un Paradiso della Libera Impresa che continua millenio dopo Uniti. Nato in Illinois nel 1887 si spostò nel 1908 a Chicago, dove visse millennio attraverso tutti i milioni e miliardi di anni di vita umana sul cinque anni dirigendo la Literary Review. Fu infine a New York dove si pianeta: e non sono certo che tu non riposi adesso tra le braccia di que~ta impose negli ambienti culturali come uno dei più dotati tra i giovani credenza. Quello che per uno è un Paradiso per un altro risulta probabtlribelli che cercavano di minare le fondamenta della "leziosa America" mente ima fantasia noiosa e lugubre. Dal momento che abbiamo poco o sconvolgendone la vita artistica e politica e ·ponendo nuov! mod_ellidi nessun controllo sull'Inconscio in cui si produco1_10le credenze religiose vita e comportamento privati. Figura di spicco del Greenw1ch Village, per proteggerci dall'angoscia, non propongo di imbar~arci in un.acrociat~ dal 1914 al 1917 fu condirettore-assieme aJohn Reed e Max Eastman contro questi Paradisi religiosi. Non fanno danno quando sono espressi - di "Masses", giornale radicale e pacifista (i tre subirono due processi in forme artistiche, ma possono farlo quando sono assunti come grandi per incitamento alla diserzione e la rivista fu chiusa dalle autorità) che verità e portano alla guerra contro gli infedeli. Se però bisogna proprio doveva, nelle parole di Dell, propagandare "divertimento, verità, bellez- avere un Paradiso religioso è rrieglio (a mio avviso) che sia uno in cui il za, realismo, libertà, pace, femminismo, rivoluzione". Fu proprio la leone può convivere con l'agnello invece che uno in cui il leone mangi rivoluzione scoppiata in Russia a far emergere quest'ultimo obiettivo ]' agnello: infatti ci si identifica più facilmente con il leone, cosa che può come il più importante. Nel primo numero della nuova rivista che aveva avere un brutto effetto sul proprio comportamento nel trattare i popoli· raccolto l'eredità di "Masses", chiamata "The Liberator", uscito nel coloniali, o gli operai sfruttati, o le donne, ecc. marzo 1918, vi era un aperto appoggio alla· rivoluzione d'ottobre, che . Ad ogni modo non è strano che la gente pensi in termini statici al John Reed aveva osservato da testimone e raccontato nel poi famosissi- . Felice Futuro Terrestre, considerato questo orizzonte escatologico. La mo i dieci giorni che sconvolsero il mondo. '· verità è che non c'è un altro modo per pensare al Futuro. Se si pensa al Dell fu, tra gli intellettuali radicali di New York, quello che ma~- Futurocomeunmutamentocontinuononc'èfuturo,c'èsololacontinuagiormente visse le contraddizioni tra l'impegno pol_iticoe _ilpro~egm- zione del Presente. Fuori dalla religione questo ci sembra vero, che non mento di una ricerca culturale scandita non solò dagh avvemmentt della c'è alcun Futuro. Ma in termini religiosi c'è sempre un Futuro. storia ma dai bisogni più profondi dell'umanità. Abbandonò presto il Così, e vengo al punto che mi interessa, è stato abbastanza naturale · marxismo dogmatico e l'impegno politico diretto, occupandosi di psi- che il Socialismo abbia accettato un vago Paradiso Terrestre come parte cologia e di letteratura sempre in posizione di spicco anche se isolata. Il del proprio Socialismo. Ciò non significa, come tu tendi a f!ire, che i suo libro più famoso, Intellectual Vagabondage, apparve nel 1926. Morì socialisti credevano in genere ai dogmi marxisti della società senza classi nel 1956. ( Marcello Flores) e a uno statico paradiso terrestre come risultato del trionfo del proletariaThanksgiving Day, 1954 Caro Max: il tuo manoscritto è arrivato ieri e l'ho letto per tutta la notte. Diciamo pure che ogni persona ha il diritto di svegliarsi e spiegare perchè ha pensato questo, quello o quell'altro ancora nei di versi momenti della sua vita: se trova qualcuno che lo stia ad ascoltare. Anche ammettendo che egli possa raccontare la verità (il che è sempre dubbio), la sua spiegazione sarà sempre meno significativa per il lettort:_di una vi~ace esposizione.di quello. che fece e di quello che ha provato. E I' ev?ca~10ne del passato in termini di esperienza ed emozione che ha valore. E qui che brilla il tuo racconto. Ho scritto qualche commento, principalmente di protesta, sulle pagine del tuo manoscritto. Voglio sottolinearti alcuni aspetti in questa lettera. · Non dovresti attribuire ad altri del gruppo di "Masses" l'ingenua credenza che un paradiso socialista si trovasse "appena dall'altra parte della collina". Mi sembra incredibile che fosse vero per te, ma comunque non era vero per tutti coloro che sono stati anche per un po' socialisti. Sapevano le cose maledettamente meglio. Mi sembra assurdo che tu attribuisca una simile Ingenuità à dei duri veterani del socialismo come John Sloan e Art Young. Credi che Mary, Vorse credesse a simili . scempiaggini? O ci credesse Louis Untermeyer? Per nessuno di loro è vero, non più che per me. . . · Neppure è vero che tutti noi (con la tua sola eccezione) pogg1ass1mo to. A cosa credevano, allora? Cercherò di dirtelo brevemente. La maggior parte di loro credeva nella graduale affermazione dei diritti degli operai edi altri diritti umani, così come in realtà è parzialmente avvenuto. Credevano che i più grandi tra i mezzi di produzione sarebbero stati nazionalizzati, come è stato fatto qua e là. La maggior parte riteneva che lo si sarebbe ottenuto pacificamente, con il voto. Alcuni pensavano che la classe proprietaria avrebbe organizzato una ribellione violenta, che si sarebbe dovuta debellare con la forza. Solo il Socialista Labour Party ha creduto in un rivolgimento violento del sistema capitalista e nella presa del potere da parte operaia; ma anche lì, se ricordo bene, si riteneva che la lotta di classe avrebbe raggiunto il grado di una guerra di classe solo dopo l'uso di truppe e strumenti di repressione da parte. della cl~ss~ proprietaria. (}li Industriai Workers of the World, gi_untIper ult1~, pensavano di costruire una nuova società dentro il gusc10 della vecchia, usando lo Sciopero Generale come arma di classe. . . Mi dirai senza dubbio che son tutte cose che sapevi. Penso che sia vero, ma nulla di tutto questo richiede alcun Paradiso Socialista appen~ al di là del colle. Il Socialismo era in parte un movimento popuhsta d1 riforma po_rtatosu una strada socialista dopo la sconfitta, e ricondotto sulla strada riformista del New Dea! alla prima occasione. In parte era un movimento sindacale militante che non aveva spazio, apparentemente, dentro l' American Federation ofLabor, anche se alcuni settori dell' AFL furono gettati' nella militanza e poi avventa~amente sul terreno de! terrorismo dal modo in cui ì padroni usarono ti governo come arma dt classe. Le riforme dei populisti potevano tutte diventare legge, come 23
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