possibilità per il futuro. Niente da buttar via, ma niente come prima. Il quaderno che celebra il (primo) decennio si apre all'insegna di un ironico " ...noi sbagliamo da 'solo' 10 anni". La rivista ha sempre avuto un tono che si potrebbe dire "leggero" se questo aggettivo non fosse troppo ambiguo; gli articoli, comunque, si leggono sempre facilmente: non è poco, di questi tempi. Ottima, in ogni quaderno, la scelta delle vignette. In copertina del numero speciale, due precisazioni impegnative, su cui riflettere. Dopo il dissenso e Itinerari di ricerca di una rivista 'di confine'. Il dissenso, dunque, sarebbe la radice ma oggi sarebbe superato. Un po' come la falce e martello per il Pds. Che senso dare a questa affermazione? Risponde l'editoriale. Non è certamente finita l'opposizione, né politica, né sociale, né ecclesiale. È finito u~rto modo di essere del dissenso prima degli anni Ottanta: moltÒ'rigido, senza le necessarie mediazioni culturali ed etiche (sull'etico "Esodo" insiste volentieri); forse un po' idéologico; certamente troppo negativo. · "Esodo" vuole essere anche propositivo e sempre ancorato alla realtà concreta - politica, sociale, ecclesiale - in particolare quella "locale". Quel "locale" che nei decenni precedenti comportava ristrettezza, provincialismo, apoliticità, oggi sta riconquistando l'onore della serieA, mentre il "nazionale" tende MERIDIANA Rivisqtouadrimestrdaelell'IMES Istitutmo eridionadliestoriaescienzseociali n 10/ TERRITORIO Lacostruziondeelterritorimo eridionale Lo~enBzoellicini Popolazioneeinsediamenti nelMezzogiorncontemporaneo ErcoSleori Formdeelpaesaggioedevoluziondiell'habitat. Alcuniepotesi PinoBevi/acqua l'organizzazionspeazialedellagrandeazienda FrancMoercureioSaveriRousso TecniceiprogettiI.lgovernodelterritorio LeandrDo'Anione I SuddelSud;ldivarinternailmezzogiorno GianfranBcottazzi Dentrloa Il scatolanera": individualismoetodologiecorazionalità GiovanGniozzini Ilpiccolo, ilgrande il piccolo Intervisoto.GiovanLneivi PasqualSearaceno AugustGoraziani DirettorPei:eroBevilacqRueadazioenoemministrazione: viaAlessand3r7ia, 00198RomTa.e!0.6-854349U8n.fascicolo: L. 22.000A. bbonameantrouo (trenumeri): L. 60.00V0 ersamesnutlci ontcoorrennte.1432488i3ntestaatoIMES, viaBrigatCaatanza6r,o88100Catanzaro; IL CONTESTO a divenire astratto, generico. Rivista, poi, "di confine". Un concetto di moda: tutti tendiamo ad abitare le terre di nessuno, rinunciando alle carte d'identità a tutto tondo. "Esodo", in questi dieci anni, ha evitato i rischi del confine (pensiero debole, compromessi, equilibrismi) anche grazie alla forza e all'impegno del pensiero, tutt'altro che debole, che aveva alle spalle. Senza far torto a nessuno, vorrei citare alcuni nomi, che figurano anche nel numero speciale antologico. Per esempìo la ricerca di Massimo Cacciari, al confine tra politica e società, fra filosofia e teologia. Il pensiero ecumenico di Germano Pattaro, purtroppo scomparso troppo presto, al confine tra cattolicesimo e altre religioni, fra . credenti e non. Infine il gruppo veneto dèi preti operai, uno dei più ricchi e impegnati, al confine tra fede e storia, tra mondo cattolico e movimento. operaio. Confini forti, senza indulgenza per la "confinologia". Confini sui quali si sta giocando la storia di questa fine di secolo: Il numero speciale del decennale è articolato sui quattro filoni che i redattori considerano essenziali al loro itinerario: riflessione biblico-teologica e filosofica, etica e politica, realtà veneta e mondo cattolico, realtà ecclesiale.' Su queste direttrici, senza allontanarsene, "Esodo" può percorrere ancora molta strada. (Redazione e amministrazione: viale Garibaldi 117, 30174 Venezia-Mestre). 17
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