Linea d'ombra - anno IX - n. 61 - giugno 1991

INCONTRI/BUNUEL Sì, era: una musica come di minuetto, graziosa, gradevole, e chiudeva con una specie di scherzo. Oggi non metterei muS'icanel film. Nei miei ultimi film, non c'è musica. Alcuni hanno commentato la musica di Viridiana e dicono che è indovinata. Ma la musica proviene dall'altoparlante di un grammofono, ben visibile in scena. C. Non mi pare niente male, il sarcasmo musicale a proposito del cieco. Secondo le convenzioni, ci sarebbe voluta una musica compassionevole, ma il cieco di Los olvidados è un gran mascalzone ... Sì, è da subito contro i ragazzi. E ha idee reazionarie, risolverebbe il problema dei ragazzi delinquenti fucilandoli tutti. Nella scena della tortilleria dice qualcosa come: "In che tempi viviamo! Ai tempi del generale Don Porfirio bastava che uno rubasse anche solo unpane e lo facevano a pezzi". Quanto alla musica nel cinema, può essere un rimedio facile, ma fa anche brutti scherzi. Non mi piace usarla. C. Già che abbiamo ricordato il gallo (o gallina): perché ce ne sono tanti in Los olvidados? Non so.C'è una giustificazione realistica: Pedrito ha animali da cortile e li cura. Poi, nella scuola-laboratorio, si vendica dei propri problemi con loro. C. E lei, cosa prova di fronte ai galli o alle galline? Ora, molta simpatia; una volta ripulsa. Un uccello di qualsiasi tipo, aquila, gallina, IO sentivo come un elemento di minaccia. Perché? Non lo so, è qualcosa d'irrazionale che ha forse a che fare con la mia infanzia. Però gli uccelli notturni, soprattutto un gufo o una civetta, mi erano simpatici, ne ero attratto. C. È curioso, perché quando alla fine vediamo il cadavere di Pedro, una gallina gli passa sul petto come se.finalmente l'animale avesse il predominio sull'umano. È un momento naturale, il bambino muore in un posto dove si custodiscono animali. C. Però le galline compaiono svolazzando al ralenti nel sogno di Pedro. Ma ci sono molti altri elementi: nel sogno ci sono la madre, El Jaibo, il ragazzo che questi ha ammazzato, un trancio di carne, le lampade. A proposito: mi sarebbe piaciuto veder cadere un raggio sul pezzo di carne che la madre offre al figlio, e mi sarebbe piaciuto che nella baracca piovesse. Ma era difficile, non avevamo i mezzi tecnici. Mi piaceva molto poter usare il ralenti. C'è un ralenti anche nell'immagine del cane che avanza in strada mentre El Jaibo muore. Mi è sempre piaciuto il ralenti, perché dà una dimensione insperata anche al gesto più triviale, permette di vedere particolari che alla velocità normale non percepiamo. T. Ma lei ha poi abbandonato il ralenti. Che mi ricordi, non c'è mai, nei suoi film recenti. Non lo uso più, perché ormai è un rimedio troppo facile per dare enfasi a qualsiasi cosa. C. Nel sogno la madre, Stella Inda, si alza in piedi sul letto sollevandosi la camicia da notte, salta a terra e corre verso Pedro . . 80 La veste e la capigliatura le volteggiano intorno e i suoi passi sono come una danza. È un'immagine molto bella. Io non cerco mai di rendere le immagini belle; se è risultata bella, tanto meglio. C. L'immagine suggerisce quasi un'apparizione della Vergine. (ridendo) Naturalmente la Vergine di Guadalupe! Non me lo sono proposto coscientemente, è ovvio. Nella mia infanzia con i gesuiti, la Vergine mi sembrava un'immagine incantevole, e l'ho fatta apparire, per esempio, ne La via lattea. Però non in Los olvidados. Perlomeno non coscientemente. e: Questo sogno e quello del soldato di Il fascino discreto della borghesia sono per me i migliori della storia del cinema. T. Perfino le imperfezioni tecniche contrib1,!iscono a dare alla sequenza una tonalità di sogno autentico. A volte un errore può risultare un elemento di arricchimento di una scena, aprendola ad altre possibilità, però è sempre meglio evitare gli errori. Per il resto, viene sempre fuori qualcosa di diverso da quello che uno si era proposto, anche con una tecnica non brillante. T. Prima di venire da lei parlavamo di questo sogno e ricordavamo cosa aveva scritto Octavio Paz:' che in questa scena si concentrano tutti i temi del film, lafame, il delitto e la madre, in una specie di festino sacro. Sì. I sogni concentrano gli elementi che ci hanno impressiqnato alla vigilia, benché mascherandoli, presentandoli in altro modo. Pedrito è rimasto impressionato, dalla morte di Julian per mano del Jaibo e ricorda che la madre gli ha negato il pasto. Per questo sogna che il ragazzo assassinato sia ai piedi del letto, e sogna la madre che gli offre, con un sorriso pieno di tenerezza, un grande pezzo di carne che El Jaibo gli strappa. · C. El Jaibo è un personaggio appassionante. Mi piace che • seduca la madre di Pedro parlandole nostalgicamente della propria. Questo rende più intensa, più tardi, la scena in cui muore e ha la visione di un cane magro che viene avanti per una strada mentre si senfe una\ voce femminile che dice: "Quanto solo sei stato, figlio mio!" El Jaibo fa così (Bunuel dondola lentamente la testa) e, nel momento della morte, l'immagine si fissa. Sentivo che lì doveva esserci una specie di visione. Perché il ricordo della madre? Non lo so. L'ho sentito così. Anche nel Fascino discreto della borghesia c'è il sogno del tenente in cerca della madre, e questa gli dice: "Non aver paura, figlio mio, sono io!" Sono cose che mi commuovono e allora le metto, senza spiegazioni. Basta che io le senta così. T. È qui il cane che non compare nel Cane andaluso! Perché il cane nella "visione" del Jaibo? • Avrebbe potuto essere qualsiasi altro animale, per esempio un elefante. Ma quello che mi venne alla mente fu un cane. T. Un elefante sarebbe unpo' arbitrario, nel mondo quotidiano di Los olvidados. C. E il cane sembra essere per Ellaibo l'immagine della morte.

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