a Tsavo. È stato un duro colpo inferto ai bracconieri i quali tuttavia avranno altri nascondigli: essi sanno che l'avorio può restare sepolto senza riportare danni e che aumenterà di valore quando i controlli si saranno allentati, quindi stanno semplicemente aspettando il mercato e la soffiata giusta. Le pattuglie anti caccia hanno bisogno di abiti, scarpe, stipendi, mezzi di trasporto, tende per vivere e per le improvvisate nella boscaglia. La forza d'urto di Leakey dovrebbe essere ingrandita per poter pattugliare la vasta zona di boscaglia interessata. (Tsavo, l'area di rifugio più importante e cruciale per la vita selvatica misura 8.069 miglia quadrate.) In un solo anno Leakey è riuscito a raccogliere l'incredibile somma di 13 milioni di dollari, ma confessa che si tratta di "una goccia d'acqua nel deserto" di fronte allo scopo che vuole raggiungere. La. sua comprensione dell'evoluzione gli venne dai genitori, e poi dalle sue scoperte, attraverso i fossili, sulle origini dell'uomo. I suoi piani sono radicali: sta già dirigen,do i parchi del Kenya come se fossero segmenti di una grande azienda, ciascuno dei quali deve rispondere dei propri guadagni e delle proprie spese. Dal momento che la lotta per lo spazio vitale fra uomini e animali sta diventando più dura, sembra necessario ricorrere alle recinzioni. Mentre l'interferenza umana ha accentuato il problema, paradossalmente esso viene aumentato proprio dal costo che comporta una recinzione. Leakey può aver modificato la sua idea di recingere tutti i parchi, ma i suoi consiglieri - gli scienziati e i biologi che lavorano sul campo - concordano sul fatto Che una recin°zione almeno parziale va fatta. Anche parziale, la recinzione richiederebbe altri 13 milioni di dollari, Per il momento il sogno di Leakey sembra impossibile. Sappiamo perché la natalità del Kenya è così alta e benché stia apparentemente calando, richiede che parte del territorio venga ceduto alla civiltà per trasformarsi in campi da coltivare, in strade, in installazioni elettriche, in comunicazioni telefoniche, in acquedotti. Sappiamo come le foreste siano state eliminate per far posto alle città, che si sono poi trasformate in metropoli; che i fiumi sono diventati più inquinati man mano che il progresso avanzava e che l'uomo sembra incapace di fermarsi. Ma gli uomini possono parlare a favore di se ..ili IL CONTESTO stessi, possono gridare aiuto. Gli elefanti non sono in grado di farlo e se noi ignoriamo la presenza degli animali, la prossima tappa sarà la vita umana stessa, Se non possiamo tollerare e proteggere queste innocenti e insostituibili creature, che speranza sussiste per la tolleranza fra di noi? Si rischia il concetto stesso di diritto umano. Se trascurassimo di insistere sul bando del commercio dell'avorio, consentendo alla CITES (Convenzione Internazionale per il Commercio delle Specie Protette) la subdola moralità della convenienza, in modo che il commercio possa continUare con qualsiasi pretesto e sotto ogni forma, noi condoneremmo lo sterminio, l'olocausto, favoriremmo l'avidità, deridendo la nobiltà di spirito. Io cerco di difendere uno spazio: il diritto naturale dell'elefante di vivere, vagare e nutrirsi indisturbato. Chiedo che le nazioni si riuniscano e decidano di rendere il bando permanente. Io chiedo che si offra alla specie non una dilazione, ma un passaporto per il futuro, quando i nostri nipoti e pronipoti potranno osservarli in uno spazio riservato a questo scop.o e dove essi non si scontreranno con la proliferazione della popolazione umana. Anticamente l'uomo doveva cacciare per procurarsi il cibo, ma 6500 anni fa i primi agricoltori spezzarono la catena di questa attività che in nome della sopravvivenza assorbiva tutte le ore del giorno. A quei tempi, mentre gli africani soffrivano la fame, la speranza per gli elefanti era nulla. Oggi i livelli di vitae le speranze sono aumentati e con essi è giunta una terrificante ondata di natalità che ha portato un aumento delle bocche da sfamare, mettendo così in pericolo qualsiasi progresso. Nella continua lotta per lo spazio tra elefanti e popolazione in crescita, le prospettive sono preoccupanti, Un passo vitale nella campagna per salvare gli elefanti è l'offerta a chi vive a livello di sussistenza di terra da coltivare altrove. Sembrerebbe una proposta semplice ma presuppone ingenti somme di denaro per compensare e rendere possibili i trasferimenti. Per di più è difficile assicurarsi l'appoggio di coloro che un parco naturale non lo visiteranno mai. Un ... EDITODAFIDIALABORATODRIIRICERCA . . MICHELJOlNET r-. o I PARADOSSDIEUA NOI'IE Il., .....,, V § V Sonno,veglia,sogno. f-< z j o e "' <;~ o.rl (/)r<', o,O ·-"' È disponibile il testo della conferenza -o " ~l . ' .. o "'rl tenuta da Michel Jouvet a Padova ori -o ' e e o, V nell'ambito delle G.B. Morgagni Lecture Series. .:..=~ oo~ "'<J) ~o L'opuscolo verrà inviato gratuitamente ::::Il.. V o, = 'E a chi ne farà richiesta. -o <J) I V o, J;-U "' o. E "' ~ Cl) o ·o E ::i fidia X "' ·-< L'IMPEGNONELLENEUROSCIENZE i :E -< È o I z > u I "lii ,.. ~ 21
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