riletture. Alla quinta di esse, demolitrice, comincerà a invaderlo l'attesa paura, istintivamente anelata. Per quanto si mentisse tentando di schivarla, sapeva che era lì, che non doveva aspettarla perché la portava.già dentro, definitiva. E comparve quasi come al solito, dolce, seduttrice, senza intenzione d'umiliare, priva di smanie superflue, quasi come al solito. Il sudore freddo lo bagnerà all'ottava rilettura e non alla ecima, come gli era accaduto con l'ultima cosa che aveva scritto, una poesia, e che poi aveva stracciato. La decisione di sopprimere il racconto fu presa alla sedicesima, ormai sfinito dalla sofferenza, pienamente vinto, senza più il coraggio di prolungare le riletture. Si disse a voce alta che col tempo perdeva le forze e presto non sarebbe più arrivato nemmeno a dieci. E si fece pena. Calmatosi, si alzò dal sofà davanti al televisore spento e si mise a passeggiare da parete a parete, ingabbiato. Finì per accendere il televisore. Proprio come le volte precedenti, lo scrittore sente voci illuminate che riecheggiano nella sua mente mentre riduce quello che ha scritto in pezzetti piccolissimi, infimi, strappando un foglio dopo l'altro, lentamente, molto adagio, si direbb.econ affetto. STORIE/RAMiREZ Nel portacenere grande, quello coi caratteri arabi, brucia il mucchietto di frammenti. Prima che il fuoco si consumi, vi accende una sigaretta. Lo scrittore sa che dimenticherà. E questo lo tranquillizza oltremodo. Dimentica sempre, è una consolazione saperlo. Magari ci metterà cinque giorni, normalmente son_oquattro. Poi, un altro argomento fatto poesia, raccontino, articolo non destinato ad alcun giornale, un altro caso che si trasformi irremissibilmente in scrittura, lo distrarrà con mite furore, e questo è buono. Lo scrittore ammette ormai che dimenticare quanto si è scritto e distrutto per timore che divenisse pubblico sarà sempre il meglio, l'unico meglio. Scriverà, sì: ne ha un bisogno morboso. Che poi gli scritti vedano la luce non è già più così necessario, e si consola. Ha moglie e figli, il suo lavoretto fisso. "Dovresti ringraziare", ragiona con quasi convinzione. Da molto tempo non ha più bisogno di ricorrere al fatto che torneranno, che torneranno i salvatori della patria, che torneranno, e non deve più lasciare nessuna prova di essere un uomo pensante, di essere un uomo che ha ardito obiettare. È da tempo che non ne ha più bisogno. Non complicarti la vita - consiglia il buon amico, e lo scrittore si mostra grato co~ una stretta sulla spalla. Edizioni Theoria Nasce la "Biblioteca di letteratura fantastica" a metà maggio i primi titoli in libreria MAl;lY SHELLEY FRANKENSTEIN ovvero il Prometeo moderno Fantascienza, terrore, riflessione filosofica in uno dei romanzi piu celebri della letteratura fantastica. a cura di Makolm Skey "Biblioteca di letteratura fantastica" pagine 260 lire 24 ooo SPETTRI E FANTASMI CINESI Orrore e umorismo nelle novelle macabre dell'antica Cina. a cura di Giorgio Casacchia e Patrizia Dadò · "Biblioteca di letteratura fantastica" pagine 140 lire 20 ooo HORACE WALPOLE IL CASTELLO DI OTRANTO Il romanzo che inaugura il genere « gotico », un classico della letteratura fantastica. a cura di Andrea Cane "Biblioteca di letteratura fantastica" pagine 172 lire 20 ooo RAFAEL SA.NCHEZ FERLOSIO IMPRESE E VAGABONDAGGI DI ALFANHui Un classico della letteratura spagnola del '900: le avventure di un giovane picaro in una Castiglia incantata e fiabesca. Come il Piccolo Principe, Pinocchio e Alice, Alfanhuf ci guida alla scoperta di un mondo parallelo, mostruoso e bislacco come i nostri sogni. a cura di Danilo Manera "Biblioteca di letteratura fantastica" pagine 180 lire 20 ooo 61
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==