STORIE/KUREISHI "virtuose e con carnagione chiara". Chissà perché a me deve piacere tanto essere viziosa e di carnagione scura. Eppure mi piace e come! Subito ti sei arrabbiato. Hai cominciato ad agitare furiosamente le braccia facendomi cenno di entrare. "No, ancora no", ho pensato, e ho ripreso a camminare. Poi vado in camera a fare una doccia e, appena finito, mi metto a gironzolare per casa. Sono arrivata davanti la tua camera, caro papà, dove in genere gli uomini s'incontrano dì sera presto. Ho guardato attraverso la rete metallica della zanzariera, ed eccoti là, tu mio padre da tutti questi anni. Era questo dunque che facevi, mentre io, incinta, seduta in fondo alla classe in quella scuola a Shepherd's Bush, mi chiedevo perché tu non mi volevi bene. Nella zona della casa riservata alle donne, dove gli ospiti raramente vengono ospitati, la moglie di papà se ne sta seduta a cucire. Di solito la mattina, qu.andofaccio colazione, c'incontriamo nel soggiorno accanto al mobile bar e tu vai sulla tua cyclette. Tutto ansimante, mi guardi di tanto in tantomentre il tuo corpo afflosciato si tende e ondeggia, e non dici mai un cazzo. Se parlo non mi senti. Sei proprio uno di quei romantici all'antica per.i quali le donne in realtà è come se non ci fossero, a meno che loro non decidano il contrario. "Salve", le dico. "Mi andrebbe proprio un pezzettino di questa canna da zucchero." Avrei voglia di chiederle· i nomi degli altri pezzetti di frutta che erano sul tavolo, ma la mogliettina è una che sprizza acidità da tutti i pori, non parla inglese e in ogni caso mi disapproverebbe in qualsiasi lingua. Con lei ci sonoduèdomestiche, accovacciaté davanti alla tv a guardare dei film indiani. Una donna anziana, che una volta, ne sono sicura, doveva essere una diva dello schemio, sta pulendo per terra a quattro zampe con una manciata di saggina. Non volendo, a un certo punto, mentre me ne sto seduta dondolando una gamba, le ho toccato la schiena con un piede . lasciandole un'impronta polverosa sui vestiti. E così, te ne stai lì sdraiato sul letto, con una mano intenta ad agguantaredella roba damangiaree nell'altra un giornaleumoristico americano. C'è pure un domestico con te, che ti sta passando su quelle gambe corte un apparecchione elettrico che vibra tutto, del tipo che si trovano réclamizzati su riviste come quella dell' "Observer". A un certo punto hai alzato gli occhi e mi hai visto. "Ma pensa", ho detto allora alla mogliettina. Intanto mi sono infilata in bocca la canna da zucchero. Il succo che ne è zampillato mi rimbalza sullè papille, e quando è finito, sputo pezzetti tutti succhiati giusto davanti ai rametti di saggina della diva dello schermo. Può essere davvero divertente parlare con qualcuno che non ti capisce. Edizioni·Theoria I libridel mese Un libro che ci sentiamo di consigliare a tutti i lettori è il COLLOQUIO CON GIULIO EINAUDI di Severino Cesari (pp. 2 j 5 , lire 25 000): la storia di un'impresa editoriale unica in Italia, ma anche una grande lezione sui libri, sul modo di progettarli, di realizzarli, di diffonderli. « Editoria è conoscenza degli uomini», dice Giulio Einaudi. E ripercorrendo la storia di quel formidabile gruppo che egli seppe formare intorno alla casa editrice - da Cesare Pavese a Leone e Natalia Ginzburg, da Giulio Bollati a Italo Calvino, da Massimo Mila a Norberto Bobbio - Einaudi ,si sofferma sui momenti piu importanti e conflittuali di questa avventura: i primi passi sotto il fascismo, il rapporto con la sinistra,_ le. tensioni tra « conservatori » e « progressisti », la crisi « politica » del '63, quella economica dell'83, la polemica sulle accuse di egemonia . culturale. Venticinque brevi novelle compon- .gono la nuova raccolta di Giampiero Comolli, IL SUONO DEL MONDO (pagine 124, lire 20 000). Si viaggia molto in questi racconti e attraverso le piu remote regioni della Terra: è in queste zone di confine che· si muovono gli eroi di Comolli, alle prese con le esperienze piu slravaganti, visioni mistiche, allucinazioni, incontri inquietanti. Il fascino di questo libro è nell'oscillazione ironica tra stupore e riflessione, mistero e cono.scenza, ingenuità e astrazione che percorre tutte le storie. Tradotti da Ottavio Fatica escono, nella « Biblioteca di letteratura fantastica », gli ultimi racconti di Ja, mes Stephens, il « gemello celeste» di J ames Joyce, che molti conosce- .ranno come l'autore de La pentola dell'oro e de J semidei. INCISO IN UN RAGGIO DI LUNA (pagine 132, lire 20 ooo) - questo il titolo della raccolta - è un libro dove la fantasia giocosa di Stephens, il suo umorismo rarefatto, sono calati in un realismo asciutto, nitidissimo, quasi spettrale. Se infine volete un libro feroce ·e visionario sull'altra faccia del << sogno americano», leggete IL FANTASMA E LA CARNE cli William GÒyen (pagine 144, lire 22 000): Stupri, mutilazioni, fantasmi, cronache nere: « perché gli americani », come scrisse Emilio Cecchi, « fanno troppo di tutto, in quanto non sentono; o, meglio, sentono solo nel desiderio di sentire ». 85
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