Linea d'ombra - anno IX - n. 65 - novembre 1991

.. Disegno di José Munoz. "Se non sbaglio, Nadia ti ha già fatto un resoconto completo. "Altro che resoconto completo! Per due giorni non ho fatto che starmene a bocca aperta a guardare da fuori la finestra lui e Nadia che conducevano una vera e propria requisitoria contro di me; mentre cercavo disperatamente di capire dal movimento delle labbra, che cosa diavolo si dicessero, così vicini, bisbigliando e ridacchiando, in una frenesia di sopracciglia sparate in alto, mandibole che venivano giù come ghigliottine, e mani che si stropicciavano. Con quella saliera e quella pepiera belle tonde di Batti-fiacca e Giù-di-corda, che facevano la guardia ai due ingressi della stanza. "Certo, ma adesso voglio sentire dalle tue labbra una confessione completa." Lui adora tormentare la gente. Ma è un tipo da temere. Vagli a raccontare una cosa, e vedi se nel giro di un minuto non la sanno già tutti. "E che devo confessare?" "Che passi il tempo. a girovagare di qua e di là. In altre parole, che non faì mai un cazzo." "Ma guarda che in Inghilterra nessuno fa mai un cazzo, tranne gli yuppies." "E con i ragazzi? V ai solo con uno oppure con tanti?" lo non gli dico niente. "Ma tua madre ce l'ha un ragazzo, no? Magari una mezzacartuccia di scrittore, una frana completa e per di più playboy, con delle stranissime sopracciglia attaccate, non e vero? "Ah, è così che Nadia ha descritto l'uomo col quale ha cercato di ..." "Di che cosa?" "Di diventare piuttosto intima." Il domestico intanto, ha in mano un paio di forbici. Stando accanto a mio padre, prima gli ha spuntato i capelli, poi gli ha STORIE/KUREISHI tagliuzzato per un po' dentro alle orecchie, e poi, ancora, gli è andato a indagare nelle narici con quelle lame di metallo taglienti. Dopo di che, gli ha fissato al colletto una bella tovaglietta, gli ha insaponato la faccia, ha affilato il rasoio sulla coramella, e finalmente gli ha fatto la barba lasciandolo tutto pulito e arrossato. "Be', non proprio", continua papà sputando un po' di schiuma. "Ho usato la mia immaginazione. Nadia ha detto sopracciglia e io ci ho visto dei cespugli." Poi, indicandomi, dice al domestico: "Un'inglesina, eh? Nata e cresciuta in Inghilterra." II domestico scoppia a ridere col rasoio aperto in mano. "Ma tu sei dei nostri", dice allora papà. "Non ti preoccupare, ci penso io a farti rimettere in riga. Ma prima ti ci vuole un po' di ferrea disciplina." La stanza è piena di gente tutta in ghingheri, seduta intorno al letto a guardare papà mentre lui sparla allegramente ad alta voce degli evasori fiscali, dei corrotti, e di tutta la gentaglià che non ce l'ha fatta ad arrivare qui stasera. Papà naturalmente, è un uomo molto popolare quaggiù. È molto meglio essere simpatici che non brave persone. Mamma a quest'ora avrebbe bevuto la varecchina. Finalmente papà ha dato l'ordine che tutti stanno aspettando. "Portaci da bere." Il domestico allora, ha aperto l'armadietto e ha tirato fuori il whisky. "Danne a tutti, tranne che a Nina. Si deve abituare a fare una vita regolata", ha detto lui, e tutti mi hanno guardato mettendosi a ridere. Ci sono giornalisti, rivenditori di trattori (i primi che io abbia mai visto!), proprietari terrieri, e poi un magnate della stampa, uno di trentun'anni che ha ereditato un mucchio di giornali. È un tipo immensamente colto ed enormemente grasso; dovreste guardarlo di fronte e poi dirmi se non assomiglia a una sogliola. A un certo punto alzo lo sguardo e vedo mia sorella in piedi davanti la finestra: ha gli occhietti da triglia tutti lucidi e affaticati a furia di guardare la Sogliola, che non vuole sposarsela perché sta già magnificamente bene così com'è. E adesso ecco un messaggio per voi, stronzetti che siete rimasti laggiù casa ..Gli uomini che sono qui stasera, sono quelli che, di solito, invitano me e Nadia a casa loro, ci portano al circolo, e giocano a tennis con noi. È vero, sono dei porci maschilisti fino al midollo, ma almeno riescono sempre a fare bella figura. E poi sono simpatici, non badano a spese, ti portano a vedere le loro tenute, poi ti mostrano i fucili, e magari sono capaci di ammazzarti un serpente lì davanti ai tuoi occhi, ovviamente anche loro ci provano, e ti vorrebbero ficcare dentro tutte le loro cose, ma se non altro non lo danno troppo per scontato. A un tratto Billy scivola nella stanza, col suo voluminoso giubbotto da baseball, un paio di scarpe di tela rosa con la suola di gomma, e dei jeans con le toppe. Si mette lì in piedi, infila le mani in tasca e poi le ritira fuori. "Ehi, Billy, prendi qualcosa da bere." "Sì, va bene ...Grazie, sì." "Non essere timido", gli dice papà. "Vedi Nina? Lei non è timida." Così, tutta la stanza si gira a guardare Billy e Billy guarda per terra. "No, no, infatti. Un goccino ci starebbe proprio bene. Ma solo 87

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