INCONTRI/FOLLET lettore: se verrà attirato da questo passo, di che cosa si preoccupa, che cosa lo diverte qui, che cosa si aspetta di trovare nella prossima pagina, e se soddisferò le sue attese. Non voglio sqllevare aspettative e poi deluderle. Credo che i letterati seri non si comportino in questo modo. · Hai sempre fatto così? Quando hai incominciato a scrivere romanzi, ti sei seduto e hai progettato un libro dicendo: "Come renderlo un best-seller"? È una tecnica che ho sviluppato: non l'ho fatto così consapevolmente o così completamente, quando ho incominciato - ma ho sempre voluto scrivere romanzi di intrattenimento .• Ti limiti a mandare periodicamente un manoscritto al tuo editore, o il rapporto è più complesso? Firmo un contratto in anticipo, per due o tre libri, coprendo un periodo di quattro o cinque anni. Gli parlo continuamente della storia che sto scrivendo; gli mando dei materiali, abbiamo delle discussioni sull'editing; poi, quando il libro è finito, parliamo della copertina e della pubblicità. Il contratto parla di libri particolari, uno ambientato nel · Medioevo, poi uno in Vietnam o in Afghanistan? No, io faccio un contratto per un certo numero di romanzi. Molti pensano che io potrei scrivere qualunque cosa e me la pubblicherebbero comunque, rrianon è così. Il contratto ha delle ACHENG VITE MINIME "Letterature", pagine 89 lire 16 ooo Gli eroi minimi di queste novelle •raccontano la propria rudimentale, stralunata «resistenza» al gigantesco ingranaggio del potere. DELLO STESSO AUTORE IL RE DEGLI SCACCHI (quarta edizione) IL RE DEGLI ALBERI (te'rza edizione) IL RE· DEI BAMBINI clausole che proteggono l'editore se io dovessi sottoporgli, per esempio, un elenco del telefono. O un romanzo di idee altamente letterario, invece di un romanza d'azione? Se proponessi qualcosa di cui la gente, arrivata a metà, pensasse: "Dio mio, è così noioso che non riesco a finirlo'', allora avrei dei problemi. Ma credo che, se ne sentissi l'inclinazione, potrei serivere qualcosa di veramente profondo. Gli editori sarebbero molto interessati, in realtà. Se scrivo qualcosa di pessimo e nessuno vuole pubblicarlo devo restituire gli anticipi. Non è affatto l'Eldorado che a volte si dipinge. Cosa ti ha spintÒa raccogliere fondi per il Partito laburista, il "Club dei mille" e così via? L'anno scorso sono andato a Washington con Jack Cunningham e Peter Mandelson. Abbiamo parlato alla gente che raccoglie fondi in America. Un tizio, per esempio, ha raccolto persona!- .mente 50 milioni di dollari per Dukakis. Siamo tornati indietro convinti che il Partito potrebbe davvero raccogliere molto più denaro di quanto fa al momento. Finora il Partito laburista ha raccolto la maggior parte dei suoi fondi presso la parte meno l;lbbientedei suoi sostenitori. È ovvio che se si vogliono raccogliere più soldi bisognà chiederne alla gente ricca. Se ci impegniamo in questa raccolta di fondi, nel giro di dieci anni possiamo raggiungere i Conservatori alle elezioni generali. Il nostro movimento merita le tribune elettorali migliori, la pubblicità più originale, le conferenze stampa meglio organizzate, i documenti politici più curati: questo movimento merita il meglio di tutto. Questo tipo di presentazione costa denaro. Questo significa che il Partito laburista non ha presentato la sua politica bene quanto avrebbe potuto? Nessuno potrebbe negarlo, credo. Mi incuriosisce il modo in cui il denaro deve aver cambiato la tua vita. Tu non vieni da unafamiglia particolarmente ricca, ma recentemente hai chiesto un anticipo di 12 mila e 500 sterline per · tre libri. I soldi cambiano qualcosa, su questo non e' è dubbio. Cambia-· nò molte cose. Ci vuole in po' di tempo per abituarsi; può essere difficile maneggiarli; è molto divertente; risolvono un sacco di problemi. Io ero un temperamento molto estroverso e piuttosto aggressivo. Per esempio, sono sempre stato il più indisciplinato della classe. Ero un terribile esibizionista; avevo una personalità molto spumeggiante; ero molto aggressivo, credo. Adesso mi sembra di esserlo molto meno. Poiché il mio lavoro è stato così ricco di successi, non sento nessun bis9gno di affermare me stesso nei normali rapporti interpersonali. La gente mi considera un carattere piuttosto formale, il che a volte mi sorprende. Riusciresti a non lavorare più? Sì, ma dovrei cambiare piuttosto radicalmente il mio modo di vivere. Tanto per cominciare, dovrei rinunciare alla mia attività per il Partito laburista! Da "Marxism to day".
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