Linea d'ombra - anno IX - n. 64 - ottobre 1991

Elsie. Io ero solo una bambina, rrùca Einstein. Non ho una memoria di ferro. Elsie non era come le altre. A Elsie il sesso piaceva. Anche a rrùa madre. Non credo che fossero sul serio lesbiche, almeno non nel senso attuale della parola. No, non provo nessun senso di disgusto. Perché dovrei? Mi sembra tutto così chiaro. La sensazione di un forte legame fra loro due, di un destino comune; quella vita allegramente irresponsabile, a letto presto la sera e alzarsi tardi la mattina, la compagnia delle vicine dì casa, le taz;ze di tè, e il tempo che scivolava via e nessuno che se ne preoccupava, e la pelle di bimbo a contatto con la pelle di mamma nel dolce tepore della stufa a carbone, e le pulizie che ormai non si facevano più, e i soldi dell'esercito che ogni settimana arrivavano puntualmente nella cassetta delle lettere, sicché niente più battibecchi per farli tirar fuori ai mariti__.:_e ogni notte il rombo dei caccia bombardieri e la realtà della paura fisica e il bisogno di trovarvi un sollievo liberatorio - beh, allora si capisce come la combinazione di tutti questi elementi rendesse quasi inevitabile che le labbra di Jan e di Elsie si incontrassero anche senza intenzione, più per conforto reciproco che non per un vero desiderio di soddisfazione sessuale. Come sarebbe a dire, rrù ci accaloro troppo? Vedo che oggi indossa un bel maglione nuovo. È quello che ha sferruzzato per tanto tempo a spese rrùe? Lei non è per niente brava a lavorare a maglia, non se la prenda se glielo dico: Non può prendersela. Io La pago perché non se la prenda. Sì. Lo so che i figli tendono a negare le esperienze sessuali dei genitori; ho sentito anche la rrùa piccola Rosalind dire che Mamma e Papà l'hanno fatto soltanto quelle due volte: una per Robert e una per me, e rrù è veriuto da ridere anche se per come sta andando Eric•di questi tempi, la bambina non si sbaglia poi di molto. Ma per me, vede, era vero. Da quando vengo qui da Lei non ho norrùnato rrùo padre molte volte, per la semplicissima, oserei dire, ragione che era già morto prima che io nascessi. Non fece neppure in tempo a sapere che mi avevano messo nome Threnody. Mia madre gli scrisse, confessandogli tutto, e imbucò la lettera, rria si sarebbe potuta risparmiare la fatica. Lui mori prima di poterla leggere. Era sul fronte africano. Rimase intrappolato dentro un carro armato incendiato. Non una bella morte. No. Ma la guerra era così. La gente finiva bruciata viva o asfissiata o fatta a pezzi o schiacciata o moriva di fame o di malattie: un bel colpo di pistola, pulito, era raro. Ucciso in Combattimento. Se finivi totalmente disintegrato e, letteralmente, scomparivi, venivi classificato Disperso, Presunto Morto. Magari avranno pure ritrovato dei pezzettini di mio padre, chissà. Come si piange un padre che non si è mai conosciuto? Lui e mia madre si incontrarono, si sposarono e rrù concepirono tutto nell'arco di due mesi, il che non era insolito di quei tempi. Poi mio padre fu rispedito al· fronte, coi bottoni sfavillanti, lasciando la mia povera giovanissima madre a cavarsela alla meglio. Lo so che non è stata colpa sua. Cosa vuole insinuare? Le rrùe difficoltàconEricderivanodamiopadre?Miopad.re?Qualepadre? Senta, io non ho nessuna difficoltà con Eric; è lui che ha problemi con se stesso. Non capisco proprio di cosa stiamo parlando. No. Che rrùamadre abbia avuto questa relazione con Elsie non è una mia fantasia. Un giorno quando rrù sentirò forte abbastanza Le racconterò come l'ho saputo. STORIE/WELDON Poesie? Scrivere poesie? Io? Forse che le mogli di avvocati scrivono poesie? Però, non sono moglie di avvocato sempre, suppongo, benché sembri difficile crederlo. Da piccola sembravo trasparente - me l'ha detto Elsie. Mia madre non credeva del tutto alla mia esistenza, secondo Elsie, ed era quello il motivo della mia trasparenza. Penso che mia madre sia stata fortunata. Non era capace di credere del tutto alla disperata realtà.di niente. E perché avrebbe dovuto crederci? Era Eva nel Paradiso Terrestre, felice in Riley Street finché, quando io avevo quattro anni, assaporò il pomo della conoscenza e tutti fummo scacciati via, nelle tenebre. Ieri ho mandaio una rrùa poesia al concorso del Festival di Cheltenham. Devo essere pazza. A proposito di dover essere pazza, mi tocca nascondere a tutti il fatto che vengo qui da Lei. Eric dice che la gente non si limiterà a pensare, ma avrà la certe_zzache sono pazza, ammesso che non ce l'abbia già. Suppongo che abbia ragione. Lui ha sempre ragione. L'ho sposato proprio perché tutto di lui era giusto, tutto sempre sotto controllo. Lasciamo perdere, lamentarsi non serve a niente. Elsie diceva sempre lamentarsi non serve a niente. Il frutto che rrùa niadre assaporò era la mela dell'amore. Se si fosse trattato solo di sesso non sarebbe successo niente. L'amore non si limita a smuovere le montagne, le fa rovinar giù sul capo degli innocenti. Non ci voglio tornare più qui. Non me lo posso permettere. Non lo sopporto più. Mi sta facendo più male che bene. Mia madre andò a ballare e per questo ci fu una scenata tra lei e Elsie. Me la ricordo. Avevo quattro anni. Elsie non voleva che ci andasse. Mia madre aveva un paio di quelle nuove calze di nylon trasparenti e le indossò e Elsie le urlò delle parolacce, ma lei andò a ballare lo stesso e incontrò un soldato americano che si chiamava Gus e si innamorarono. Gus voleva che Mamma si lasciasse alle spalle il passato, e ciò includeva anche me. Threnody. Canto o lamento funebre. Ricordo che quando Mamma lo portò in casa lui disse, 'che nomi buffi che date ai vostri bambini voi inglesi' e mi ricordo che Elsie disse, 'mai tanto buffi come Gus. È l'abbreviazione di che? Disgustoso?' Mamma sposò Gus a Seattle e la famiglia di Gus diede a Elsie mille sterline perché mi prendesse con sé. Venduta alla buona vicina di casa. Per la somma di rrùlle sterline. Ecco. Elsie era perbene. Più di Mamma. Probabilmente. Mamma era frivola e senza cervello. Così disse la signora del numero 8. Dio, mi sembra di avere sei anni. No, quattro. Accidenti! 1977/78 Storicamente, le donne hanno sempre abbandonato i figli piuttosto che i mariti. Durante tutto il periodo dell'impero le mamme borghesi hanno lasciato i loro piccoli alle balie e alle scuole per seguire i loro uomini, e si sentivano anche virtuose. Certo, le donne proletarie si comportavano in maniera più naturale. Magari Mamma stava solo facendo la snob. Sì, mi sento di nuovo me stessa. Sorprendentemente matura. Sono arrivata seconda al Concorso di Poesia di Cheltenham. ... ..

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