INCONTRI/BUNUEL I personaggi torneranno alla situazione iniziale, a fare gli stessi gesti. Sono usciti dalla segregazione in casa di Nobile, ma eccoli segregati nella chiesa. E adess9 sarà peggio, non sono venti persone, sono duecento. E come un 'epidemia che si estende all'infinito. Questo paragone non mi convince.Nell'opera di Sartre si tratta di individui incorporei, di anime condannate all'inferno. Non si tratta di esseri umani concreti. C. Ma le due opere hanno in partenza un 'idea in comune: l'inferno sono gli altri. lo non l'ho sviluppata come Sartre, e credo si tratti di qualcosa che già era presente nel mio cinema, come ha detto de la Colina. I personaggi di Un cane andaluso sono rinchiusi in una stanza, in guerra con tutta la società, e la società non risparmia i colpi. I bambini di Los olvidados si azzuffano e si uccidono tra di loro... Nell'Angelo sterminatore i personaggi non riescono a uscire dal salone perché non possono farlo, senza sapere perché. Nel testo di Sartre il perché lo si conosce: s'onomorti e stanno all'inferno. Il punto di partenza è differente. Credo che nell'Angelo sterminatore ci sia molto più mistero. Con tante scuse per Sartre. O, se volete, semplicemente più irrazionalità. Credo anche che nel mio film ci sia humor. C. Torno all'idea, don Luis, che Il fascino discreto della borghesia sia una specie di Angelo sterminatore recitato meglio, con costumi e ambienti migliori. Insomma, più sottile. L'angelo sterminatore avrebbe dovuto venir recitato da persone che portano il frac come.se lo facessero tutte le sere. T. E questo con gli attori messicani è difficile da ottenere. Voi notate questi particolari perché vivete qui in Messico. Né in Inghilterra né in Francia, dove credevo che avrebbero riso di qualcosa, nessuno ha detto che gli attori non fossero a posto. Pensavano forse che si trattava di carenze peculiari all'alta società messicana, non so. Queste carenze io le vedo bene. Frac da ottocento pesos fatti con tela tropicale. Gli attori si sedevano per le prove e quando si rialzavano il frac era già tutto spiegazzato. Sulla tavola da pranzo non c'erano tovaglioli con le iniziali e lo stemma di Nobile, ma tovaglioli comunissimi, quelli da alberghi di categoria economica. Usammo un tovagliolo di pizzo che una truccatrice tedesca aveva per caso nella sua cesta. Lo passavo a ogni attore che doveva stare di fronte alla macchina da presa per i primi piani, così sembrava che tutti ne avessero uno uguale. T. Forse noi; che siamo abituati a vedere attori famosi in Messico come interpreti di comunissimi melodrammi, nonpossiamo considerarli credibili come alto-borghesi. Ma alla fin fine sono come è la borghesia messicana: degli arricchiti, senza tradizioni, senza nobilitas, e insomma snob nel peggior senso della parola. Ovverosia, potrebbe esserci davvero una cena come quella del film, no? C. Potremmo parlare di un Angelo sterminatore ... degli snob. Parlando di snobismo, posso dirvi di aver messo nel film un particolare in questo senso, che è autentico. Me lo ha raccontato Iris Barry a New York. Venne invitata col marito a una festa, in quanto fondatrice del Museo d'Arte Moderna. C'erano una ventina di membri del!' alta aristocrazia newyorkese. Il cameriere avrebbe dovuto portare in tavola una fonte meravigliosa: un cigno fatto di ghiaccio, ripieno di tre chili di caviale e circondato di foie gras. Apparve sulla porta d'ingresso della sala, fece qualche passo e, volontariamente, inciampò, cadde a terra e fece crollare tutto con gran godimento degli invitati. T. Nel film c'è un 'altra ideaformidabile: il grande armadio a tre ante che serve da gabinetto. Una delle donne ne esce e dice di aver visto un paesaggio, un abisso, unfalco. Questo ha incuriosito molta gente. È una specie di collage, anche se non visivo. Ci ho messo un ricordo della mia infanzia. A Molinos, un villaggio aragonese, ci sono burroni fino a cento .metri di profondità. In uno di essi c'è in cima un cesso di legno: un foro sull'abisso. E una volta, mentre ero dedito a una necessità fisiologica, ho visto per davvero volare sotto di me un falco. C. Ancora un particolare. Silvia Pina[ tira un portacenere contro una finestra che si rompe. Due personaggi commentano: "Che è stato?" "Hanno rotto unafinestra. Sicuramente un ebreo che passava. " Per un antisemita anche la caduta di un fulmine può esser colpa ·degli ebrei. In altre epoche gli ebrei venivano accusati di avvelenare le fonti e i fiumi, di portare la peste. È un tratto antisemita presente in certi settori 'della borghesia. C. Si pensa in qualche modo al ricevimento di L'età dell'oro. Lì si passava da dentro afuori del salone: arrivava un carro con degli operai, il guardaboschi ammazzava suofiglio, eccetera. Qui, nell'Angelo sterminatore, quando comincia la segregazione, da fuori non arriva niente. Ma succedono cose straordinarie, per esempio l'orso ... È il soggetto stesso a esigere che non sia possibile entrare nella casa dei Nobile. Se la gente potesse entrare, il problema sarebbe in parte risolto, perché porterebbe cibarie, acqua, vestiti puliti ... C. E poiché questi visitatori non riuscirebbero più a uscire la casa si riempirebbe fino a scoppiare. Sì, e sarebbe un'altra variante interessante. C. L'hanno già fatto i fratelli Marx in Una notte all'opera Succede nella cabina di un transatlantico. Sì, è vero ... Vorrei raccontarvi un'altra cosa per farvi vedere quanto arbitrariamente mi si attribuiscano simbologie. Stavo girando L'angelo, erano le sei del pomeriggio e bisognava finire alle sette. Non avevo bisogno di niente ma neanche volevo buttar via un'ora. Dissi a Nobile che si sedesse vicino a un agnello legato a una gamba del pianoforte, detti a Silvia un coltello e le chiesi di sedersi vicino a Nobile. Bastava così, e si fecero le sette. Il giorno dopo dovevo proseguire con un'altra scena, ma bisognava cambiare la collocazione della macchina da presa e l'illuminazione. Mi venne di dire a Silvia di bendare con uno scialle gli occhi dell'agnello e di passare il pugnale a Nobile. 'Accadde così, tutto improvvisato, senza pensare che gli oggetti potessero essere simbolici. Insomma, simboli di niente. Ciò nonostante dei critici hanno avanzato varie interpretazioni. L'agnello, cioè il cristianesimo; il coltello, cioè il blasfemo ... E tutto invece era arbitrario, si trattava soltanto di provocare una certa inquietudine ... 85
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