LuisaPasserini storiedi donnee femministe pp 240, lire 28.500 Immaginialloschermo Laspettatrice e il cinema . a cura di GlullanaBrunoe Maria Nadottl P.P.196, lire 28.500 FabrizioDeAlessi Heldeggerlettoredel poeti pp. 162, lire 28.000 AlessandroBarbero un santoIn famiglia Vocazionereligiosae resistenzesociali nell'agiografialatinamedievale pp. 326, Lire 48.000 GabriellaZarri Finzionee santità tra medlevoed età moderna . PP. 610, lire 64.000 tel. 011/8127820, CCD1157106 Rosenberg &_Sellier Editor.i in Torino PiirLagerkvist MARIAMNE pp. 96. L: 16.000 ErodeeMariamnc: una passioneine• luttabilee l'intuizionedi un richiamodi salvezzamai raggiunta.Intanto daldesertotre sag• gi seguono il cam• ,, minoindicatodalla stella. IL VIAGGIATORE StigDagerman ILVIAGGIATORE pp. 144· L. 16.000 Larivoltadi ungiovanealla"dittatura dell'angoscia". "Esploratorde ll'infernoquotidiano", sconfitto. · PiirLagerkvist ILNANO pp. 232. L 22.000 Ambientatanel Rinascimentiotaliano una parabola sul poteredelmalee le misteriosevie del riscattovistaattra· versolosguàrdo rÌ· duttivoe deforme delNanodi Corte. CeesNooteboom ILCANTO DELL'ESSERE DELL'APPARIRE. pp. 104· L 16.000 Tre personaggidi un inquietante triangoloamoroso· nellaBulgariadi un secolo fa e il loro autoren_ell'Olanda d'oggi:si incontrano a Roma... Via Palestro, 22 - 20121 Milano - Tel. (02) 781458 16 IL CONTESTO La pratica della deregolamentazione va di pari passo col mantenimento di norme che premiano le grosse illegalità di fronte alle piccole. Se infatti il rischio e la pena sono i medesimi aprendo una finestra o elevando un palazzo di due piani, è evidente che tutti sono incoraggiati a giocare al rialzo (in attesa di condono). Qui entra in gioco il discorso complesso della "imparzialità" richiesta alla pubblica amministrazione, che spesso significa solamente trattare nello stesso modo problemi che hanno diverso valore e rilevanza, soprattutto sul piano collettivo (è chiaro che aprire la solita finestra, magari non visibile, o non far funzionare un depuratore sono due comportamenti incommensurabili sul piano dell'interesse collettivo). La prima vera imparzialità, comunque, è che non essendoci risorse finanziarie, di tempo, di strutture; di personale uguali per tutti, la gestione della cosa pubblica sarà sempre "parziale", cioè sempre comporterà una certa dose di discrezionalità: In mancanza di una scelta chiara, di una precisa definizione di priorità nella realizzazione degli interventi e nella determinazione di criteri espliciti e verificabili è inevitabile che tra i pubblici funzionari acquistino sempre più spazio elementi di tornaconto personale, scambio, trattativa e via dicendo sul filo · sottile della corruttibilità. Qual' è l'atteggiamento da tenere di fronte alla illegalità diffusa? Quale codice di comportamento si può suggerire? E soprattutto chi è interessato a proporlo e farlo rispettate, chi si ribella alla corruzione in generale o alla propria vessazione o chi è danneggiato dalla trattativa di qualcun altro o chi cerca di ottenere come un privilegio ciò che gli dovrebbe spettare di diritto? In quest'ultimo caso appare clamorosa la differenza di rapporto tra privati e con il settore pubblico: non è forse più che legittimo rivolgersi ad agenzie private e pagare per ottenere in fretta e senza complicazioni documenti che si dovrebbero avere senza spesa e senza fatica? E' chiaro che la tentazione di rivolgersi al pubblico funzionario come s·e fosse un intermediario è forte e considerata non grandemente riprovevole. Il confine tra denuncia morale, delazione, accusa, denuncia penale è sottile più ancora di quello tra corruzione e favore. Ma si può pretendere o richiedere il coraggio della denuncia nelle situazioni più estreme e a rischio (come in terra di mafia e camorra) senza fare altrettanto nella normalità quotidiana del funzionamento dello stato? E' la gravità del delitto che rende eroica una denuncia considerata sconveniente o riprovevole quando riguarda fatti più prosaici o questioni più banali? Questo problema, naturalmente, si ricollega al precedente. Nella opinione corrente è "immorale" soltanto un comportamentoche produce una evidente ingiustizia: chiedere un favore (o pagare per) allo scopo di ottenere qualcosa che è visto come un diritto (un posto in ospedale, un posto di lavoro, un premio letterario, un appalto) non è visto con riprovazione se non dai diretti concorrenti. Usare i privilegi che si hanno, infine,(propri o della persona cui si chiede il favore) è considerato moralmente inopportuno solo in casi assai gravi. · D'altra parte nella pubblica amministrazione stanno entrando sempre più massicciamente atteggiamenti e comportamenti tipici del settore privato; comportamenti che però entrano in conflitto con la normativa esistente nel settore pubblico. Il pubblico si è ormai dilatato a dismisura, entrando ·in ogni aspetto della vita sociale; anche la presenza del privato si è tuttavia estesa ovunque, oggi anche in settori un tempo monopolio del pubblico ( e non solo perchè tira un vento liberista, ma per la complessità della vita moderna). Istruzione, sanità, assistenza, sport, cultura sono settori, oltre a industria e serVizi,dove c'è un intreccio pubblico/privato cui non corrisponde un'identica normativa e uno stesso trattamento. Il rapporto di pubblico impiego e quello privato sono diversi e, a volte, in conflitto. Il dato di fondo è che nel privato la dimostrazione dell'aver bene operato avviene a posteriori (spesso lasciando ampia autonomia di comportamento: gli "sconti" di molti venditori, ad esempio,
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