STORIE/WELDON Eric si è presentato a casa con mezza bottiglia di champagne. Se avessi vinto il primo premio, sarebbe stata una bottiglia intera. Lui è così. Mi ricordo di quando finì la guerra. Campane e bandiere e gente che si abbracciava per strada. E poi a Riley Street torna- - rono i mariti e i figli furono scacciati dai letti materni e vissero per sempre con un senso di Paradiso Perduto. Ricominciarono i pasti regolari, carne contorno e patate: voci maschili imponevano silenzio e calzini puliti: e le piante neì vasi tornarono rigogliose. Io sono assolutamente convinta che prosperano nelle case dove ci sono rapporti sessuali normali e frequenti. Ha ragione: le mie tendono a morire, ultimamente. Ma è una coincidenza. Mi lasci andare avanti, Miss Jacobs, La prego. Sempre lì a interrompere. Insomma, Lei quando non è troppo silenziosa è troppo loquace. Quanto a me, io non appartenevo a nessuno e avevo il mio destino. Threnody. Canto o lamento funebre. Avevo una stanzetta suhetro, in cima alla casa di Elsie e tutti erano gentili con me, e è vero, ho sempre detto di aver avuto un'infanzia felice. A quell'epoca il mio nome mi J;>iaceva.Ero bravissima a trasformare la sfortuna in vantaggio. ' E un nome russò', dicevo sempre ai miei amici. 'Mio padre, che morì il giorno della mia nascita, era un principe. Mia madre era una principessa. Fu rapita da agenti segreti: è prigioniera in un castello!' No. Non mi ha mai scritto. Effettivamente sì, mi vergognavo un po' di Elsie. La ritenevo grossolana e volgare. Io ero molto delicata. Se mi pungeva una vespa mi gonfiavo in maniera orribile. Non sopportavo la lana a contatto della pelle. Ricorda la piccola stracciona della favola di Hans Andersen? Si accorserò che era una principessa dal fatto che era capace di sentire un pisello nascosto sotto cento materassi. Ted? Il marito di Elsie? Il mio patrigno Ted? Ah, Ted. Lui. Certo. Elsie ebbe un altro figlio quando io avevo undici anni e a Ted non andavo troppo a genio a quell'epoca - il che non mi meraviglia affatto.'Se c'erano fagioli e patafe fritte io chiedevo l'insalata, e così via - e poi a loro serviva la mia stanza, così Elsie scrisse a mia madre ma la lettera non fu recapitata, Destinatario Sconosciuto. La famiglia di mio padre? Elsie andò all'Anagrafe dato che di mio padre sapeva, si sapeva, solo il nome, Arthur Davis, ma l'Anagrafe era saltata in aria con tutti i suoi registri.'Missile V2. Centrata in pieno. La guerra è così. La gente compare, e scompare, e si porta via la storia. Quando a casa succede la minima cosa, Eric dice, 'Ovviamente non si può pretendere c'hetu faccia attenzione a quello che fai. Dopotutto, sei un poeta!' È tutta colpa Sua, Miss Jacobs, che mi ha spinto a essere quello che non sono. E pensare che cose del genere non sono consentite nella vostra professione, mi sembra. Credo di essere stata molto carina da piccola. O almeno, ho questa sènsazione. Mi piacevano tanto i bei vestiti e le scarpe con il bottoncino ..Ricordo che quando annunciai che volevo fare il Liceo Elsie disse, 'Accidenti, la ragazzina si dà delle arie'. Ma Ted fu dalla mia parte, stranamente, e tirò fuori i soldi per l'uniforme scolastica senza brontolare. Quando avevo sui tredici anni mi aveva ormai accettato del tutto. Sì, avevo paura di lui. La notte incastravo una sedia sotto la maniglia della mia porta. No. Non era proprio di lui che avevo paura. Piuttosto·del modo che aveva Elsie di non lasciarmi mai sola con lui in una stanza. · Ad ogni modo, ci pensò il governo a salvare Elsie dalla minaccia che io rappresentavo per lei. Misero su un progetto per l'istruzione gratuita degli orfani di guerra, sicché fui strappata dal liceo dove studiavo letteratura emi prepa,avo alla professione di giornalista, e messa in questo collegio a imparare stenodattilografia e tecnica aziendale. Il collegio? Per la verità non era poi così malvagio. Era una dimora imponente, appartenuta a una famiglia ducale, e requisita dal governo durante la guerra. Gli stucchi dorati si sfaldavano sugli schedari e il refettorio era stato sistemato sotto enormi arazzi sbiaditi e angioletti di pietra giacevano fra le erbacce a faccia in su e sorridevano. Era in sintonia col mio umore. Dormivo sola nella soffitta della servitù, sotto il tetto a mansarda e fuori dalla mia finestra si formavano i ghiaccioli, però sapevo che era meglio di Riley Street. · Sì, mi ero fatta molte amiche in collegio. Le facevo divertire. Per lo più erano bruttine. Sembrerebbe che l'essere indigenti faccia diventare brutti-e io mi sentivo responsabile di loro, in qualche modo. Io ero sicura che per me ci sarebbe stato un futuro, mentre era come se loro avessero soltanto un passato. Mi scrivono ancora. Una è diventata contessa, a dispetto dei suoi occhi strabici. Non si può mai dire. · Ma certo che secondo me è per la sua bellezza che una donna fa strada nella vita. Il suo viso e il suo futuro. Forse che Lei se ne starebbe lì a sferruzzare sudarii - perché sono sudarii quei suoi lavori a maglia, nevvero? - se non fosse nata con un viso che sembra un ferro da stiro? Ferro da stiro? No, il ferro da stiro non mi fa venire in mente niente in particolare. Lo associo solo con la sua faccia del cazzo. O viceversa. Oddio, scusi, mi dispiace. Sì, c'è qualcosa che sta per venir fuori. Ted. Il mio patrigno Ted. Imparavo tecnica aziendale, computisteria, stenodattilografia. Avevo rinunciato ali' idea di diventare giornalista, La segretaria la potevi fare fino al momento di sposarti; ma se diventavi giornalista, beh, quella era una carriera. Se volevi far carriera non potevi sposarti, e viceversa. E io volevo sposarmi, eccome! Volevo sposarmi per lasciarmi alle spalle Riley Street per sempre e vivere in dimore grandiose, non importa se decadute. _Allafine, mi accontentai di Eric e di una casa in stile georgiano campestre. Follia! L'amore? Che cosa intende dire? Certo che amo mio marito. Si deve amare il proprio marito, no? Non è forse quello che tutti · si aspettano? Ted. Perché continua a riportare il discorso su Ted? La preferivo quando se ne stava là zitta e buona a russare piano piano; lo sa che Lei russa? Ora invece mi sembra di avere sempre nelle orecchie la sua vocetta irritante e piagnucolosa, giorno e notte. 'Ted- e piagnucola e tira su col naso - mi parli - e piagnucola e tira su - di Ted.' Non è stato nienfe. Quella cosa lì succede in continuazione alle ragazze. Ted venne a farmi visita nella grandiosa dimora. Buum, buum, buum su per l'ampia scalinata, 'con i suoi scarponi marrone. Era un bell'uomo. Orribile, e vecchio, e irsuto, e con i baffi. E sempre arrabbiato. Non come se io avessi fatto qualcosa di male, piuttosto come se io fossi qualcosa di male. Capisce quello che voglio dire? No, Lei non può capire. Lei è sempre nel giusto.
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