Linea d'ombra - anno IX - numero 63 - settembre 1991

STORIE/SERGE scioltezza; a Praga, poi a Città del Messico, ha cercato di applicare la psicologia di Adler alla pedagogia. È un ingegno sottile, privo di superstizioni, complesso e sfumato, ma chiaro, che sa osservare se stesso in continuazione e senza indulgenze e _chegià si prepara con calma al suicidio. Ci siamo lasciati una sera all'ingresso di un giardino di cactus. Alice aveva un viso aguzzo, un'espressione spesso. sorridente, pur nell'inquietudine. - "Q~esta notte ci sarà un terremoto, disse. Lo sento arrivare, è un malessere nervoso, superficiale ma preciso ..." In Messico non accade nulla ma i giornali scrissero che quella notte una piccola città nella Colombia del sud era stata distrutta da un violento terremoto. Un giornale pubblicò la notizia che l'ingegnere Emilio F. Nolte Bustamante aveva annunciato il terremoto con molti giorni d'anticipo. I suoi calcoli si basavano su dati astronomici. Il giornalista citò "le coordinàte della terra, del sole e della luna" e concluse citando Bustamante, secondo il quale "i moti tellurici sono pre..: vedibili." Le predizioni di questo genere si moltiplicano senza che sia possibile verificarle. Non affermo nulla, su una teoria che può avere una sua validità. C'è un salto azzardato dalla conoscenza, anche esattamente interpretata, allaprevisione. - Il sisma principale del 21-22 febbraio è durato dalle 3 e 21 alle 3 e 27 minuti del mattino e ha raggiunto il settimo grado della scala Mercalli, vale a dire una violenza tale da mettere fuori uso gli apparecchi di registrazione. L'epicentro venne individuato in una regione del Pacifico a sud-ovest del Messico. Mentre la terra tremava, in un . reparto maternità ~ono nate due bambine, Juana Ortega de Rosa e Manuela Ibarra. Avranno un'intuizione particolare dell'instabilità del mondo? Negli ospedali si diffuse un gran panico, soprattutto fra i paralitici e fra coloro eh' erano stati appena operati ... C'è stata qualche vittima nei quartieri poveri, dove sono crollate alcune vecchie case malandate. Si dice che la maggior parte delle città non potrebbero resistere a colpi simili ma che Città del Messico è costruita su una falda acquifera sotterranea che ammortizza le scosse ... Si dice che secondo alcuni g·eologi competenti certe regioni della costa messicana del Pacifico sono minacciate da una catastrofe geologica. - Lo affèrmano persone istruite, convinte del!' esistenza di una competenza geologica. I molto più numerosi che non hanno mai udito la parola geologia dicono che si è trattato di un castigo: qualche giorno prima, in effetti, un prete venne ucciso nel sobborgo del mercato di La Merced ... Il vulcano ha fatto scoppiare la terra di San Juan di Parangaricutiro perché in quel punto preciso era stato commesso sacrilegio strappando da terra una croce ... Inquietante sproporzione fra il crimine, il sacrilegio, e il castigo (o l'avvertimento: Non toccate né preti né croci!) I mercanti di La Mercede gli indios dei villaggi ignorano per fortuna cosa accade del mondo. Ho annotato queste visioni di temblores. Sisma durante una corrida de toros. Lo spettatore era nei posti più economici, sulla parte più alta degli spalti. Di lassù vide oscillare l'intero circo come un cratere pieno di uomini; nell'arena il toro accecato dal furore barcollava, l'Uccisore, vestito da insetto sfavillante, brandiva di sbieco la cappa rossa e la piccola spada fuori asse ... Sullo sfondo· il cìrco di montagne si muoveva dolcemente ... Lo spettatore temeva di cadere in un punto fra la bestia e l'uccisore, da un altezza di cinque piani ... - Muratori costruivano un grattacielo. Li vide abbarbicati alle travi metalliche di un quinto piano che tremavano 84 come un'alberatura assurda ... - E, infine, un ricordo personale. Risalivo la via di un villaggio lungo il mare quando fui preda di una strana vertigine e tornai verso la parte bassa della via, verso il mare blu che saliva all'orizzonte, saliva come se la terra si capovolgesse, come se l'orizzonte del mare stesse per capovolgersi sulla terra ... Fu lento, semplice e terrificante. San Juan Parangaricutiro è ùn pueblo, un villaggio situato sui pianori montuosi a circa 330 km in linea d'aria da Città·del Messico e a 200 km dal Pacifico. Un pastore del villaggio lasciava pascolare il suogregge nella splendida solitudine verde e soleggiata circondata da orizzonti di vette. Borbottii sotterranei e cime del mais ondeggianti avevano messo in sospetto la popolazione. Ma in casi simili si dice: temblor! ci si fa il segno della croce e si riprende a lavorare. Alcune vecchie vanno in chiesa pensando che c'è forse qualche rapporto fra i peccati di !sidro o di Sanchez e i malumori del cielo e della terra, e che un aiuto può darlo una preghierà indirizzata più volte alla Vergine Nera di Guadalupe o alla Vergine di Zapopan che salva dal fuoco. La Regina del Cielo capirà che non si può far molto per riportare sulla retta via quell'ubriacone di Sanchez, peraltro una brava persona, o quell'attaccabrighe di !sidro, e che la voc.:e balbettante di Maria o di Rosa è piena di sincero pentimento per i peccati degli altri. In genere la Vergine ascolta le preghiere, e tutto si sistema, e i peccati continuano. Questa volta il pastore vide una sottile colonna di fumo uscire dal suolo. Si avvicinò, era una colonna di fumo caldo, insistente, crescente. Un crepaccio si allargò fra le pietre dorate e sotto i piedi nudi la terra fremette "còmeserespirasse".Subitodoponacquerodall'erbadrittecolonne di fumo, e fiammelle. Il piccolo indio corse fino al villaggio, lontano 4 km. Nessuno gli credette. Monelli sfaccendati e vecchi indios pensosi lo accompagnarono sulla via del ritorno perché tutto sommato i campi costano e quelli erano bei campi ... Un'ora più tardi un gruppo di saggi dai visi scuri e silenziosi, ombreggiati da grandi cappelli di paglia, sotto un sole infuocato, si accovacciò sulla terra calda, verde e mobile, per contemplare la nascita del Vl,\lcano.Era un montiçello grigio alto appena un metro, ringhiava sottovoce circondato da vapori e gran colonne di fumo, animato da fiammelle incerte ed eruttante a scossoni schiuma incandescente di materia in fusione ... In qualche ora divenne un'altura temibile di venti metri, con un diame.tro di cento, che sprigionava un calore intollerabile e vomitava in tutte le direzioni fiotti di lava nerastra. A notte si vide che la lava era scintillante e zampillava di continuo; la cima dell'altura si coronò di fuoco ribollente. Un pesante marteHamento di esplosioni sotterranee agitava senza sosta la terra, fino al villaggio e ben oltre. Tormente di sabbia incandescente si abbattevano sulle vie di San Juan Parangaricutiro, faville incendiavano i tetti di stoppie e di legna secca; il panico fu improvviso e si apprese una nuova parola, volcan, la cui etimologia è forse legata al verbo castigliano volcar, capovolgere, barcollare. La terra era sottosopra. Al mattin'o un pilone di fumo scuro dominava il paesaggio fino al limite della strada principale del paese. Il fumo stagnava formando in cielo un enorme pennacchio, come un punto interrogativo sul destino degli uomini. Cominciò l'esodo, lunghe file di asini e muli, sotto un sole opprimente, sui sentieri di montagna, portarono via donne, bambini, stracci, le povere ricchezze, e uomini taciturni, curvi sotto i fardelli, marciarono

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