claudiiiila ViaPrincipeTommaso, 1 • 10125Torino c.c.p.20780102 - tel.011/68.98.04 • FAX65.75.42 DistribuzioneSEDIT- Viadi Soffiano 164/A• Firenze SergioAquilante PERUNSOCIALISMO CRISTIANO Testimonianze daunosservatorio meridionale pp. 128, L. 15.000 Un itinerario teologico e politico a partire da un osservatorio· meridionale. Un percorso di ricerca etica, teologica e politica. AlisterMcGrath ILPENSIERO DELLARIFORMA Lutero,Zwingh,Calvino~Bucero pp. 224, L. 24.000 Sintesi essenziale ed acuta delle tematiche fondamentali sollevate dalla Riforma del '500. L'autore, noto specialista, è docente all'Università di Oxford. Utilissimo per integrare i libri di testo in corso in Italia. Amplia bibliografia. GiorgioRochat REGIMEFASCISTA ECHIESEEVANGELICHE Direttivearticolazioni delcontrollo edellarepressione pp.352, L. 38.000 Ampia e approfondita ricerca d'archivio che offre un quadro esauriente della politica fascista verso le minoranze protesianti e verso i Testimoni di Geova, attraverso la ricostruzione di interventi polizieschi a vari livelli. MartinLutero SCUOLAECULTURA acuradiM.C.Laurenzl pp. 144, 8 ill.ni, L. 16.000 Due scritti del 1524 e 1530 sulla necessità di una formazione culturale completa per tutti i laici -'- uomini e donne :- in vista dei nuovi c.ompiti della civiltà laica che nasce con la Riforma in Europa. GiuseppeLaTorre L'ISLAM: CONOSCERE PERDIALOGARE p p. 144, L. 16.000 Conoscere l'Islam prendendo conoscenza dei nostri pregiudizi per poter incontrare i musulmani che vivono in Italia. CONFRONTI e precisione, brevi episodi che mai si dilungano in particolari non essenziali. Questi racconti brevi sono contemporanei agli articoli di costume che Soderberg firmò con lo pseudonimo di Tuppy per il quotidiano "Svenska Dagbladet" tra il 1897 e il 1898. Tuppy scriveva cronache dal tono arguto, brillante e un po' frivolo; si muoveva per le vie della sua Stoccolma e ne osservava divertito scene e situazioni. Con quegli articoli le Historietter hanno in comune la concisione, l'ambientazione stoccolmese e la predisposizione ali' osservazion'e ironica del costume sociale, ma nulla più. Il personaggio che con una certa frequenza ricorre nelle Historietter è un rispettabile borghese che dal di fuori appare perfettamente integrato nei rituali e nelle consuetudini della vita urbana, ma che intimamente percepisce un senso di forte_ estraneità nei confronti delle convenzioni e dei valori sui quali la società si fonda. Egli osserva con distacco il gioco d'ombre che gli sfila davanti, in una scala di stati d'animo che va dalla divertita ironia, alla rassegnazione malinconica fino a un senso di cupa angoscia e solitudine. Il tono di fondo di questi racconti èquindi tutt'altro che frivolo; se l'arguto Tuppy è così abile nel rilevare le stranezze altrui, il personaggio delle Historietter non può fare a meno di guardare anche dentro se stesso. Egli osserva la società borghese ed è ben,consapevole della superficialità dei rapporti, dell'ipocrisia e della mancanza di gusto che in essa vige, ma sa pure di essere, per quanto distaccato e straniato, parte integrante di questo modo di vita che in fondo accetta. Soderberg è conosciuto come ilfliìneur per eccellenza della letteratura svedese. I personaggi dei suoi,,romanziamano camminare per le vie di Stoccolma e osservare situazioni, cogliere atmosfere, incontrare persone. La Stoccolma di fine Ottocento è in effetti ancora un microcosmo che permette al fliìneur una grande familiarità con luoghi e volti; è una città che nell'aspetto esteriore sta elevandosi al rango di moderna capitale europea, ma che nonostante tutto mantiene una limitata estensione. Le Historietter, anche per la loro forma concisa, non dedicano certo molto spazio alle lunghe passeggiate e alle ampie descrizioni; eppure sappiamo sempre, magari attraverso undettaglio, che il personaggio si muove nella città e che ne frequenta i luoghi dove la gente si ritrova: la strada, il locale , il tram, il negozio o il giardino pubblico. In questo particolare contesto urbano avvengono i suoi incontri, destinati però a rimanere superficiali edentro i limitidellaborghese cortesia, come di persone che si sfiorano senza mai incontrarsi. Il dottor Henck del malinconico e quasi elegiaco racconto "La pelliccia", è forse il personaggio più emblematico di tutta la raccolta; significativo è pure il protagonista della divertente e autoironica Una tau.a di tè: uno scrittore che viene brutalmente cacciato da un locale perché ha osato ordinare del tè mentre i bravi borghesi si stanno ubriacando-proprio lui che quella sera avrebbe dovuto finalmente concludere il suo romanzo in cui intende "smascherare la falsità di tutta la società moderna". Il convivere di critica sociale e di atteggiamento disarmato, proprio di chi osserva ma è incapace di agire, è uno dei caratteri centrali della raccolta e anche uno degli aspetti più interessanti di tutta l'opera di Soderberg. Hjolmor Soderberg Domina nelle Historietter una dimensione introspettiva e lirica; in quasi tutti i racconti compare una voce narrante in prima persona singolare, un "io" che se non sempre è il diretto protagonista della storia, è comunque colui che la comunica al lettore filtrandola attraverso la propria sensibilità e il proprio stato d'animo. A volte la voce narrante è portata a scavare nei ricordi per rievocare vicende di altri uomini, magari dopo averli casualmente incontrati: o dopo aver appreso la notizia della loro morte; ecco allora emergere in racconti come L' insegnante di storia, Il contabile e Il buffone la compassione per gli emarginati e i diversi. In "Il buffone" la voce narrante riconosce nella stanca espressione di un signore quel bambino che tanti anni prima, ai tempi della scuola, subiva le più crudeli angherie da parte dei compagni e che per loro era il_pagliaccio, l'inesauribile fonte di spasso. Ora il pagliaccio è diventato attore e - recita per il grande pubblico: "Forse" - è il commento finale - "riuscirà col tempo a trasformare la sua eccezione in un paradigma, a cui gli altri cercheranno di piegarsi come coniugazioni di bravi verbi regolari". Il lirismo si f,aancora più intenso nei racconti pervasi da un'atmosfera onirica Il sogno dell'eternità, Incubo e soprattutto L'ombra, struggente e personale rivisitazione del tema del doppio. Qui lo scettico e disincantato ragiona e tore rivela gli angoli più reconditi del proprio io, dove la sua angoscia è scoperta e l'ironia non arriva a mascherarla. Nel racconto di apertura Un disegno a inchiostro il protagonista si rammenta di un tempo passato in cui ancora si interrogava sul senso della vita; ora, egli afferma, quel quesito non lo interessa più, ma non certo perché creda di averlo risolto. Il racconto conclusivo Un cane senza padrone è invece una malinconica allegoria della vana ricerca di un dio, di un punto di riferimento supériore. All'interno di questa cornice il lettore ha la possibilità di passare numerose piccole .perle di uno scrittore che amava definirsi "un raggio sottile ma chiaro"; di un minor classic che si sta imponendo con il passare degli anni come uno tra gli interpreti scandinavi più incisivi e originali della crisi di fine Ottocento, quella crisi che costituisce tuttora la radice di tanta nostra cultura.
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