Linea d'ombra - anno IX - n. 62 - lug./ago. 1991

SAGGI/PALAllESCNI Domani è troppo tardi Questo film affronta eroicamente un grande e sempre attuale argomento: l'educazione della gioventù. Ma siccome nel nostro mondo vige la morale sessuale, in quei meandri oscuri va ad annegarsi divenendo risibile. Sconfitti nelle questioni più gravi, ci siamo abbarbicati in quest'ultima trincea con la forza della disperazione, ma solo in teoria giacché la pratica della vita, almeno nel nostro paese, mette tutto a posto da sé. Né mi si dica che meglio accade nel mondo protestante: la pudica Albione ci preparerà il processo di Wilde e l'avvento di Lady Chatterley. In una colonia scolastica dove convivono maschi e femmine, troviamo delle vecchie direttrici di una caricaturale severità, un professore di buon senso, comprensivo e paternamente indulgente, e una giovane professoressa che in un consiglio di disciplina, giocandosi il posto, tira fuori il nome aborrito di Freud. Freud, signori miei, è la pustola nel corpo della nostra società, del pus circolava sotto la pelle, in quel punto è sgorgato e seguita a sgorgare. Balda gioventù fra i quattordici e i sedici anni. I maschi le inventano di sotterra per venire quanto possibile in contatto con le femmine e alle femmine, da parte loro, non dispiace affatto un tale interesse, tanto eh~ dqe di essi: Mirella e Franco, ali' ombra delle rigidissime direttrici fanno beatamente ali' amore. Sorpresa la colonia durante la passeggiata da un · · violento temporale, Franco.e Mirella, allontanatisi troppo dagli altri, sono costretti a riparare in certi ruderi dove, dopo un castissimo bacio, si addormentano in perfetta castità. La colonia è in subbuglio per i due che mancano all'appello: ricerche, L'Indice. La lettura laureata in lettere. 1f/f.?~ ff ... I t~Jf/ ~ -,,-' . ' rampogne e congetture tutt'altro che benevole. Le direttrici promettono i fulmini della loro severità contro i colpevoli. Il saggio professore aspetta gli eventi ma anche lui non si sente del tutto sicuro nelle proprie convinzioni. Giunti alla colonia, Franco e MirelÌa vengono investiti dalla durezza delle direttrici: l'uno segregato in cella di rigore, e l'altra all'infermeria, giacché per lo spavento si ammala. E nemmeno la sua altissima febbre mitiga il furore delle vecchie. Il padre, messo a conoscenza della sua vergogna, verrà a prenderla per chiudérla in un riformatorio. La fanciulla, terrorizzata, scappa dal letto e va a buttarsi in quel lago dove un'altra, sappiamo già, per riparare al proprio disonore cercò la morte. Grosso errore giacché si sa dal principio del film che Mirella si butterà da quel ponte. Questo non è il "trionfo della morte", sono creature che si preparano a vivere. Il letto vuoto mette di nuovo la colonia in convulsione. Tutti corrono verso il lago nel timore che Mirella si sia annegata. Ma il primo a correre è stato Franco che salverà il suo amore. Il professore sorride, la giovane professoressa riappare trionfante e le terribili direttrici non sanno. che pesci prendere. Dichiarerò che queste figure di giovanissimi care a Giuseppe Berto, incontrano le mie particolari simpatie, anche in un film come questo, passabile (abbiamo visto di meglio in tal genere, ma quanto dì peggio vediamo passare) nonostante la mira ·sbagliata, le contraddizioni e la puerilità. Dei giovani che vanno a cercare tra le foglie dei cavoli come nascono i bambini, fanno poi temere il disonore per essere rimasti bloccati in una capanna durante un temporale. E e' è un padre assai buffo che sentendosi Rivista Trimestrale Direttrice Lea Melandri È USCITO IL N. 12 IN QUESTO NUMERO: "Lapis" si propone di aprire uno spazio di scrittura da· cui interrogaré l'esperienza delle donne e, dove è possibile, delineare · i percorsi attraverso i quali esse hanno tominciato a muoversi in modo più autonomo rispetto a modelli interiorizzati, relazioni sociali, schemi interpretativi storicamente acquisiti. ABBONARSI È FACILE! Basta versare l'importo di L. 35.000 (4 numeri all'anno) sul CONTO CORRENTE POSTALE N. 13951488 intestato a: GRUPPO EDITORIALE FAENZA EDITRICE S.p.A. Via Pier De Crescenzi n. 44 - 48018 FAENZA (Ra) - Tel. 0546/663488

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