IL CONTESTO attribuiva una qualche forma di patria e/o di autonomia alla popolazione curda, non solo in Irak, ma anche in Iran e in Turchia. Gli inglesi non apprezzarono molto questo fatto, e cercarono di frenare l'attuazione del Trattato di Sèvres, che fu rinnegato anche dal governo turco, dopo la presa del potere da parte dei nazionalisti, il movimento dei Giovani Turchi che diede vita alla Turchia moderna dopo la fine dell'Impero Ottomano ... Quello di Mustafà Kemal Pascià? Sì, conosciuto anche come Ataturk, che fu il modernizzatore della Turchia. Allora ci fu una sollevazione curda nel tentativo di attuare o di ricordare alla Gran Bretagna le promesse di autonomia e/o di indipendenza o statalità contenute nel Trattato di Sèvres. Fra il 1922 e il 1924 la sollevazione curda dilagò dappertutto nel nord dell'Irak e anche oltre i confini. Gli inglesi mandarono le loro truppe e scatenarono letteralmente le loro forze armate contro i curdi, ponendo definitivamente fine a quella sollevazione. Questa fu la prima guen-a moderna in cui vennero usati i gas - dagli inglesi contro i curdi. Sembra che Churchill abbia affermato che quello era un grande giorno per la civiltà occidentale. Nel 1925, un anno dopo che la ribellione curda era stata soffocata, l'lrak era già una mònarchia sotto re Faisal. Grazie ali' arbitrato della Lega delle Nazioni, gli inglesi si assicurarono che le zone settentrionali ricche di petrolio facessero parte dello stato iracheno. Nel 1925 vennero stabiliti gli attuali confini. Ho il sospetto che non sia un caso se l'attuale instabilità ha sostanzialmente spezzato l 'Irak nelle tre vecchieprovincie (vilayets) ottomane: il Kurdistan nel nord, Baghdad nella parte centrale del paese e Bassora nel sud. .Una delle cose più importanti da tenere presenti, seconcfome, è che nel periodo precedente alla indipendenza formale dell'Irak, che venne nel 1932, la politica britannica consistette essenzialmente nell'avere un governo centrale, i cui poteri però non si estendessero fino alle zone periferiche: una politica che favoriva gli sceicchi e i capi tribù regionali e che impostò il corso della storia irachena contemporanea, perché la politica dell'Irak moderno rimase basata sul tribalismo e/o sul rapporto con il proprio clan. · Dopo l'indipendenza nel 1932, fu infatti più difficile per un governo· centrale indipendente integrare politicamente l'intero paese, poiché prevalse il decentramento su cui si era basata la politica precedente. · Lei ha affermatoche il Trattato di Sèvres del 1920 garantiva un Kurdistan indipendente, ma credo che anche agli armeni fosse promesso uno stato. Di tutto questo non si parlò più nel Trattato di Losanna del 1923. Gli armeni ebbero uno stato che scomparve nel giro di pochi mesi,.forseun anno. In seguito ebbero finalmente la loro repubblica all'interno dell'Unione sovietica. È evidente chè le prime vittime della fine dell'Impero Ottomano sono: a) gli armeni, b) i curdi e c) l'artificiale sistema di stati che emerge innanzitutto nel mondo arabo orientale e comprende la moderna Siria, la Palestina (poi divisa nel 1947), il Libano e l'Irak. Questi sono gli elementi chiave che si definiscono allora. Paradossalmente, o forse non tanto sorprendentemente, queste sono ancor oggi, nel 1991, le aree chiave di un grande conflitto. Arriviamo adesso al 1946, quando ci fu un 'altra ribellione curda, questa volta in Iran, guidata da Mustafà Barzani. Cosa accadde? La ribellione del '46 fu anch'essa una conseguenza degli · accordi post-bellici: l'esercito sovietico nel nord sosteneva con 16 Rifugiati curdi in Iran (Foto Kozemi/Rea/Contrasto). forza lo stato curdo fondato a Mahabad in Iran, mentre gli inglesi nel sud lo boicottavano perché preferivano che il governo dello Scià stabilisse-un'egemonia totale sul paese. Quella che pose fine allo stato di Mahabad dopo un brevissimo intervallo fu probabil~ mente una delle più spietate repressioni scatenate contro i curdi a quell'epoca. I curdi interessano almeno quattro paesi: Turchia, Irak, Siria e Iran. La maggioran7,a è in Turchia, forse quasi venti milioni. È difficile dirlo con precisione. Le cifre di ctii siamo a conoscenza parlano di 10/12 milioni. In Turchia Sì. E tra i sei e gli otto milioni in Iran, tre e mezzo in Irak. Naturalmente ci sono curdi in Urss, come in Siria, ma non moltissimi. E come definirebbe il trattamento dei curdi in Turchia? In Turchia la storia è completamente diversa. Il movimento dei Giovani Turchi predicava l'unificazione del paese, cioè la purezza del nazionalismo, ed era intollerante di ogni altra forma di nazionaÙtà. Da quando è stato instaurato il governo turco moderno, quindi, la lingua curda è illegale. Ai curdi in Turchia è proibito usare la parola "curdi'.' per indicare la propria identità nazionale. Nel gergo ufficiale sono definiti "turchi delle montagne". Il fatto paradossale, date le attuali consegùenze della guen-adel Golfo e le condizioni dei curdi in Irak, è che la popolazione curda della
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