NINA E NADIA Hanif Kureishi traduzione di Bianca Lazzaro Seconda e ultima parte "Howard, te lo dico in tutta sincerjtà, quello è un paese corrotto! Finanche i rivoluzionari sono corrotti! Non c'è più niente da sperare!" E lui, riuscendo a emergere da quel. fiume di parole che lo ha travolto, le chiede: "Nadia, ti mostro qualcosa, vuoi? Magari qualche videocassetta dj!lla roba che ho scritto per la tv, se ti va?" Lei non ne vede l'ora. Nessuno di noi l'ha vista entrare, ma mamma è appena arrivata. Con ancora addosso il cappotto, e.le buste in mano, sta guardando Howard e Nadia seduti così vicini da urtarsi continuamente i gomiti. "Ciao" dicefinalmenteaHoward; "come va?" fa a Nadia. Vedo che si è comprata dei fiori che tiene sotto al braccio- garofani. Howard non si alza per andare a baciarla: ha accanto Nadia ed è già più che soddisfatto così. Nadia invece, le fa un cenno di saluto con la testa, ma subito i suoi occhi schizzano di nuovo sull' eroico Howard e riprende a dirgli: "All'Occidente non importa affatto se noi siamo un paese antidemocratico. " · "Sono sfinita ", mi fa mamma. "Be' ", le dico. "ciao lo stesso." Insieme ci siamo messe a svuotare le buste della spesa, e quando Howard 1'ha chiamata dal soggiorno per chiederle come erano andate le cose a scuola, lei lo ha ignorato. Il guaio ormai è bell'e fatto. E già. Nadia in pratica ha ignorato mamma proprio in casa sua, e si vede subito che Howard è davvero a disagio per questo. Ma proprio quando è sul punto di alzarsi dal divano, ecco che Nadia gli mette una mano sul braccio e gli chiede: "Come fai a creare?" "Come faccio a creare?" Come fa Howard a creare? Con quattro parole che suonano conìe baci Nadia gli ha provocato una colonna di Nelson d' eccitazione. "Come fai a creare" è l'ultima cosa che bisognerebbe chiedere a un tipo come lui. "Vanno proprio d'accordo, non ti pare?" mi fa mamma, guardandoli dallo spiraglio della porta. Io mi appoggio al frigorifero. "E perché non dovrebbero?" "Be', per nessun motivo", dice. "Tranne per il fatto che questa è casa mia. Tutto quello che faccio fuori di qui è una perdita di tempo e nessuno mi ringrazia per questo, e poi a nessuno importa niente di me e adesso vengo perfino esclusa da casa mia! " "Dai ma',. non ti ... "· "Maledizione! Dammi un whisky, va'. " Glielo verso immediatamente. "Ma', la tua cena è nel forno." Le dò il whisky. Lei unisce le mani intorno al bicchiere. È sempre stata dura per la Mamma. Suo padre era riell' esercito; erano poveri bianchi morti di fame. Ha dovuto lottare per poter studiare. "È un tortino di pesce. Ho fatto anche il bucato e ho stirato." 80 "Sei sempre stata brava in questo, lo ammetto. Perfino quando eri malata facevi da mangiare. Tornavo a casa ed era tutto pronto, e allora mangiavo da sola e il resto lo lasciavo fuori la tua porta. Era come nutrire un criceto. Sai essere dolce quando vuoi." "Sei proprio sicura?" "È solò che poi la tua dolcezza si ritrova in mezzo a tanta inciviltà. Anche per altre •donne che conosco è lo stesso. I loro figli sono come te: una tragedia o una delusione. Hanno passioni troppo violente. Ma sono questi i tempi che corrono in Inghilterra. Vorrei solo, vorrei solo che tu potessi fare una qualche carriera o che so io." lo laguardo, e lei si gira adare un'occhiata a Howard, messo comodo lì sul divano con la sorellina che mi son portata in casa. Mamma è così triste,"e poi è così sensibile. Potrei stringerla tra le braccia e cercare di consolarla per quello che sono, ma non la voglio viziare troppo. Così, mi è venuta in mente una strana domanda: "Senti mamma, ma perché continui a tenerti Howard?" Lei è seduta sullo sgabello della cucina e sorseggia il suo whisky. Senza dire niente, fissa il linoleum del pavimento per circa tre minuti, raccogliendo le idee e dandosi pugni contro la gàmba, come uno che abbia appena ingoiato una carica di esplosivo. Intanto, ci arriva piano piano dal soggiorno la voce di Howard tutto preso dalle sue spiegazioni. Di colpo, mamma si alza e sbatte la porta con un calcio. "Perché lo amo anche se lui non mi ama!" Il bicchiere le finisce a terra fracassato, e le schegge ci scivolano tra i piedi. · "Perché ho bisogno di sesso, e perché non dovrei? Perché sono sola, sono sola va bene? E ho bisogno di qualcuno un po' sveglio con cui parlare! Credi che mi sia possibile parlare con te? Credi che potrai mai degnarmi della tua attenzione anche solo per un minuto?" "Mamma ... " "Non ti è mai importato niente di me! E adesso ti sei voluta portare Nadia qui a casa contro la mia volontà, facendo tanto la dolce e l'ipercritica, e così mi hai fatto tornare in mente tutte le cose orribili che ho passato e quanto ho dovuto lottare per tirare avanti da sola per tutto questo tempo!" E adesso mamma è in camera sua che piange a dirotto. Howard è lì con lei. Nadia e io siamo sedute ai due capi del divano, e mi · stanno scoppiando le orecchie a furia di sentire attraverso i muri la vera e propria disperazione di mamma. "Ma certo che ti voglio bene": si leva la voce di Howard. "Tesoro, io ti amo. E voglio bene anche a Nina, a tutt'e due." "Non so, Howard. È che tu non me lo dimostri mai." "Ma lo sai che sono un tipo un po' bloccato!" Intanto, nel soggiorno, io dico a Nadia: "Quello che è sicuro è che gli uomini sono proprio degli egoisti fottuti che nori ci sanno capire."
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