Linea d'ombra - anno IX - n. 62 - lug./ago. 1991

1L CONTESTO Una minoranza più minoranza di altre I bidun a Città del Kuwait Renata Pisu Per dieci giorni sono andata in giro per Kuwait City che forse in italiano sarebbe meglio chiamare Città del Kuwait, così come Mexico City la chiamano Città del Messico, mica Mexico City. Strano che mi abbia colto questa voglia di purezza linguistica mentrè me ne andavo in giro per questa città fatta a misura di automobile, pomposa, deserta, sventrata, avvolta in una perenne caligine per il fumo dei pozzi di petrolio in fiamme che soltanto quando il vento soffia dal nord si riversa compatto sulla città e la ricopre di un manto di notte. I kuwaitiani non sanno che anche l'Italia ha fatto la guerra per "liberarli". Vale la pena di farglielo presente, ora come ora? Direi proprio di no. Due ufficiali italiani, osservatori dell'ONU, ci sono rimasti male quando si sono sentiti dire dai kuwaitiani. "Ma come, e' eravate anche voi" Hanno avuto un sussulto nazionalista. Io ho avuto soltanto un sussulto liguistico: Kuwait City in italiano bisogna chiamarla Città del Kuwait. Così, tanto per mettere le cose a posto per quel tanto che è possibile. E poi; come si fa a dire a gente che non si sente per niente "liberata" eh~ anche noi siamo andati a liberarli? Io, prima di andare a Città del Kuwait, non sapevo nemmeno che questa gente esistesst;. Ma ora che l'ho incontrata voglio parlarne. Non sapevo nemmeno che esistesse e in realtà è gente che non esiste: _sonouomini, donne e bambini che è come se fossero trasparenti, invisibili. Si chiamano bidun che in arabo significa "senza", ossia senza nazionalità, senza documenti, senza identità. I bidun e' erano già prima che scoppiasse la guerra del golfo e se la passavano malissimo; ora, a guerra finita, stanno ancora peggio. E poi non è che siano un'esigua minoranza: in un paese che conta circa duè-milioni di abitanti, i bidun sono dai 250 ai 300 mila, la comunità più numerosa subito dopo quella dei palestinesi che sono 350 mila. Ma i bidun non sono stranieri e quel che non si riesce a capire è come mai non gli sia mai stata data la cittadinanza: l'Emiro ha paura che non siano sudditi fedeli? O il privilegio della cittadinanza kuwaitiana è un ben·e tanto prezioso che è meglio · riservarlo a pochi per non spartire troppo la ricca torta? Pensare che di petrolio che cola ce n'è per tutti ... Comunque i pidun sono i discendenti di quei kuwaitiani che nel 1921, quando venne promulgata la prima legge sulla cittadinanza, non andarono a registrarsi o· perché non erano stati informati, o per pigrizia, o perché pensavano che non c'era bisogno di dichiararsi kuwaitiani visto che lo erano. Ma la non kuwaitianità è ereditaria: dal 1921 vige la regola del chi e' è e' è, regola che la scoperta del petrolio ha reso ancora più rigida. Sono ospite di una famiglia di bidlin. Arrivo da loro, alla periferia di Città del Kuwait, nel quartiere di Doha, verso le tre del pomeriggio ma fuori è buio come se fosse mezzanotte. Sono tutti in casa, uomini donne e bambini, in tutto una dozzina di persone ma c'è un andare e venire continuo da case vicine, amici o parenti. Sediamo in circolo per terra su dei cuscini, beviamo tè. Parla per primo Ahmed, il vecchio della famiglia. Dice: "Io ho commesso lo stesso errore che aveva commesso mio padre: per il mio piacere ho voluto sposarmi, generare dei figli. E ho messo al mondo altri bidun ... Ora mi hanno tolto il lavoro: mi hanno detto che non hanno più bisogno di me". Il vecchio era capo squadra nelcorpo dei Vigili del fuoco prima dell'occupazione irachena. Prendeva, essendo bidun, un terzo della paga che prendevano gli altri pompieri. Gli avevano dato un tesserino con la fotografia, dove e' era scritto il suo nome e alla voce "nazionalità" era segnato: "bidun". Ma era qualcosa, era pur sempre un documento: ore non ha più nemmeno quello ... Mi mostra l'unico documento che ha, il suo certificato di nascita: anche gli altri mi mostrano i loro certificati di nascita, fogli scritti in arabo, ingialliti, sgualciti, piegati e dispiegati più volte a ogni richiesta di documenti. · Khalib è il maggiore dei figli di Ahmed, ha trentadue anni. Mi sventola sotto il naso il suo certificato di nascita. Mi dice: "Se io ti dico che questo sono io, tu ci credi? No, perché non c'è la foto. Ma quando uno nasce che foto vuoi che gli mettano? È un neonato, anche se ci fosse la foto tutti i neonati sono uguali, no? Così io non posso dimostrare che sono io... Potrei essere lui", e indica un ragazzo che è entrato in quel momento vestito-con una lunga tunica bianca, "o potrei avere rubato questo certificato. Potrei essere un delinquente ricercato dalla polizia, insomma non c'è certezza di me. E allora sai che cosa fanno di questi giorni ai posti di controllo? Se arrivi con la tua macchina e ti chiedono i documenti, tu prima di tutto non puoi guidare perché essendo bidun non puoi avere la patente in quanto quella sarebbe un documento; no? prima guidavamo lo stesso perché non c'erano controlli, ma ora che c'è la legge marziale ti fermano. E anche se sta guidando uno che la patente ce l'ha, un tuo amico kuwaitiano, o un egiziano, o un palestinese, chiedono lo stesso i documenti a tutti, Tu gli fai vedere il tuo certificato di nascita e loro ti sbattono dentro perché non ci credono che sei quello che sta scritto sul foglio. Per questo ora noi non usciamo più di casa. Stiamo qui tutto il giorno a mangiarci le mani, a disperarci ... Niente lavoro, niente soldi, niente di niente ... Quando c'erano gli iracheni io non avevo lavoro ma uscivo tutti giorni e spazzavo le strade. Mi sembrava che fosse un modo per aiutare il paese, non volevo vivere in un immond_ezzaio... Ma hanno detto che questo era collaborazionismo ... E ora che faccio? Come mantengo i miei figli? Mia moglie è kuwaitiana, ha i documenti: Ma ti pare giusto che io che sono forte e sano devo starmene chiuso in casa e lei invece deve andare a lavorare e mantenerci tutti? E poi lei, guardala, è incinta, guarda come è già grossa":La donna è seduta per terra all'altro capo della stanza. Si accarezza il ventre e dice sorridendo: "Qua dentro c'è un altro piccolo bidun". Già, il bidunato è ereditario. chi è figlio di bidun è bidun a sua volta. Anche sposandosi con chi una nazionalità qualsiasi ce l'ha, i bidunrimangono sempre bidun. Ma chi sono i biduri? Me lo domando, glielo domando. Il ragazzo che è entrato poco prima si mette a fare delle smorfie, si tira gli occhi con le dita fino a farne fessure, si schiaccia il naso: Dice. "I bidun sono piovuti dalla Luna, sono mostri venuti dallo spazio". Khalib si agita, comincia a inveire, l'amico che mi traduce non riesce a seguire quel fiume di parole, a imbrigliarlo. Prendo appunti, mozziconi di frasi gridate che diventano scarabocchi sul mio quaderno e che ora trascrivo senza tentare di dare un ordine: "Animali siamo, ecco cosa siamo ... bestie, bestie perché per noi non ci sono diritti umani ... Ci voleva l'Emiro del Dubai, tre anni fa, aveva detto al nostro Emiro: tu hai jl problema dei bidun, lasciali venire da me che gli dò la nazionalità. Ma il nostro Emiro ha

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