Ma la mafia, furiosa per questo atteggiamento, non comprendendo e non volendo riconoscere il potere dello stato sovrano, non ha esitato a erigersi contro di lui e a reagire con una sorta di terrorismo. La mafia, che non aveva mai assassinato giudici e poliziotti, ha pensato di doverlo fare per impedire che i politici l'abbandonassero. Il problema è oggi questo. L'assassinio del generale Della Chiesa, pèr esernpio, è una delle più chiare dimostrazioni di questa reazione terroristica della mafia nei confronti dello stato. La Sicilia è una terra di negazioni e di contrasti che, nello stesso istante, nega e proclama certe cose. Coloro che pensano che la mafia è legata a un bisogno di giustizia, fino a un certo punto possono dirlo. Ma mi affrettò ad aggiungere che si tratta della mafia tradizionale: per quanto riguarda la nuova mafia, le regole sono più che confuse, nessuno può dire di vederci chiaro. Lei viene a volte definito come scrittore regionale. Che cosa ne pensa? Morto di mafia, da Chroniquessicilierines di letizia Battaglia e Franco Zecchin (Centre Notional de lo Photogrophie, Parigi 1989). INCONTRI/SCIASCIA Come definizione è un po' breve! Non la rivendico, ma l'accetto. La letteratura italiana, come tutte le letterature, è infatti composta da letterature regionali e la Sicilia ha segnato profondamente i suoi figli, artisti o scrittori. Gaetano Trombatore diceva che uno scrittore siciliano che non tratti della Sicilia non è più uno scrittore. Devo confessare che se scrivo opere senza legami apparenti con l'universo siciliano, tuttavia il loro punto di partenza è sempre direttamente legato a una esperienza vissuta in Sicilia. È in questo senso che l'etichetta di scrittore regionale mi va bene. A Racalmuto, la presenza del clero dovrebbe essere forte. Non ha in qualche modo segnato la sua vita? Qual è la sua posizione "religiosa"? lo non mi sono mai dichiarato ateo. Sono giunto, e a questo ormai mi attengo, a una posizione di assoluto scetticismo. Mi sembra che nessuno sia completamente ateo o completamente credente. Coloro che affermano di essere credenti non lo sono in ogni momento dellaJoro vita; quello che fanno una bandiera del loro ateismo avranno momenti o situazioni nei quali non saranno _atei.Graham Greene ha sviluppato quest'idea con spirito: "lo credo, ma ci sono inevitabilmente momenti nei quali non credo." Per quanto mi riguarda io non possono qualificarmi né cattolico né ateo, poiché aderisco alla grande verità sviluppata da Montaigne. Noi evolviamo, cambiamo, siamo gli zimbelli del tempo e delle circostanze. Rifiuto dunque di lasciarmi sedurre da una meditazione di tipo metafisico e preferisco coltivare la libertà. E della morte che pensa? È una necessità, visto che è prevista nel codice civile! (sorriso) Sono pronto ad accoglierla serenamente e vedo in essa un'arnica naturale. Sono uno che aspetta la morte senza ombra d'apprensione, senza paura. (sorriso) Senza la morte non ci sarebbe vita, è un truismo e gli uomini danno un senso alla vita solo in rapporto alla morte. Se vogliamo la prova di essere vissuti, dobbiamo morire. La morte, l'amore, la vita, come nel poema di Eluard dallo stesso nome, sono tre cose inseparabili. Cosa rappresenta per lei la politica? C'è un legame trapolitica e letteratura? La politica è la naturale conseguenza della vita nella città, della vita urbana. Come "cittadino" e come abitante di una città, chiunque può aver la tentazione di intervenire, e lo scrittore più di altri perché gode del privilegio dell'ascolto, del potere di informare. Per me la politica è stata una continuazione o una conseguenza del mio status di scrittore. È p_erquesto che, con circospezione, facendo politica ho evitato che questo potesse nuocere al mio modo di scrivere, alla mia libertà di scrittore. Sono andato a vedere cos'era un consiglio comunale (Palermo, 1975) e ne sono uscito dopo diciotto mesi; sono andato a vedere che cos'era il Parlamento, e vi sono rimasto quattro anni, tutta una legislatura, ma devo precisare che l'avrei lasciato mblto prima se non ci fosse stata la commissione Moro, una commissione d'inchiesta di cui facevo parte. La politica non è una necessità vitale e oggi più che ieri è con reale distanza, con scettico distacco che io la considero. La letteratura mi ha portato alla politica, ma non si confonde con lei! 39
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