Linea d'ombra - anno IX - n. 61 - giugno 1991

. , .. .ecole LAPRIMARIVISTAITALIANADIEDUCAZIONEAMBIENTALE Una iniziativaeditorialedi ScholéFuturo,·associazionedi idee.Unnumero6,000lire.Abbonamentoannuale(5 numeri) 25.000 lire, cumulativocon Rossoscuota, 40.000lire. VersamentisulCCP26441105intestatoa Scholé,viaS. Francescod'Assisi,3 - 10122 Torino, Tel. 011/545567- Fax 011/549552 NOIDONNE. UN PENSIERO CHENASCEDAL CUORE.· Scrivia noidonne. Compilacouponconi tuoidatipersonali, e nvialoin bustachiusall'indirizzo indicato: riceveraicasatuailprossimo numero delgiornale. Noidonne, mensileplurale:perleggere,scriviuncoupon. COGNOME_____________ _ NOME_______________ _ VIA~·- __________ N.___ _ CAP. ~------CITTA' ______ _ PROV._______ TEL_______ _ Noidonne: viaTrinitàdeiPellegrini, 12-00186RomaTel.6864387Fax6545380 r-----------------, I I I I I I I I I 78 il nostro supplemento trimestrale I LA TERRA VISTA : DALLA LUNA 1 n. 2 uscirà ·con il· numero di Linea d'ombra· di luglio I I I I I SAGGI/PONIATOWSKA rompere la noce, gli uomini per romperla, i cani per latrare. Siamo un popolo senza compassione e senza tenerezza, a Susana San Juan non può capitare niente di meglio che essere sotto terra e muoversi là dentro quando la terra si inumidisce e vuol dire le sue cose. Niente di meglio per Pedro Paramo che convertirsi in questo mucchio di pietre che si consuma alla fine della sua vita. Niente di meglio del vento che arriva a raffiche. Ma, se l'aria è di pietra grigia, a volte in questa "tanta buona terra per niente" fiorisce il delicato fiore del cactus, anche se dura poco, perché a San Gabrièl soffia un vento "che non lascia crescere neppure le dilcamore, queste piantine tristi che è un miracolo che possano vivere in così poca terra, aggrappate con tutte le loro forze ai precipizi delle montagne. Solo a volte, lì dove c'è un po' d'ombra, nascosto tra le pietre, fiorisc;e il papavero messicano con i suoi fiori bianchi. Ma il papavero messicano marcisce presto. Allora lo si sente graffiare l'aria con i suoi rami spinosi, facendo un rumore come quello di un coltello sulla cote." Rulfo, ossessionato, ossessiona e lascia aperti alle visite, agli spiriti, ai fantasmi, alle anime in pena, all'aldilà, al piccolo cielo della porta attraverso il.quale si affacciano le stelle. Ed è perfino possibile sentirlo cantare, con la sua voce rotta e rancorosa: Bel fiore di pitaya bianco fiore di garambuyo ... P.S. Nella biblioteca centrale di Colonia, alle otto di ·seradel 14novembre 1984, Rulfo legge Talpa, Non senti abbaiare i cani, e Luvina. La sala è piena fino all'angolo più lontano, non c'è un solo posto, gli ascoltatori si appoggiano alle pareti. Giovani infagottati, donne coi capelli bianchi, signori in abito grigio scuro che hanno lasciato. cappotti e sciarpe nel guardaroba. Una bambina emozionata gli offre un ramo di fiori. Rulfo, pallido,.magrissimo, fragile, sorride. Quando entra, incredulo è curvo, per prendere il suo posto davanti al pubblico, tutti si alzano in piedi. Legge appoggiando la fronte alla mano magra e trasparente. Legge tristemente. Prima, la sua voce era di soldato semplice; una volta l'avevo sentito all'Istituto Mexicano-Norteamericano; in prima fila, Dolores del Rio, Felipe Garcfa Beraza, Lew. Riley, Guillermo Davila. Lasciava cadere le sue parole pesanti, desolate. Alla fine si alzarono ad abbracciarlo; sentivano, credo, che abbracciavano il loro paese. Oggi Rulfo legge nella biblioteca di Colonia e quando lascia cadere la voce, si toglie gli occhiali e chiude il libro tutti si alzano all'unisono e abbassano la testa come per chiedergli una benedizione. Soffrendo di essere quello che è, soffrendo per l'ovazione, con la bocca che gli si muove da tutte le parti, Rulfo si rattrappisce per scrivere dediche lunghe con la sua calligrafia curata. Qualcuno si commuove: "Metta solo il suo nome". Rulfo sorride. "No, devo ringraziarla. Come posso metterle solo il mio nome, se lei si è disturbato a uscire sotto la pioggia per venire qui a sentirmi?" Aspettano in silenzio, con infinito rispetto. Senza pensare, strappo una pagina del mio blocco e si sente come una spaccatura nell'aria, una pugnalata nella scenografia di sfondo, Michi Straufeld mi lancia un'occhiata nera. Più che ascoltare Rulfo, più che aspettare il proprio turno, sembra che gli intervenuti stiano pregando. · • Copyright Elena Poniatowska 1985 Nota Per le citazioni dalle opere di Rulfo si è seguita la traduzione italiana di Francisca Perujo: La pianura in fiamme, Einaudi 1990, e Pedro Pdramo, Einaudi 1977 e 1989.

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